Jack Nicholson cinico businessman in Come lo sai

Il 18 febbraio arriva nelle sale italiane Come lo sai, la nuova commedia romantica scritta e diretta da James L. Brooks, che vede il ritorno al cinema del grande Jack Nicholson al fianco degli attori Reese Witherspoon, Owen Wilson e Paul Rudd. Nel film Nicholson, alla sua quarta collaborazione con James L. Brooks, interpreta il ruolo di Charles Madison, un cinico uomo d’affari dalla battuta sempre pronta, dando vita ad un personaggio bizzarro
che non fatica a rubare la scena agli altri comprimari.
Jack Nicholson, classe 1937, è stato uno dei volti-simbolo della New Hollywood degli anni Settanta, e da ormai quarant’anni è giustamente considerato una delle maggiori icone del cinema mondiale: istrionico, graffiante, provocatorio e soprattutto dotato di un indiscutibile talento. Al punto che, ancora oggi, le sue apparizioni cinematografiche riescono sempre a colpire l’immaginario del pubblico. Lo spregiudicato business-man di Come lo sai va così ad aggiungersi alla sterminata galleria di ruoli impersonati da Jack Nicholson nel corso di una carriera fra le più luminose di Hollywood, che gli ha fatto conquistare tre premi Oscar su un totale da record di dodici nomination (più di qualunque altro collega maschile nella storia del cinema). Ripercorriamo ora il percorso artistico di questo leggendario attore ricordando i personaggi ed i film più significativi da lui interpretati. Rivivendo le sue mille facce.

Jack Nicholson, Cinque pezzi facili (1970)

Cinque pezzi facili (1970)
Dopo circa un decennio di gavetta, tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta Nicholson diventa improvvisamente uno dei giovani talenti più apprezzati di Hollywood, a partire dalla sua folgorante apparizione nel cult del 1969 Easy Rider. Ma è Cinque pezzi facili, dell’anno successivo, a sancire la sua definitiva consacrazione fra i grandi nomi del cinema: il film, diretto da Bob Rafelson, vede Nicholson protagonista assoluto nella parte di Robert Eroica Dupea, un pianista spiantato che ha tagliato i ponti con il proprio passato e ora prova a rientrare in contatto con la sua famiglia.

Jack Nicholson, Chinatown (1974)

Chinatown (1974)
Uno dei personaggi più celebri di Jack Nicholson è senza dubbio Jake Gittes, il detective privato che indaga su una misteriosa vicenda di corruzione e omicidi in una Los Angeles dalle tinte fosche in Chinatown, il capolavoro noir di Roman Polanski. Uomo dai modi bruschi e dalla battuta tagliente, il Jake Gittes di Chinatown rievoca il modello di investigatori come Philip Marlowe e Sam Spade, ed è anche grazie a lui se il film di Polanski è entrato nel novero delle più grandi pellicole di tutti i tempi.

Jack Nicholson, Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975)

Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975)
Il ruolo più famoso nella carriera di Nicholson rimane quello di Randle McMurphy, protagonista di Qualcuno volò sul nido del cuculo, l’indimenticabile classico diretto da Milos Forman. Nicholson, qui nei panni di un uomo ribelle ed anticonformista che si finge un malato mentale e semina il caos all’interno di un manicomio gestito con pugno di ferro, dà sfogo a tutta la propria verve, regalando un’interpretazione trascinante e commovente che gli è valsa l’Oscar come miglior attore.

Jack Nicholson, Shining (1980)

Shining (1980)
Ecco un altro personaggio entrato nella storia del cinema: Jack Torrance, un uomo apparentemente normale ingaggiato come guardiano invernale in un lussuoso hotel del Colorado, dove si trasferisce insieme alla sua famiglia. Il film, ovviamente, è Shining, magistrale adattamento firmato da Stanley Kubrick dell’omonimo romanzo di Stephen King, che vede Nicholson alle prese con il lato oscuro dell’animo umano, in un ruolo da brivido che ha fatto tremare di paura intere generazioni di spettatori.

Jack Nicholson, L'onore dei Prizzi (1985)

L’onore dei Prizzi (1985)
Dopo tante parti drammatiche, ecco un Jack Nicholson inedito, a metà strada fra il registro serio e il grottesco. Il film è la meravigliosa commedia nera di John Huston L’onore dei Prizzi, in cui Nicholson interpreta Charley Partanna, un bizzarro sicario della mafia che si innamora alla follia di Irene Walker (l’affascinante Kathleen Turner), senza sospettare minimamente che anche la donna è in realtà una killer professionista.

Jack Nicholson, Batman (1989)

Batman (1989)
Nel corso degli anni Ottanta Nicholson si specializza in ruoli “demoniaci”, e dopo Shining e Le streghe di Eastwick eccolo alle prese con un altro formidabile villain: il Joker, signore del crimine di Gotham City ed arcinemico di Batman, nel popolarissimo film diretto da Tim Burton e basato sulle avventure dell’eroe mascherato dei fumetti. Inutile dire che Nicholson non fatica a conquistare l’attenzione degli spettatori ogni volta che compare sullo schermo con il suo volto truccato e ghignante.

Jack Nicholson, Qualcosa è cambiato (1997)

Qualcosa è cambiato (1997)
Dopo aver vinto il suo secondo Oscar grazie alla parte di un simpatico astronauta innamorato di Shirley MacLaine in Voglia di tenerezza (1983), Jack Nicholson torna a farsi dirigere da James L. Brooks (il regista di Come lo sai) in Qualcosa è cambiato, una commedia tenera e divertente che lo vede mattatore assoluto nel ruolo di Melvin Udall, scrittore egocentrico ed irascibile affetto da disturbi ossessivo-compulsivi, che troverà l’amore grazie al rapporto con la cameriera Carol (Helen Hunt). Risultato: il terzo Oscar della sua carriera.

Jack Nicholson, The Departed (2006)

The Departed (2006)
Nell’antologia dei migliori ruoli di Jack Nicholson non poteva mancare la sua collaborazione con un maestro del cinema come Martin Scorsese, che l’ha diretto nel celebre poliziesco The Departed. Nicholson, ancora una volta all’apice del suo istrionico talento, dà vita al boss del crimine Frank Costello, che prende sotto la propria ala protettrice l’infiltrato Billy Costigan (Leonardo DiCaprio), e confeziona un’altra performance da manuale della recitazione.