Polar Express
Uno scenografico viaggio in treno, partenza dalla fermata sotto casa, poi attraverso foreste e ghiacciai e sull’ottovolante di rotaie infinite, in corsa verso il Polo Nord. Destinazione: la fantasmagorica città di Babbo Natale, per verificare se costui esista davvero o meno. Polar Express è un film altamente spettacolare, realizzato in performing capture, ossia: gli attori come Tom Hanks e i giovani protagonisti recitano mentre la tecnologia digitale riproduce fattezze e movimenti trasformandoli in animazione 3D. Regia di Robert Zemeckis (Roger Rabbit, Forrest Gump e il non egualmente riuscito A Christmas Carol, peraltro girato con la medesima fantascientifica tecnologia).
Da vedere con: bambini che ancora credono a Babbo Natale e con gli adulti che vorrebbero tornar bambini
Babbo bastardo
Anche se per lavoro indossa la convenzionale divisa rossa, Billy Bob Thornton è un Babbo Natale decisamente fuori dalla tradizione. Insomma, beve come un tombino, dice le parolacce, fuma. E soprattutto, ruba nei supermercati. Fino a quando un giorno, proprio nei panni di Santa Claus, avrà l’occasione di fare un incontro che gli cambierà la vita. E non solo la sua. Una divertente commedia tinta di humor nero e con finale inatteso, di quelli da far esclamare “Ehi ma mica finire così?”. Produzione dei fratelli Coen, una garanzia. Insomma, il film di Natale da vedere dopo aver messo a letto i bambini.
Da vedere con: adulti consenzienti (e dotati di senso dell’ironia)
La vita è meravigliosa
E’ Natale, e almeno per quel giorno ci sarebbe da star allegri: eppure il bel James Stewart, avvilito dai rovesci finanziari sul lavoro, pensa di aver poco da festeggiare. Anzi, medita di suicidarsi e va a buttarsi nel fiume. Ma un angelo (un buffo “angelo di seconda classe”, cioè ancora senza ali) lo salva mostrandogli cosa sarebbe accaduto al mondo e ai suoi cari se lui non fosse mai esistito. Insomma, come nel canto di Dickens, il 25 dicembre sembra proprio l’occasione giusta per capire che la vita è davvero meravigliosa. Regia toccante del grande Frank Capra.
Da vedere con: tutta la famiglia, o con le amiche amanti di filmoni strappalacrime in bianco e nero
La banda dei Babbi Natale
E’ la sera del 24 dicembre: Aldo, Giovanni e Giacomo vengono arrestati mentre tentano di scalare un palazzo. Come se non bastasse, sono vestiti da Babbo Natale. Al commissariato li interroga quella sagoma di Angela Finocchiaro, che la sera della Vigilia avrebbe tanta di voglia di andarsene a casa sua. Ma le cose vanno per le lunghe. E in maniera poco prevedibile. Il trio è in forma come ai bei tempi dei primi film, la regia di Paolo Genovese funziona, la Finocchiaro come al solito risulta adorabile. Un’ora e mezza di commedia per ridere e commuoversi.
Da vedere con: tutto il parentado, per coronare sorridendo i bagordi della vigilia di Natale
Bianco Natale (o anche White Christmas nella versione originale) è probabilmente il musical natalizio più famoso di tutti i tempi. Diretto nel 1954 da Micheal Curtiz (il regista di Casablanca), questo film deve tutto alle danze e alle canzoni, in particolare alle interpretazioni vocali di Bing Crosby, che non può esimersi dall’intonare il suo cavallo di battaglia, cioè il celeberrimo brano che dà il titolo al film. Ah, con Crosby duetta anche Rosemary Clooney (la zia di George) che forse non sarà stata un’attrice brava come il nipote ma cantava divinamente.
Da vedere con: amiche intonate o parenti canterini