Ma c’è anche chi pensa agli anziani
Il nostro Paese è il più anziano d’Europa, con 11 milioni e mezzo di persone sopra i 65 anni. Oltre ai comuni di residenza, che provvedono alla consegna di pasti e farmaci a domicilio tramite gli Uffici politiche sociali, i servizi di assistenza sono gestiti anche da enti e associazioni presenti in tutto il Paese.
Tra i principali, l’Auser (www.auser.it), l’Anteas (www.anteasnazionale.it) e la Federazione nazionale pensionati (www.fnp.cisl.it). Intervengono in caso di solitudine, ma anche di truffe o abusi. L’Auser ha il telefono-amico Filo d’Argento (tel. 800995988). A Roma, lo sportello Tutele Anziani (tel. 065579677) aiuta le vittime di raggiri e soprusi. Nelle Marche, il nuovo progetto Inrca offre sostegno contro gli abusi psicologici (tel. 0718001).
Per chi cerca nuovi stimoli, ci sono le Università della Terza età, l’iscrizione costa circa 30 euro (www.unitre.net, www.federuni.it). Per imparare a usare il computer, a settembre viene inaugurato il primo corso multimediale per anziani in 10 lezioni, su www.eldy.org.
Chi vuole essere ancora utile può diventare volontario Anteas, l’Associazione nazionale terza età attiva per la solidarietà: da ottobre, sportelli di consulenza daranno informazioni per scegliere l’attività preferita: dall’assistenza nei musei all’intrattenimento negli ospedali, alla banca del tempo.
E per chi ama viaggiare, ci sono tour operator come Travelsenior (www.travelsenior.eu) o la Federalberghidel turismo accessibile (www.italyhotels4all.it) con 9.000 hotel per ogni esigenza, dall’assenza di barriere architettoniche alla cucina dietetica.
Nella foto, donne in una piscina di Sun City, una città dell’Arizona riservata solo ad anziani benestanti.