
La deputata di Sel, Laura Boldrini, candidata dal Pd, è il nuovo presidente della diciasettesima legislatura della camera.
Nell’aula di Montecitorio, quasi tutti i deputati si sono alzati in piedi per accogliere con entusiasmo la neoeletta, terza donna della legislatura a ricoprire il ruolo dopo Nilde Iotti e Irene Pivetti.

Nilde Iotti è stata la prima donna eletta come Presidente della Camera nel luglio del 1979.
Confermata nel 1983 e nel 1987, ha diretto l’Assemblea di Montecitorio per ben tredici anni consecutivi, esercitando il mandato più lungo della storia repubblicana. Durante il suo mandato si è battuta per l’emancipazione della donna assegnando al Parlamento un ruolo centrale per l’affermazione della donna nella società.

Figlia del regista Paolo Pivetti e l’attrice Grazia Gabrielli, Irene Pivetti è stato il secondo Presidente alla Camera donna.
Esponente della Lega Nord nel 1994 è stata eletta alla Camera all’età di soli 31 anni

Nella sua ascesa politica lo slogan vincente è stato diritto al cambiamento.
Secondo la neo presidente si deve guardare al futuro con ottimismo e concretezza.
L’importante è credere che si possa dare un contributo anche non rivoluzionando necessariamente il mondo.
Durante il suo mandatosi impegnerà a dare strumenti a chi ha perso il lavoro, non dimenticare gli esodati e aiutare i tanti imprenditori italiani a rialzarsi.

Durante il discorso d’insediamento ha dichiarato di voler essere la portavoce degli ultimi e degli emarginati.
Infatti Laura Boldrini giunge a Montecitorio dopo aver lavorato alla Fao, agenzia specializzata delle Nazioni Unite che si batte per contribuire alla crescita economica mondiale cercando di aumentare la produttività agricola e migliorando in generale le condizioni di vita dei più disagiati