Anche la moda si ispira al fumetto e all’avventura. Qui, Ralph Laurent propone un look da esploratore, una via di mezzo tra Jane e Indiana Jones!
Uno dei manufatti esposti alla mostra Tarzan! di Parigi. È un collier in denti di ippopotamo e pelle di iguana. Proviene dal Cameroun, dalla tribù Bafia.
Tarzan! ou Rousseau chez les Waziri
Parigi, Musée du quai Branly
Aperta fino al 27 settembre
Ingresso 10 euro – Acquisto biglietti online
Anche la moda si ispira al fumetto e all’avventura. Gioielli tribali, per Louis Vuitton.
Alla mostra Tarzan! in corso a Parigi (al Museo Quai Branly fino al 27 settembre) sono esposte anche locandine e spezzoni di film. Nella foto una scena da Tarzan the ape man, film del 1932 in cui l’eroe della giungla era interpretato da Johnny Weissmuller e Jane da Maureen O’Sullivan.
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Guarda il trailer originale (1932) di Tarzan the ape man su YouTube
Tarzan! ou Rousseau chez les Waziri
Parigi, Musée du quai Branly
Aperta fino al 27 settembre
Ingresso 10 euro – Acquisto biglietti online
Anche la moda si ispira al fumetto e all’avventura. Qui, Ralph Laurent propone un look da esploratore, una via di mezzo tra Jane e Indiana Jones!
Tarzan divenne un fenomeno letterario già alla sua prima apparizione nel 1912. Quello che presto sarebbe diventato un eroe mitico nell’immaginario popolare, venne creato da Edgar Rice Burroughs (guarda le foto), scrittore statunitense morto nel 1950. In poco tempo l’uomo della giungla allevato dalle scimmie finì sui fumetti, alla radio, nelle serie TV e al cinema.
Puoi leggere online uno dei romanzi di Edgar Rice Burroughs, Tarzan of the Apes (in italiano Tarzan delle scimmie, Mondadori).
La mostra Tarzan! di Parigi espone una serie di oggetti provenienti da vari musei francesi: locandine, dischi, figurine, tavole di fumetti ed estratti da film. Nella foto, una tavola disegnata da Burne Hogart, che iniziò a disegnare Tarzan dal 1937.
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Il Continente nero è nella moda di Louis Vuitton. Look e acconciature tribali anche in passerella.
La locandina di Tarzan et la femme léopard (esposta alla mostra Tarzan! di Parigi), film del 1946 il cui titolo originale era Tarzan and the Leopard Woman e il cui trailer merita di sicuro una visita. I titoli parlano di “donna esotica”, “brividi da thriller” che attendono Tarzan, “la prima minaccia femminile” per l’uomo della giungla. Così veniva annunciata la bella e dolce Brenda Joyce, l’attrice statunitense che divenne Jane nel 1946, e così fu la compagna di Johnny Weissmuller nella serie fino al 1949. Brenda Joyce è morta pochi giorni fa, il 4 luglio 2009.
Johnny Weissmuller è stato il primo a rivestire i panni dell’eroe della giungla (aveva iniziato nel 1932 con Tarzan l’uomo scimmia, in inglese Tarzan the ape man), e ancora oggi è il Tarzan più famoso. Prima di diventare attore era stato un nuotatore. Venne ingaggiato per reclamizzare costumi da bagno: da lì a indossare un costume fatto di pelle d’animale il passo fu breve.
© Tarzan TM and Edgar Rice Burroughs TM owned by Edgar Rice Burroughs, Inc. and Used by Permission. Archives Stanislas Choko
Brenda Joyce, la Jane del cinema, è morta a 92 anni lo scorso 4 luglio. Il suo vero nome era Brenda Leabo, aveva debuttato al cinema nel 1939 con La grande pioggia, ma fu consacrata al successo con il ruolo della donna che fece battere il cuore al selvaggio Tarzan. Brenda Joyce è stata l’unica attrice ad affiancare due Tarzan diversi, Johnny Weissmuller (nella foto) e Lex Barker.
Dopo il ritiro dalle scene nel 1949, la Joyce è stata molto attiva nel settore dell’immigrazione: aiutava le persone in difficoltà a trovare una casa e un lavoro.
Jane si trasforma in diavolessa nel film del 1953 Tarzan et la diablesse (la locandina è esposta alla mostra Tarzan! di Parigi). Il titolo originale era Tarzan and the She-Devil; in italiano sarebbe diventato Tarzan e i cacciatori d’avorio. È il quinto e ultimo dei cinque film interpretati dall’attore Lex Barker, che vestì i panni di Tarzan dal 1949, succedendo a Johnny Weissmuller. La Jane-diavolessa è Joyce MacKenzie.
Il trailer di Tarzan and the She-Devil su YouTube
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Tarzan! ou Rousseau chez les Waziri
Parigi, Musée du quai Branly
Aperta fino al 27 settembre
Ingresso 10 euro – Acquisto biglietti online
Brenda Joyce, la Jane del cinema, è morta a 92 anni lo scorso 4 luglio. Il suo vero nome era Brenda Leabo, aveva debuttato al cinema nel 1939 con La grande pioggia, ma fu consacrata al successo con il ruolo della donna che fece battere il cuore al selvaggio Tarzan. Brenda Joyce è stata l’unica attrice ad affiancare due Tarzan diversi, Johnny Weissmuller e Lex Barker (nella foto).
Dopo il ritiro dalle scene nel 1949, la Joyce è stata molto attiva nel settore dell’immigrazione: aiutava le persone in difficoltà a trovare una casa e un lavoro.
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Pochette con stampa animalier di Marc Jacobs.
Tarzan, l’uomo scimmia nato dalla fantasia dello scrittore americano Edgar Rice Burroughs nel 1912, in mutande maculate mentre salta con la liana da un albero all’altro della giungla emettendo l’urlo che è diventato il suo marchio di fabbrica è anche un personaggio dei tempi moderni: nel XXI secolo, l’urlo di Tarzan è verde, ecologista, anticonsumista, difende il pianeta e l’ambiente.
Così vuole celebrarlo l’esposizione parigina al Museo del Quai Branly, il centro dedicato alle arti primitive voluto dall’ex presidente francese Jacques Chirac.
Il percorso della mostra dal titolo Tarzan! o Rousseau dai Waziri – i waziri erano la tribu’ immaginaria alleata di Tarzan – immaginato dall’antropologo Roger Boulay ricorda le fonti letterarie che hanno ispirato Burroughs.
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A Roma la mostra Diabolik-Eva Kant. Una vita vissuta diabolikamente si vanta di essere la più grande e ricca rassegna che sia mai stata dedicata al Re del Terrore, Diabolik. Ben sei mostre diverse, distribuite sui tre piani dell’edificio e arricchite da statue, cimeli, gadget che permettono al visitatore di ripercorrere la lunga vita di Diabolik ed Eva Kant, conoscerne caratteristiche e segreti, curiosare dietro le quinte della casa editrice che ne pubblica le avventure, scoprirne l’intramontabile fascino. A Palazzo Incontro fino al 13 settembre.
Diabolik-Eva Kant. Una vita vissuta diabolikamente
A cura di Vincenzo Mollica
Roma, Palazzo Incontro (Via dei Prefetti 22)
Dal 10 luglio al 13 settembre 2009
Orario: 10,00 – 19,00 tutti i giorni escluso il lunedì – Ingresso gratuito
Un perfetto chignon in stile Eva Kant
A Roma la mostra Diabolik-Eva Kant. Una vita vissuta diabolikamente si vanta di essere la più grande e ricca rassegna che sia mai stata dedicata al Re del Terrore, Diabolik. Ben sei mostre diverse, distribuite sui tre piani dell’edificio e arricchite da statue, cimeli, gadget che permettono al visitatore di ripercorrere la lunga vita di Diabolik ed Eva Kant, conoscerne caratteristiche e segreti, curiosare dietro le quinte della casa editrice che ne pubblica le avventure, scoprirne l’intramontabile fascino. A Palazzo Incontro fino al 13 settembre.
Diabolik-Eva Kant. Una vita vissuta diabolikamente
A cura di Vincenzo Mollica
Roma, Palazzo Incontro (Via dei Prefetti 22)
Dal 10 luglio al 13 settembre 2009
Orario: 10,00 – 19,00 tutti i giorni escluso il lunedì – Ingresso gratuito
Un look degno di Eva Kant, l’intrepida compagna di Diabolik
Eva Kant, l’eroina senza paura per eccellenza, ti insegna le tecniche di autodifesa in un manuale corredato da ricche illustrazioni:
Eva Kant
Senza paura. Tecniche e strategie per proteggersi e difendersi
Edizioni BD
pagine 95
euro 10
Imparerai a difenderti da un assalitore, disarmare un avversario, entrare da una porta chiusa, sfuggire a un agguato… E, tranquilla: puoi scommettere che alla fine sarai pronta per un uomo stile Diabolik.