Cos’è la meditazione trascendentale
La meditazione trascendentale è un tipo di meditazione dalle origini antiche e dalla semplice esecuzione. Al contrario di altri tipi di meditazione non richiede inclinazioni religiose o spirituali e può essere praticata da chiunque, anche se non si ha esperienza.
Inoltre, è un tipo di meditazione che può essere praticata anche a casa propria, perché non richiede particolari competenze ma solo la giusta predisposizione e la possibilità di isolarsi in una camera confortevole e in silenzio.
I benefici
I benefici della meditazione trascendentale sono estesi su più livelli della nostra vita. Non solo mente e corpo, ma anche a livello sociale e relazionale. Ecco in sintesi tutte le macro aree in cui è efficace la meditazione trascendentale:
- stress
- problemi respiratori
- ansia, panico e depressione
- autocontrollo e autoconsapevolezza
E ora vediamo nel dettaglio tutti i benefici della meditazione trascendentale. In primis, migliora gli stati di stress.
Come risaputo, lo stress è un fattore che incide notevolmente sul nostro benessere psico-fisico e accelera gli stati di invecchiamento e di malessere. Ridurre lo stress significa abbassare i livelli di cortisolo, l’ormone responsabile dello stress. Grazie a questo rinforziamo il nostro sistema immunitario e di conseguenza preveniamo patologie stress-correlate.
Inoltre, la meditazione trascendentale è importante anche in casi di asma e problemi respiratori, in quanto permette di regolarizzare il respiro e allungare i tempi di respirazione. Di conseguenza, grazie alle migliori condizioni respiratorie, anche la pressione sanguigna si abbassa.
Un altro beneficio molto importante è la gestione di stati di ansia, panico e depressione. Ampiamente consigliata come parte della terapia da diversi psicoterapeuti, la meditazione migliora notevolmente diversi disturbi post-traumatici o di altra natura psicologica.
Infine, grazie a questo tipo di meditazione è possibile aumentare la consapevolezza di sé, l’autocontrollo e l’attenzione. Questo si tramuta in una migliore gestione delle relazioni con gli altri, favorendo il distacco dalle emozioni eccessive, la comprensione delle altre persone e l’empatia.
Come si pratica la meditazione
trascendentale: i mantra
La pratica di questo tipo di meditazione è molto semplice e può essere avviata da chiunque si interessi a iniziarla. Generalmente si basa sulla recitazione di un mantra, ossia una o più parole fisse, spesso in sanscrito. Attraverso la recitazione del mantra si riesce a staccarsi dai propri pensieri e concentrarsi solo sul suono prodotto.
Proprio grazie alla ripetizione sempre uguale, si entra in uno stato di benessere e rilassamento, in cui si armonizza il respiro. Come molte altre meditazioni, la posizione consigliata è quella seduta a gambe incrociate con la schiena ben dritta e gli occhi chiusi. Prima di iniziare la recitazione del mantra, è utile focalizzare l’attenzione sul proprio respiro, sull’aria che entra ed esce dalle narici. Il tempo di introduzione è variabile, si può ascoltare il proprio respiro per 5-10 cicli di respirazioni o se necessario anche di più.
Una volta arrivati alla giusta consapevolezza del momento di pratica, si inizia a recitare il mantra. Il numero di ripetizioni è generalmente 108 volte, numero sacro per la tradizione buddista. Se si è alle prime armi e non si conoscono mantra, si può partire dall’OM (scandito A-U-M), che va recitato a bassa voce e ponendo il focus sulla M prolungata. Per tenere conto del numero di ripetizioni, può essere utile l’uso di un mala.
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