Gabriele Nissim è un saggista e scrittore che da sempre si occupa di gulag, olocausti, ebraismo, totalitarismi. La sua ultima opera, da poco in libreria, si intitola La Bontà insensata. Il segreto degli uomini giusti (Mondadori).

In questo libro Gabriele Nissim ci invita a rileggere i grandi pensatori del Novecento – Hannah Arendt, Vasilij Grossman, Etty Hillesum, Hans Jonas, Varlam Šalamov, Itsván Bibó, Jan Patoèka, Václav Havel – che si sono interrogati sul bene possibile nelle situazioni estreme, e indaga il significato dei termini responsabilità, dignità, verità, giudizio, perdono, conciliazione, nel tentativo di individuare quale sia lo stimolo che spinge alcuni uomini a gesti di bontà apparentemente insensata.

 

L’itinerario lungo il quale si snoda la riflessione di Nissim prende avvio dai lunghi colloqui avuti con l’ideatore del Giardino dei Giusti e Presidente della Commissione dei Giusti di Yad Vashem Moshe Bejski che, scampato alla deportazione grazie all’aiuto di Oskar Schindler, ha dedicato la propria esistenza a rintracciare tutti gli uomini che hanno rischiato la vita per aiutare gli ebrei durante la persecuzione nazista.

Attraverso le storie di uomini comuni che hanno compiuto azioni esemplari, Nissim lancia un messaggio di speranza rivolto soprattutto ai giovani, affinché tramandino, come in una staffetta ideale, il senso della responsabilità morale e del rispetto reciproco alle generazioni future.

“Perché i Giusti – queste le parole di Gabriele Nissim – non uomini santi, ma imperfetti come lo siamo tutti, li possiamo considerare degli amici che ci insegnano a vivere la nostra quotidianità con il piacere di venire in soccorso del più debole, di avere il coraggio di pensare da soli, di non mentire a noi stessi, di essere capaci  di mettersi al posto degli altri, di saper perdonare, di non sentirsi depositari della verità”.

   

Gabriele Nissim
La Bontà insensata. Il segreto degli uomini giusti
Mondadori
pagine 272
euro 18,50
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