Una delle bugie più frequenti? Spesso viene pronunciata senza rendersene neppure conto, di fronte a chi ci saluta esclamando “Ciao, come stai?”: “Tutto bene, grazie”. Può accadere di vivere problemi e fasi dolorose della vita, eppure quella che si dà all’altro è una risposta automatica, in modo più o meno consapevole, senza utilizzare il saluto come uno stimolo a esporsi e parlare davvero di se stessi.
Dai dati di un’indagine effettuata in Gran Bretagna emerge che in media tendiamo a mentire almeno una volta al giorno. “Arrivo fra cinque minuti”: alzi la mano chi non ha mai esclamato con convinzione questa frase. Dal “Ti telefono” all’equivalente “Vediamoci presto”, che esprimono il desiderio di prendere un impegno senza prenderlo realmente, ci si accorge che il tempo realmente dedicato alle relazioni sfuma sempre più spesso nel vago, schiacciato dalla nostra quotidiana incapacità a ritagliare momenti di valore per sé.
Le bugie bianche sono all’ordine del giorno e molte volte vengono utilizzate per tagliare il discorso senza dare troppe spiegazioni. Fra le più frequenti troviamo il classico “Oggi non posso” che tronca sul nascere ogni tentativo di convincimento. “In questo periodo ho avuto tantissimi impegni”: quanta verità e quale percentuale di autoconvinzione c’è in questo pensiero?
Secondo Bella DePaulo, professoressa di psicologia presso l’Università della California, Santa Barbara, ciò che si nasconde dietro una bugia, più che il non voler far del male agli altri, è la paura di perdere consenso sociale. “Mi piace!” esclamiamo sorridenti pensando cose ben diverse. Mentire ci protegge, evita i confronti e in certi casi siamo persino esortati a farlo.
Per educazione diciamo “Ti sto ascoltando” anche quando non è affatto così. “Mi dispiace, devo andare”: davvero? No, lo diciamo solo perché risulterebbe troppo lungo e faticoso spiegare che proprio non ne abbiamo voglia, che adesso ciò che vogliamo è altro.
“C’è traffico” insieme a “Si è spento il telefono” costituiscono una delle scuse più frequenti. Si sa, di fronte alle cause esterne alla nostra volontà c’è ben poco da fare, non si può combattere contro il mondo. Tuttavia, il punto è proprio questo: che cosa desideriamo realmente? Clancy Martin, autore di Love and Lies, racconta di essere stato un truffatore, in amore e sul lavoro. Nel suo libro spiega che quando mentiamo a qualcuno creiamo nella mente dell’altro una proiezione di noi stessi, un meccanismo noto a livello psicologico.
Noi vogliamo crederci, l’altro anche. Ecco perché le bugie hanno successo. Attenzione, però. Mentire alletta perché apparentemente permette di appianare i conflitti, ma distoglie l’attenzione da quella voce, dentro di noi, che sa cosa desideriamo sul serio. Imparare a esprimere la nostra volontà e dire no in certi casi è l’unica verità che conta: una sfida per noi stessi.