George Clooney è da molti anni al centro delle cronache e del gossip per moltissimi motivi: per le sue storie d’amore (tra cui quella con la “nostra” Elisabetta Canalis), per il suo impegno sociale e politico, oltre che per la sua brillante carriera di attore e regista.
Ma chiedendo in giro oppure leggendo in rete sarà facile scovare un altra voce che lo riguarda. Quella secondo cui l’attore, una delle star più celebri di Hollywood, sarebbe gay e avrebbe nascosto finora la sua vera natura dietro la facciata dello scapolo impenitente.
Non è una domanda che gli viene posta frequentemente, ma in una recente intervista la rivista The Advocate ha deciso di affrontare l’argomento in prima persona con l’attore, che tra l’altro è in prima linea nella difesa del matrimonio gay e dei diritti delle comunità omosessuali.
“Penso che sia divertente” ha risposto Clooney interrogato sulla voce in questione “ma l’ultima cosa che mi vedrete mai fare è saltare su e giù dicendo ‘Sono tutte bugie!’. Sarebbe assai poco corretto e gentile verso tutti i miei buoni amici nella comunità gay”.
E ancora: “non lascerò che nessuno faccia sembrare che essere gay sia una cosa brutta. La mia vita privata è privata, e sono molto felice così. A chi fa male se qualcuno pensa che sono gay? Quando sarò morto da un pezzo ci sarà ancora gente che dirà che ero gay. Non mi importa affatto.”
L’intervista fa poi alcuni paragoni con le voci postume sull’omosessualità di un precursore di Clooney come Cary Grant: “ho la netta sensazione che Grant avrebbe riso di queste voci e che non gli sarebbe interessato di ciò che la gente pensa. Era un uomo molto sicuro di sé.”
Questi, dopotutto sono altri tempi: “non è come negli anni 50 e 60 con Rock Hudson. Guardate Neil Patrick Harris: è una grande star di uno show televisivo di enorme successo e nessuno gli direbbe mai che non può interpretare il ruolo di un donnaiolo eterosessuale.”
“Persone come Neil ed Ellen DeGeneres hanno aperto la strada a rendere la cosa più facile per tutti” conclude Clooney “e ora ogni persona deve semplicemente comprendere quale sia il suo stesso percorso.”