
Facebook o Twitter? Questo è il dilemma. Mentre il re dei social network viene preso d’assalto dalle over 40 (che in Italia sono oggi quasi 2 milioni), Twitter diventa terra di conquista dei figli, che con il servizio di microblogging scoprono una interessante via di fuga dalla massa (della Rete) e dalle mamme ansiose. Una divisione di competenze e di età che sta prendendo sempre più piede su Internet. Il motivo? Facebook è “vecchio” e non solo anagraficamente: il suo boom l’ha avuto nel 2009 e oggi è frequentato da tutti.

Twitter è la novità. Quello scelto da chi è “cool”, trendy, dai vip e dalle rockstar. Meno rassicurante e facile rispetto a Facebook, ma per questo più affascinante. «Da sempre i giovani sono “early adopters”. Si tuffano nella novità per scoprire come sfruttarla. La vecchia guardia (leggi genitori, ndr) teme il nuovo e in generale tutto quello che non comprende. Così la massa occupa Facebook mentre su Twitter trovi cose interessanti segnalate da gente interessante» dice Matteo Bittanti, giovane ricercatore alla Stanford university, California, dove si occupa di nuovi media. Questione di età e di abitudini.

«Facebook è simile a un baretto» spiega Davide Bennato, docente di Sociologia dei media all’università di Catania. «Uno spazio conviviale dove le donne si raccontano, mettono le loro passioni. Parlano e interagiscono in maniera creativa come davanti a una tazza di caffè. Twitter è più immediato, vicino alla sensibilità degli adolescenti e dei 20enni. Si basa su una comunicazione mordi-e-fuggi, simile a quella degli Sms». La divisione si fa sempre più netta: Twitter conquista i giovani e oggi in Italia supera i 2 milioni di utenti, Facebook, che ha raggiunto la cifra record di 21 milioni di iscritti, allarga la sua forbice d’età e diventa il regno delle over 40.

«Oltre alle mamme ora su Facebook ci vanno anche le nonne per ritrovare persone che conoscono o per restare in contatto con i nipotini» sottolinea Giovanna Cosenza, professore di Semiotica all’università di Bologna nonché blogger e attivissima sulla Rete. «Perché è un ambiente in cui puoi fare tutto: segnalare un video che ti piace, un articolo di giornale che ti ha colpito, caricare le foto delle vacanze… Ed è così semplice che è riuscito a fare avvicinare a Internet gente che prima non c’era mai stata».
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Twitter, al contrario, richiede una certa competenza con smartphone e gadget vari, la conoscenza di un linguaggio non facilissimo, fatto di followers (seguaci), hashtag (il cancelletto che si mette per segnalare un certo argomento), followfriday (è l’usanza del venerdì secondo la quale si propongono ai propri followers nuovi utenti da seguire) e RT (le due lettere che si mettono per condividere con qualcuno un tweet interessante). Ma soprattutto Twitter fa sentire di appartenere a un gruppo, qualcuno con cui condividere argomenti e interessi, che è tipico dei teenager. Che sia l’amore per il tale film, il libro o la star.

Da quando Fiorello ha urlato ai quattro venti il suo username (è @sarofiorello) il network è impazzito. Lo showman ha quasi 250 mila “followers”, fan e curiosi che seguono le sue “avventure”: scambi di tweet con Jovanotti (@lorenzojova) e Roberto Bolle (@RobertoBolle), video e foto del backstage de # il più grande spettacolo dopo il weekend. Alessandra Amoroso, salita alla ribalta due anni fa con il talent show Amici di Maria De Filippi, ha superato i 10 mila followers e li informa degli spostamenti per il tour promozionale del suo ultimo album. Il rapper Fabri Fibra ne ha oltre 107 mila a cui dispensa consigli su altri che fanno hip hop. Giovani che seguono giovani.

E, rispetto a Facebook, dove mantengono il loro profilo ufficiale, i cantanti sembrano più vicini, confidenziali… amici. Il cinguettio è ininterrotto e le cifre sono impressionanti: 3 messaggi al secondo, 200 al minuto, 12 mila l’ora. Su Facebook le mamme postano le foto della torta appena sfornata o del dentino caduto al bambino, «su Twitter si trovano discussioni e commenti sulle puntate di X Factor, su film come Scialla e la saga di Twilight» dice Vincenzo Cosenza, esperto di social media e blogger su Vincos.it. I messaggi sono spesso giocosi ma non per questo superficiali. Chi vuole può cliccare sui link del professore che segnala una pagina Internet, seguire l’architetto o il guru delle nuove tecnologie.
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La differenza sta nell’ambiente: Facebook è la grande piazza dove ci si incontra, «Twitter è la cameretta dove non devono entrare né mamma né papà» spiega il sociologo Davide Bennato. «Qui difficilmente arrivano i genitori perché ancora non lo conoscono». Così mentre la mamma condivide con le amiche di Facebook l’ultima castroneria del primogenito adolescente, scatenando una interminabile sequela di “Like”, il figlio digita 140 caratteri con lo smartphone discutendo dell’ultima apparizione in tv di Morgan. A ognuno il suo spazio e il suo mondo. Almeno sul web.