Non vai d’accordo con tua madre: cosa fare
Nella fase della crescita, soprattutto durante l’adolescenza, non sempre è semplice avere un rapporto sereno con i propri genitori, quando però proprio non si riesce ad andare d’accordo con la propria mamma, tutto diventa più difficile. Litigate continue, musi lunghi, giornate chiuse in camera o in giro con le amiche, cercando di fare tutto il possibile per rientrare a casa solo quando ormai lei è andata a dormire. Ma quanto può durare una situazione del genere? Meglio trovare una soluzione prima che tu o lei scoppiate, rovinando per sempre la vostra relazione. Vuoi sapere cosa dovresti fare se non vai d’accordo con tua madre? Ci pensiamo noi a darti qualche dritta.
Rapporto conflittuale madre-figlia: come nasce
Innanzitutto bisogna capire perché non vai d’accordo con tua madre. Cosa non vi permette di essere complici, di trascorrere dei bei momenti insieme, di farvi lunghe e piacevoli chiacchierate? Non può essere solo questione di carattere, prova ad andare a fondo e a capire cosa non ti permette di costruire un rapporto con lei. Avere un rapporto conflittuale madre-figlia fa vivere male te, tua madre e indirettamente anche tuo padre e i tuoi eventuali fratelli o sorelle, quindi meglio disinnescare alla svelta questo sistema che sta per esplodere. Forse c’è un atteggiamento di tua madre che proprio non sopporti, forse una sua frase ti ha ferito in passato, ma non hai mai trovato il coraggio di dirglielo? Forse è a sua rigidità, il suo volerti perfetta, il suo pretendere sempre troppo da te? O, al contrario, è il suo non curarsi di te, non interessarsi alla tua vita e ai tuoi interessi a renderti ostile? Questi ed altri potrebbero essere i motivi del non andare d’accordo con tua madre, ragioni che potrebbero generare in te addirittura un senso di odio per lei.
Perché odio mia madre?
Odiare. Che parola pesante. Per arrivare all’odio ce ne vuole, ma quante volte in un momento di rabbia ti è capitato di dire “La odio!”, riferendoti proprio a tua madre? Forse sarebbe meglio parlare di incomprensione, di intolleranza, di ostilità, di antipatia, in ogni caso se anche tu senti di provare questi sentimenti nei confronti di tua madre, devi assolutamente provvedere. A meno che lei non abbia davvero fatto cose gravi nei tuoi confronti, come averti abbandonata, malmenata, ripudiata – ma parliamo, ovviamente, di situazioni limite, che richiedono necessariamente un percorso psicologico e che non spetta a noi trattare – tua madre resta sempre tua madre. Colei che ti ha portata in grembo per 9 mesi, che ti ha accudita quando eri solo una bambina, che ti ha cambiato il pannolino, allattato, curato, cresciuto. Colei che più di ogni altro al mondo ti ama. E, allora, come poterla odiare? Riflettici.
Mia madre non mi capisce
Capita a tutte, almeno una volta nella vita (ma anche molte di più), di non sentirsi capite dai propri genitori e in particolare dalla propria mamma. Metti in conto che ci saranno cose che lei non accetterà mai, come il tuo nuovo tatuaggio, quel piercing trasgressivo o quel fidanzato che proprio non le piace. Sappi che, se hai una personalità ed un carattere e non sei al 100 per cento influenzata dalla tua famiglia di origine, sarà normale non piacere in tutto e per tutto a tua madre, quindi non fartene una colpa e sdrammatizza, magari, su quello che di te a lei non piace, con una risata o con una battuta simpatica.
Gli errori di una mamma
Nessuna mamma è perfetta, ogni mamma ha le sue preoccupazioni, le sue ansie, i suoi stress e non sempre è facile gestire alla perfezione una famiglia, tantomeno una figlia durante la fase della crescita. Probabilmente non ti è semplice capirlo, probabilmente credi di avere tu tutte le ragioni, e alcune le avrai sicuramente, ma prova ad osservare una giornata tipo di tua madre, prova a scrutare il suo sguardo alla sera, quando, tornata dal lavoro, prepara la cena per tutti, sparecchia, carica la lavatrice e rimbocca le coperte ai tuoi fratelli più piccoli e, forse, più che sbatterle la porta in faccia, ti verrà voglia di chiederle: “Come stai?”. Capita di non avere la mamma ideale – anche perché nessuna mamma lo è – capita anche di non essere la figlia ideale – anche perché nessuna figlia lo è – ma ci si può amare lo stesso, scoprendo nell’imperfezione dell’altra una ricchezza, un dono prezioso, senza il quale la nostra vita non sarebbe certamente la stessa.
Non vai d’accordo con tua madre, parla con lei
Parlare è, senza dubbio, il primo modo per ricostruire un rapporto con tua madre, se fino ad ora non sei riuscita ad andare d’accordo con lei. Prendila da parte, chiedile qualche ora per parlare e spiegale le motivazioni per cui non riesci a perdonarla. Raccontale di quella volta che non ti ha capita, di quella volta che ti ha detto quella parola che ti ha ferita profondamente, di quella volta che invece di starti accanto per un tuo insuccesso, ha puntato il dito umiliandoti. Vedrai che il suo sguardo cambierà, che ti capirà e che insieme potrete ricominciare. Aspettati che anche lei abbia qualcosa da dirti, perché in ogni relazione le colpe sono a metà. Ascoltata, perdonala o chiedile perdono se necessario e abbracciala, perché, anche se non sei più una bambina, lei ha bisogno di stringerti a sé e tu hai bisogno di un abbraccio materno, insostituibile.
Vado a vivere da sola perché non vado d’accordo con mia madre
Arriva un momento, però, in cui la convivenza è la principale causa di un rapporto conflittuale madre-figlia. Un momento, verso i 20 o i 30 anni, questo dipende molto dalla persona, in cui una ragazza deve spiccare il volo e lasciare il nido (la casa dove è vissuta con mamma, papà e fratelli) per costruire qualcosa di suo. Non devi sentirti in colpa per questo, anzi, è segno che stai maturando e diventando una donna. Parla con tua madre, spiegale il tuo desiderio di andare a vivere da sola e fai questo importante passo: vedrai che anche il rapporto con tua madre migliorerà e andrete più d’accordo.