
Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Un giorno importante per non abbassare la guardia e non dimenticare.
Perché troppo spesso anche le cronache a noi vicine raccontano di donne violate o uccise, spesso da parte di persone conosciute o degli stessi compagni. Frequentemente si parla di “omicidio passionale”, ma i killer non amano.
In questa gallery quello che vorremmo non fosse successo in questo 2012. Cinque fatti, cinque donne, come le cinque dita di una mano che colpisce o cerca di proteggersi. Senza dimenticare però anche le altre: Lucia Manca, Cristina Rolle, Melania Rea…

Antonietta Paparo è stata uccisa a 36 anni con diverse coltellate, il 12 novembre a San Sebastiano Vesuvio (Napoli). L’assassino, suo marito, ha anche finto che fosse stata vittima di una rapina finita in tragedia.
Il rapporto tra i due pare fosse in grave crisi e si è parlato di sfondo passionale. Per fortuna il “delitto passionale” legalmente non è più un attenuante.

Aveva solo 17 anni Carmela Petrucci, eppure tanto coraggio.
Il 19 ottobre è stata uccisa a Palermo dall’ex fidanzato della sorella, mentre cercava difenderla dal ragazzo durante una lite.
Il giovane non ha accettato la fine della relazione e ha accoltellato la ex, rimasta ferita, e Carmela, morta per le ferite riportate.
Durante i suoi funerali sono apparsi cartelli contro la violenza sulle donne.

Alessia Francesca Simonetta, 25 anni, è stata uccisa a coltellate dal suo compagno marocchino a Milano il 14 settembre.
Suo figlio di undici mesi ha assistito all’omicidio della madre. La donna era incinta.
L’uomo ha poi tentato di suicidarsi.

Sabrina Blotti, 45 anni, è stata uccisa il 31 maggio con due colpi di arma da fuoco dal padre della sua migliore amica che si era invaghito di lei.
L’uomo si è tolto la vita dopo essersi barricato per sei ore nel duomo di Cervia.
La donna in passato lo aveva già denunciato ai carabinieri per minacce e ingiurie. Separata dal marito, ha lasciato due figli di 14 e 7 anni.

Hilsa Romero Encalada, 49 anni, di origine ecuadoriane, è stata raggiunta da più colpi di pistola sparati alle spalle mentre camminava nel centro di Piacenza.
A ucciderla il suo compagno, che poi si è tolto la vita.
I due nei giorni prima della tragedia avevano avuto frequenti litigi.