Avere una casa pulita e in ordine è un desiderio “comprensibile”. Essere letteralmente ossessionate dalla pulizia e dall’ordine, però, può nascondere un serio problema di ansia. E pare proprio che questa tipologia di forma ansiosa sia davvero frequente tra le donne.
I segnali dell’esagerazione, in tal senso, sono molto chiari e ciò che sorprende è che questi sintomi siano lampanti anche per chi ne soffre ma che non se ne riesca a uscire. Gli psicologi avvertono di fare attenzione a questo tipo di comportamenti e, nel caso, di interrogarsi sulla loro origine e sul modo più efficace per arginarli, vivendo così più serenamente ma, soprattutto, in modo più libero.
I sintomi
Come si riconosce un’ossessione e cosa la distingue dal semplice bisogno di tenere la casa ordinata e pulita? Da alcuni segnali davvero evidenti e difficilmente trascurabili. Innanzitutto, dal fatto che l’ansia dell’ordine arrivi a permeare ogni pensiero e anche a dominare le azioni.
Per esempio, i maniaci dell’ordine non riescono neppure a dormire se la casa non è perfettamente sistemata. O, ancora, “impazziscono” se non continuano a riordinare i giochi dei figli anche mentre i bambini stanno ancora giocando. Inoltre, un minimo spostamento di oggetti o una cosa lasciata in giro per sbaglio può scatenare un’aggressività fuori dal comune, vere e proprie crisi di rabbia verso il “trasgressore”.
Diciamo che, in un tale contesto, la serenità familiare è in forte pericolo. Ma non solo, anche la serenità personale scivola verso il baratro.
Emozioni soffocate con il controllo
Gli psicologi sono concordi nell’affermare che questo tipo di comportamento possa rientrare nelle manifestazioni del DOC (Disturbo Ossessivo Compulsivo).
Perché si tratti di vero e proprio DOC, la mania dell’ordine e della pulizia deve essere associata ad ansia, sensazione di forte disagio quando le pulizie non sono effettuate come si deve o quando un oggetto non si trova al suo posto, piccoli rituali ossessivi che si praticano quotidianamente e di cui non si può fare a meno, iperattività casalinga.
Questa forma di iperattività nasconde il bisogno di tenere tutto sotto controllo, soprattutto le emozioni. Non fermarsi mai, infatti, è per gli ansiosi un’ottima soluzione (momentanea) per non doversi confrontare con ciò che giace nell’anima, con il vuoto che viene amplificato dall’ozio.
In sintesi, la “fissazione” della pulizia e dell’ordine rappresenta un modo per fuggire da se stessi, da un incontro ravvicinato e autentico con le proprie emozioni, dall‘accettazione del caos che fa parte della vita e della natura degli esseri umani.
Cosa fare
Una volta individuati i segnali allarmanti del proprio comportamento (e la sensazione di disagio che ne scaturisce), è importante affrontarli e prendere in considerazione il fatto che si possa soffrire di una forma di ansia acuta. E, per gestire questo tipo di ansia migliorando la qualità della vita, la psicoterapia cognitivo-comportamentale (centrata sull’Esposizione con Prevenzione della Risposta) può essere un’ottima soluzione.
Gli psicologi consigliano anche di indirizzare questa iperattività in altre azioni, per esempio in uno sport, nella vita di relazione o in una passeggiata all’aperto. E, ancora, di imparare piano piano ad accogliere anche piccole quantità di caos, restando senza far nulla e ascoltando ciò che accade dentro di sé. Ovvero, di mettere in atto una sorta di psicoeducazione volta a ridurre questo tipo di ansia, fino a farla scomparire.