Come usare la lavatrice in modo sostenibile
La lavatrice è probabilmente l’elettrodomestico più diffuso e usato da tutti: davvero difficile non averla in casa, impossibile vivere senza. E si tratta anche di uno degli elettrodomestici che consumano più risorse: non solo corrente, ma anche acqua e prodotti chimici (detersivi, ammorbidenti e molto altro).
Per questo fare un uso sostenibile della lavatrice significa:
- risparmiare energia
- risparmiare acqua
- usare in modo razionale detersivi e altri prodotti chimici
- ma anche fare si che la lavatrice stessa duri il più possibile
Come si fa? Partendo come sempre da piccoli gesti da far diventare abitudini quotidiane. Ecco come usare la lavatrice in modo più sostenibile.
1. Mettere il detersivo nel posto giusto
Meglio mettere il detersivo nel cassettino della lavatrice o direttamente nel cestello con le classiche “palline” spesso già presenti nella confezione del detersivo? Tantissime persone pensano che sia indifferente, oppure che sia meglio mettere il detersivo direttamente nell’oblò: del resto le nostre nonne lo facevano sempre ma le lavatrici di un tempo erano diverse.
Le “palline” sono nate per dosare il detersivo nella maniera ottimale prima di inserirlo nel cassetto della lavatrice e non per essere inserite nell’oblò. Facendo così infatti sprechiamo detersivo perché non permettiamo alla lavatrice di immetterlo nel momento giusto e la maggior parte se ne va via al primo risciacquo. Invece molte persone hanno la sensazione che facendo così, il detersivo in parte si disperda e per questo ne utilizzano una quantità superiore a quella che in realtà servirebbe. Morale: inserisci sempre il detersivo nell’apposito cassettino della lavatrice.
2. I lavaggi ad alte temperature vanno usati
Siamo ormai tutti abituati a sentirci dire che i lavaggi ad alte temperature sono uno spreco, consumano tantissima energia, e che per pulire la maggior parte dei nostri capi bastano le basse temperature.
Verissimo, ma ciò non toglie che ogni tanto è bene fare un lavaggio ad alta temperatura per la salute della lavatrice stessa. Al supermercato trovi un’infinità di prodotti specifici per la pulizia dell’oblò e della lavatrice: disincrostanti, anticalcare, deodoranti e profumi vari.
In realtà basterebbe veramente poco per mantenere pulito ed efficiente l’oblò: fare un lavaggio a vuoto (o magari con gli stracci di cucina) almeno una volta al mese ad alte temperature. Per alte temperature si intende dai 90° ai 95° C, non i 60°C che dovrebbero essere invece lo standard di lavaggio per il cotone. In questo modo il cestello viene igienizzato senza bisogno di additivi particolari che non siano il classico detersivo e viene data una pulita anche allo scarico stesso.
3. Variare i programmi di lavaggio
Le lavatrici sono dotate di schede elettroniche complesse e utilizzare sempre lo stesso programma equivale ad andare sempre in prima o in seconda con l’automobile. Capita che si acquistino lavatrici con programmi speciali per poi utilizzarli solo una volta all’anno, ad esempio il programma più gettonato è il: “Sintetici”, 40°C, 1h e 45 minuti di durata.
È importante cambiare quando avete più tempo a disposizione e quando inserite nell’oblò dei capi che sono del tessuto corrispondente al programma.
4. Usare anche i programmi di lunga durata
Siamo abituati a usare i programmi di lavaggio brevi, non solo per praticità, ma anche perché siamo spesso convinti che un lavaggio più breve consumi meno energia. Ma questa convinzione è errata: in realtà più a lungo dura un programma, meno elettricità consuma.
I programmi cosiddetti veloci hanno un consumo con picchi di corrente elettrica superiore a quelli standard e soprattutto a quelli ecologici perché devono darci lo stesso risultato in meno tempo. Alzi la mano quanti selezionano sempre il programma Eco senza sbuffare. Tutti pensiamo: “ma perché deve metterci così tanto…” e si ripiega su quello con minor durata.
Ma è inutile acquistare una lavatrice in tripla classe A di efficienza energetica se poi usiamo solo il programma “quindici minuti” che consuma come fosse in classe B!
5. Pulire sempre il filtro
Veniamo al grande mistero del filtro: lui c’è ma nessuno sa dov’è. Capita poi che la lavatrice non scarichi più l’acqua! È lui infatti, il più delle volte, il responsabile di questo tipo di problemi perché non consente lo scarico quando trattiene elastici per capelli, forcine, monete, fogli acchiappacolore, banconote ecc. È importante in fase di acquisto o di installazione farsi mostrare dal venditore dove è posizionato il filtro per poterci accedere facilmente e procedere alla pulizia, una volta ogni due mesi circa. Armarsi, in questo caso, di santa pazienza, di stracci e bacinella per asciugare l’acqua che può fuoriuscire dal filtro.
Cristina Aldrighettoni, blogger di Caricovariabile.com, è Personal Appliance Shopper e aiuta a scegliere e usare al meglio tutti gli elettrodomestici. Cresciuta tra lavatrici e aspirapolveri, li sceglie, li ama, li cura e li vende.