La leggerezza è spesso considerata una cosa negativa perché confusa con la superficialità o con un approccio alla vita semplicistico e banale. Tuttavia leggerezza non è sinonimo di stupidità, tutt’altro, e a dirlo sono stati nei secoli anche molti scrittori e poeti.
A scrivere uno dei pensieri in merito più citati e apprezzati è stato Italo Calvino, che sosteneva fosse fondamentale «prendete la vita con leggerezza. Che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore».
Questa dritta vale in ogni ambito dell’esistenza ma ancora di più quando si affrontano periodi particolarmente duri, che se appesantiti da un ulteriore fardello emotivi possono diventare indubbiamente più complessi da superare.
Cosa significa vivere con leggerezza
Quando si sta attraversando un momento di difficoltà è molto arduo riuscire a prendere le cose con leggerezza, anche perché questo atteggiamento è quasi sempre associato alla felicità o comunque a uno stato emotivo positivo.
La sfida però è proprio questa, riuscire a vivere seguendo tale insegnamento anche nei periodi in cui le cose vanno male e la tentazione di lasciarsi andare a pensieri negativo e pesanti è molto forte.
Vivere con leggerezza non significa non pensare alla situazione che si sta provando sulla propria pelle ma cercare di non venirne travolti, cavalcando i problemi in modo da non negarli, ma nemmeno da permettere loro di avere la meglio su tutto.
Indubbiamente da sola la leggerezza non serve a risolvere una situazione complessa o negativa, ma a dare ad essa una nuova chiave di lettura sì, e anche a non concentrare sul motivo che rende il periodo negativo, tutte le proprie energie.
Guardare le cose con leggerezza non va nemmeno confuso con il farlo senza dare loro il giusto peso, ma piuttosto affrontare le questioni con il distacco emotivo idoneo, che permette di rimanere lucidi e di prendere le migliori decisioni per sé e per gli altri.
Senza contare che affrontare i periodi più duri con un pizzico di leggerezza in più favorisce l’apertura verso gli altri e consente alle persone che ci stanno attorno di tenderci una mano, in caso ce ne fosse bisogno.
Infine, aprirsi alla leggerezza vuol dire avanzare senza zavorre o macigni nel cuore e prevenire sentimenti negativi e tossici che non possono che rendere ancora più negativo il quotidiano. Odio, rancore, sete di vendetta e livore, sono infatti nemici della leggerezza, mentre al contrario ad andarvi a braccetto sono ottimismo e forza di volontà.
Come la leggerezza può aiutare nei momenti no
Proprio perché vivere la vita secondo il principio di leggerezza stimola pensieri felici e azioni propositive, si tratta del modo giusto per affrontare i periodi bui, quando tutto sembra indirizzare verso il baratro e il pessimismo rischia di prendere il sopravvento.
La leggerezza è vita ed energia, preziosi alleati dei momenti negativi della vita, quando le avversità non fanno sconti e arrendersi a loro è più facile che opporvisi.
Come imparare a vivere con leggerezza
I metodi per tentare di alleggerire i momenti negativi sono diversi. Il primo e più immediato è quello di ricordarsi, almeno di tanto in tanto, di fare una risata. Anche se nei momenti di maggior sconforto riuscirci sembra difficile, nonché inutile, ridere è invece fondamentale perché stimola le endorfine e aiuta a vedere le cose nella giusta prospettiva.
Importante anche concentrarsi sugli aspetti della vita che in quel momento poco luminoso stanno invece funzionando. Raramente, infatti, ad andare male è davvero tutto, ma molto spesso ce ne dimentichiamo concentrandoci solo sui fattori negativi. Vivere con leggerezza serve proprio a spostare lo sguardo verso la porzione di cielo sereno, scoprendo magari che sia più grande di come ce la ricordavamo.
La leggerezza poi non è solo un affare personale ma riguarda anche le persone che ci circondano. Avere a che fare nella vita privata o sul luogo di lavoro, con soggetti negativi o che vivono con zavorre emotive, con il passare del tempo può portare verso i basso.
Anche i giudizi possono essere macigni che zavorrano a terra ma il più delle volte provengono da persone che non sanno nulla del percorso delle persone a cui le rivolgono. Vivere con leggerezza vuol dire anche essere in grado di ignorarli e non farsi trascinate a fondo con essi.
Nonostante la leggerezza sia chiaramente uno stato mentale, molto spesso è propiziata anche da fattori fisici, come il caos o l’accumulo seriale.
Vivere in ambienti ricchi di oggetti e poco in ordine rende la pratica della gentilezza molto più ostica da praticare.
Alleggerire i carichi emotivi senza aver fatto i conti con quelli reali è infatti molto complesso e per questo una buona idea può essere quello di sistemare armadi, dispense e mobili del bagno, buttando ciò che non serve e mettendo invece in evidenza gli oggetti che si usano di più e infondono sensazioni positive. Un decluttering dell’abitazione fatto seguendo le proprie emozioni consente di alleggerire il luogo nel quale si vive e rappresenta un primo tassello per l’alleggerimento più rilevante, quello dell’anima.