Ottobre è il mese della ricerca sulla fibrosi cistica
Per tutto il mese di ottobre la Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica (FFC) sarà presente in centinaia di piazze per offrire il Ciclamino della Ricerca, che contribuisce a sostenere il lavoro dei ricercatori impegnati nei progetti selezionati dal Comitato Scientifico della Fondazione per migliorare le cure, accrescere la qualità e la durata di vita dei malati e colpire alla radice il difetto che causa la fibrosi cistica.
I volontari della Fondazione impegnati nella distribuzione del Ciclamino della Ricerca sulla fibrosi cistica saranno 10 mila in totale. E saranno impegnati in 2.000 piazze italiane. Inoltre, per tutto il mese, sono in programma numerosi eventi e iniziative in tutta Italia.
Si tratta della XVII Campagna Nazionale per la sensibilizzazione e la raccolta fondi FFC Matteo Marzotto.
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I progressi della ricerca sulla fibrosi cistica
I progressi della ricerca sulla fibrosi cistica sono in continuo avanzamento, sia nel mondo scientifico internazionale che nelle aree di studio percorse da Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica, la cui strategia consiste nel trattare questa malattia particolarmente complessa attraverso un approccio diversificato.
Nell’ultimo anno numerose riviste scientifiche, tra cui la prestigiosa Nature, hanno pubblicato progetti di grande interesse promossi e finanziati da FFC, che stanno mano a mano accerchiando la malattia, combattendola su più fronti con il duplice obiettivo di accrescerne la conoscenza e trovare nuove cure per sconfiggerla. Ne sono un esempio gli studi sui farmaci “modulatori” in grado di intervenire direttamente sulla proteina CFTR mutata alla base della fibrosi cistica, e su cui FFC sta investendo fortemente.
Il farmaco in arrivo
Tra questi vi è il progetto Task Force for Cystic Fibrosis che riguarda la mutazione più diffusa, la F508del. Lo studio è condotto in sinergia con Istituto G. Gaslini e Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) ed è vicino alla conclusione.
“È stato individuato un composto promettente e nel 2021 potrebbe avviarsi la sperimentazione sull’uomo” sintetizza il direttore scientifico FFC, professor Gianni Mastella. “Tali progetti e intuizioni sono realizzabili proprio grazie ai costanti finanziamenti e al sostegno dei donatori, piccoli e grandi”.
La promettente molecola di cui parla il professor Mastella è risultata la più efficace tra tutte quelle sperimentate in vitro a livello internazionale.
“Insieme diamo vita in più. Perché sosteniamo la ricerca”
Nell’attività di ricerca promossa da FFC gli scienziati sono fondamentali. Una di loro ha deciso di spendersi a favore della nuova Campagna istituzionale: è la dottoressa Nicoletta Pedemonte, del Laboratorio di Genetica Molecolare dell’Istituto G. Gaslini di Genova, protagonista del nuovo visual insieme al presidente FFC Matteo Marzotto, ai testimonial Rachele Somaschini ed Edoardo Hensemberger; a Maria, giovane esponente di una delle 142 Delegazioni e Gruppi di sostegno d’Italia, e al volontario Roberto Gentile. Ciascuno di loro rappresenta le varie parti del team che permette a Fondazione di finanziare la ricerca. L’unione fa la vita e si traduce in tempo guadagnato per i malati, con farmaci e cure all’avanguardia. Insieme diamo vita in più. Perché sosteniamo la ricerca, recita il claim: messaggio amplificato dalle speciali T-Shirt indossate dai protagonisti negli scatti con impressa la parola VI-TA, condivisa tra due protagonisti per sottolineare il valore insostituibile della solidarietà e del gioco di squadra.