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Intanto occorre sapere che da oggi siamo ufficialmente in debito con la Terra: anche quest’anno è arrivata la data di cui non dobbiamo proprio andare fieri e cioè l’Overshoot Day, il giorno in cui ufficialmente terminano le risorse rinnovabili che il nostro Pianeta è in grado di generare. Abbiamo quindi fatto fuori cibo, acqua e materie prime messe a disposizione per noi. Motivo in più per dare una mano al luogo dove viviamo risparmiando anche tempo e denaro. Vediamo in che modo.

Tra poco sarà Natale e come ogni anno, questa festa lascerà dietro di se un lungo strascico di immondizia tra scatole, cesti regalo, confezioni alimentari e carta. Ecco quello che, nel nostro piccolo, possiamo fare: partiamo dallo shopping perché la riduzione dei consumi parte proprio dalla corsa ai regali. Privilegiando le confezioni fatte in casa, magari con stoffe o carte riciclate potete essere eleganti e originali senza far male al portafoglio e all’ambiente. Anche i classici biglietti di auguri sono ormai del tutto superflui: facendo una telefonata non si spreca carta e si regala un sorriso in più a una persona che magari non si vede da tempo. Pensateci…

Il count down per le feste è praticamente iniziato e come sempre si presenta il dilemma: l’albero di Natale lo voglio vero o finto? Qual è la soluzione più ecologica? Sarebbe meglio scegliere un albero vero sceglietelo da un produttore locale e non cercate quello perfetto perché in natura non esiste la perfezione. Abbiate l’accortezza di tenerlo lontano dai caloriferi, di evitare di spruzzare neve finta e di caricare troppo i rami con palline e addobbi perché si tratta di un albero vivo. E dopo le feste restituitelo all’ambiente esterno e al suo habitat naturale.
Se proprio volete optare per uno finto (vi dico però che sono tutti realizzati con materiali non biodegradabili e vengono dall’Est quindi con un consumo altissimo di anidride carbonica per il trasporto) almeno fatelo durare molti anni!

Anche le luci sotto le feste sono un problema perché consumano molta energia e alzano di parecchio i costi della bolletta. Ma un Natale senza luci sarebbe come una torta di compleanno senza candeline! Se non potete permettervi le luci natalizie a Led perché troppo costose, utilizzate pure quelle che avete in cantina o soffitta ma accendetele solo la sera e solo nella stanza in cui vi trovate così da evitare sprechi. Per le decorazioni esterne in commercio vi sono lucine solari che si attivano da sole non appena fa buio.

In casa e in ufficio c’è un altro modo di essere amiche dell’ambiente (e, non ci stanchiamo mai di dirlo, del portafoglio): la temperatura ideale non deve superare i 21 gradi. Per aumentare la percezione del calore basta fare uso di un umidificatore, magari con essenze profumate. Affinché la giusta temperatura non si disperda, utilizzate i paraspefferi (che potete realizzare voi a mano con diverse decorazioni) ai bordi di porte e finestre. Evitate di appoggiare stracci, asciugamani o spugne sul calorifero perché ne impediscono l’efficienza e occorre poi alzare ulteriormente la temperatura per sentire calore. Un ultimo consiglio: abbassate le tapparelle e chiudete le persiane non appena scende la temperatura e fa buio perché contribuisce a mantenere il calore in casa senza dispersioni.
Insomma, tanti piccoli modi per essere un po’ più green anche noi.