Anche la nostra casa deve essere pronta per affrontare al meglio i mesi invernali

Stai passeggiando in un parco, un bosco o in aperta campagna e ti sorprende il temporale? Proteggiti

Stai passeggiando in un parco, un bosco o in aperta campagna e ti sorprende il temporale?

Proteggiti così: allontanati dagli alberi e dagli oggetti appuntiti come gli ombrelli. Quando i fulmini sono tanti e vicini, resta accucciata, con entrambi i piedi a terra uniti. Se sei in bicicletta, scendi e allontanati: le sue parti metalliche potrebbero attirare le saette.

Prepara l’auto all’inverno

«Nella tua macchina deve funzionare tutto bene: fai controllare spazzole dei tergicristalli, luci e sospensioni, in modo che non ti abbandonino proprio nei momenti in cui servono» premette Alessandro Angelone, autoriparatore e consulente di pitstopadvisor.it, il portale delle officine auto. «Ma la cosa più importante sono gli pneumatici: chiedi al meccanico di verificare che siano ben scolpiti, cioè che le “righine” delle gomme siano profonde almeno 4-5 mm (anche se il minimo per legge è 1,6 mm), in modo che non si riempiano di acqua quando piove e perdano l’aderenza al terreno. È un effetto che si chiama aquaplaning, per cui l’auto slitta e non riesci più a frenare e sterzare».

Ora che arriva il freddo, poi, monta gli pneumatici invernali: «Sono studiati per funzionare al meglio anche con le temperature più rigide che tendono a sgonfiare le gomme, rendendole meno sicure». E se ti metti in macchina dopo una nevicata, prima puliscila. Inizia dal tetto: frenando la neve potrebbe scivolare davanti e toglierti visibilità. Per liberare il parabrezza non seguire l’abitudine comune, ma sbagliatissima, di versare acqua calda sul vetro ghiacciato: «Lo sbalzo di temperatura potrebbe farlo crepare. Conviene, invece, accendere l’auto, puntare l’aria interna sul parabrezza per scaldarlo e intanto uscire e pulire il vetro con un raschino da ghiaccio».

Come affrontare l'imprevisto alla guida

Con qualsiasi tipo di maltempo, riduci la velocità e aumenta la distanza di sicurezza. «Se la visibilità è scarsa e l’asfalto è bagnato lo spazio di frenata si allunga, quindi meglio andare piano» spiega Diego Maffè, istruttore di guida sicura.

● Con la nebbia non incollarti all’auto davanti: «Ti fa sentire più sicura e meno isolata, ma è pericoloso perché in caso di frenata rischi il tamponamento. Usa la linea di mezzeria per orientarti e non invadere l’altra corsia» consiglia Maffè. «Se hai timore che gli altri non ti vedano, perché la nebbia è molto fitta, non accendere gli abbaglianti: sono pericolosissimi per chi guida nella direzione opposta. Usa le quattro frecce per renderti più visibile».

● Al mattino, fai attenzione al ghiaccio. «Vai molto piano se sei in una strada con tante curve o vicina a rivoli d’acqua. Fallo anche se la tua macchina è dotata di un sistema antislittamento, come l’ABS e l’ASR, perché sull’asfalto ghiacciato sono poco utili» consiglia l’ex pilota ed esperto di guida sicura Siegfried Stohr.

In auto senza temere il maltempo

● Quando nevica “resta nei binari”: «Se cerchi di uscire dal tracciato scavato dalle auto prima di te, rischi di perdere il controllo. E usa con la massima delicatezza sterzo, acceleratore e freni, soprattutto in discesa; scendi molto piano, in seconda o addirittura in folle, tenendo sempre il piede leggermente sul freno» conclude Stohr.

● Quando piove forte evita i sottopassi. «Tendono ad allagarsi velocemente e pericolosamente» spiega Paola Pagliara, responsabile del centro funzionale del Dipartimento di Protezione Civile. Soprattutto se la strada è in pendenza, cioè scende per poi risalire subito dopo il sottopasso, l’acqua tende a incanalarsi e bastano pochi centimetri di pioggia per creare una situazione critica.

● In ogni caso, quando ti trovi in una situazione difficile, l’ideale è fermarti, aspettando che passi il peggio, ma in un luogo sicuro: mai sulla corsia d’emergenza in autostrada, su cavalcavia e in prossimità di fiumi, fossi, scarpate e argini. In città, invece, i punti più insidiosi sono le rotonde, dove il grasso lasciato dalle gomme in curva si aggiunge al bagnato, rendendo la strada più scivolosa.

Al volante mantieni la calma

«Spaventarsi è naturale in una situazione di questo tipo: l’importante è che il panico non prenda il sopravvento» spiega Francesco Albanese, psicoterapeuta, psicologo del traffico e curatore di psicotraffico.net. «Riprendi il controllo così: metti la schiena ben aderente al sedile, gli addominali lievemente contratti, le scapole indietro e le mani ben salde ma non aggrappate sul volante. Se senti che il panico sta prendendo il sopravvento, fermati appena puoi in un punto sicuro.

Quando ti agiti, il respiro si fa più veloce e ti fa inalare una quantità di ossigeno eccessiva che ha l’effetto di irrigidire ancora di più i tuoi muscoli. Per calmarti respira con la bocca dentro un sacchetto di carta: l’anidride carbonica che si forma all’interno ha un effetto rilassante. Telefona a qualcuno per tranquillizzarti, però sii breve: tieni il cellulare a portata di mano solo per chiamate d’emergenza: non usarlo come totem di salvataggio su cui concentrare la tua attenzione, che deve invece essere tutta sulla strada».