Il 17 febbraio si celebra in tutti i paesi del mondo la Giornata mondiale del gatto, 24 ore per coccolare i nostri amici pelosi. Perché non festeggiarli regalandoci il piacere di un libro? Ecco 10 titoli scelti da noi per chi ama questi animali domestici
Tutti pazzi per i gatti, anche in letteratura. In occasione della Giornata mondiale del gatto abbiamo scelto 10 libri per gli amanti di questi animali domestici, che uniscono indipendenza e dolcezza. Un gatto, che di natura sarebbe un cacciatore solitario, è capace di 16 tipi diversi di vocalizzi e bisognerebbe essere duri di cuore per resistere alle sue fusa.
Nel mondo ce ne sono più di 500 milioni, 37 milioni di americani ospitano gatti con una media di circa due ad abitazione.
Non faceva eccezione Ernest Hemingway, il più famoso romanziere “gattaro”. Nella sua villa di Key West, in Florida, oggi Casa Museo, il grande scrittore e reporter ospitò una micia, donatagli dal capitano di una nave, e niente fu come prima. La micia aveva le zampe con sei dita, si riprodusse come un coniglio e attualmente ci sono ancora i suoi discendenti, dotati di questa caratteristica.
Un altro appassionato di gatti era Charles Bukowski. A giugno Guanda pubblica i suoi scritti inediti, dedicati all’amore immenso che aveva per i felini. «Nella prossima vita voglio essere un gatto. Dormire 20 ore al giorno e aspettare che ti diano da mangiare», confessava quest’autore di culto.
Patricia Highsmith, famosa per i suoi thriller, scomparsa nel ’95, viveva con numerosi felini, se ne occupava personalmente ed era attratta dal loro lato più infedele. «I gatti hanno sempre un che di malizioso dietro le loro espressioni composte», sosteneva la bestsellerista americana, come si può leggere nel suo saggio Dei gatti e degli uomini (Bompiani).
Tra i contemporanei, lo scrittore che mette sempre i gatti nelle sue opere, ricevendo ogni anno la candidatura al Premio Nobel, è Haruki Murakami. Nei romanzi della star letteraria giapponese, tradotta in tutto il mondo, questi esserini non servono solo a farci compagnia, ma parlano, hanno un ruolo nella trama, tirano i personaggi fuori dai guai. Amici degli esseri umani, muse dei grandi nomi delle lettere e anche, suggerisce Murakami, talismani.