I Millennial oggi hanno fra i quaranta e i venticinque anni, sono diversissimi fra loro eppure molto simili. Certo è che sono la generazione di cui si parla sempre di più. I Millennial sono la generazione che ha visto in pieno gli anni 80 e ’90, quelli con il mito dei pantaloni a vita alta e delle spalline larghe, dei capelli cotonati o pieni di gel.
I Millennial ascoltavano le Spice Girls, i Finley, i Blink 182. Sono stati i primi ad usare i social network e i primi ad avere uno smartphone. Chi oggi è un Millennial ha avuto, nella sua vita da adolescente, almeno un lettore MP3, le converse legate sopra la caviglia e ovviamente braccialetti fatti di tante perline colorate.
Comportamenti da Millennial
Oggi il Millennial medio è, nella stragrande maggioranza dei casi, un fanatico del mondo digitale: dai social network al linguaggio HTML, dalle nuovissime skills vocali di Alexa ai video di TikTok: il suo universo (e spesso il suo lavoro!) si costruisce sul digitale.
Accusati di essere talvolta pigri, i Millennial si caratterizzano per una incredibile voracità di conoscenza, sono attenti ai problemi climatici ed ambientali, hanno a cuore la parte genuina e naturale degli ecosistemi. Si interessano di politica e attualità, sono ben capaci di distinguere fra news e fake news, propaganda e informazione.
Contemporaneamente, i Millennial sono anche gran divoratori di musica. Ascoltano davvero di tutto, hanno playlist immense su Spotify e vivono il loro umore anche in base alla musica che stanno ascoltando. I Millennial amano gli artisti internazionali, i grandi miti della musica leggera italiana anni ’60-’70-’80, le canzoni dance dei primi anni 2000 (I Millennial sono famosi per aver creato il mito dietro figure come Gigi Dag e Dj Matrix).
Cosa non piace ai Millennial
Pur non essendo campioni d’intolleranza, molti Millennial vengono accomunati da alcuni must di odio comune. Innanzitutto, la musica degli altri. Soprattutto la musica della Generazione Z, perchè la trap non è proprio il genere più amato dai Millennial.
Un’altra cosa che non piace a questa generazione è la moda davvero un po’ esibizionista di indossare pantaloni tutti strappati. Intere cosce e ginocchia di fuori, risvoltini ripiegati così tante volte da prendere la forma dell’oblò di una nave. E poi ancora, tatuaggi con simbologie estreme e immagini religiose, la folle mania odierna di passeggiare con un pitone o un pappagallo sulla spalla, il sandalo bianco con calzino…insomma, i Millennial non saranno dei campioni di stile, però ancora sono in grado di non attaccarsi a mode di discutibile gusto!
Ma quello che più di tutto la generazione dei Millennial non riesce a mandar giù è il comportamento, talvolta davvero no-sense, dei boomer. Per chiarire chi sono i boomer dovremmo scrivere un altro articolo, quindi ci limitiamo a dire che sono la generazione nata fra il 1946 e il 1960, vale a dire la generazione dei loro genitori. Quello che i Millennial non capiscono dei baby-boomer è la loro ritrosia nel progresso tecnologico, e forse una certa riluttanza al cambiamento in generale.
I Millennial sono i più famosi
Tra i Millennials troviamo ovviamente moltissime celebrità, ma il dato in teressante è che, mentre per le generazioni precedenti la celebrità era data unicamente dalla propria occupazione, in particolare sport e mondo dello spettacolo, molti celebrities millennial hanno sfruttato anche e soprattutto i social network per costruire o consolidare la propria notorietà. Sono millennial ad esempio Chiara Ferragni e le sorelle Kardashian. E non a caso fa parte di questa generazione anche Mark Zuckerberg.
E sono millennial anche molte popstar celeberrime come Katy perry, Miley Cyrus, Beyoncé e Rihanna.
Sarà che i Millennial per primi hanno usato i social network per fare business, ma alcuni hanno proprio costruito la propria carriera attraverso l’immagine delle piattaforme social.