Gli ostacoli alla felicità: quali sono e come affrontarli

La felicità è qualcosa che può avere un significato soggettivo. Per alcune è relativa ad alcuni attimi o momenti, per altre è una costante, per altre ancora non esiste o è irraggiungibile. E ci chiediamo perché. Quali sono gli ostacoli alla felicità? Cosa ci impedisce di essere felici?

Spesso tendiamo a cercare soluzioni immediate ai problemi nostri e degli altri e questo è talmente abitudinario da percepirlo come un dovere.

Dai dati di un’indagine effettuata negli Stati Uniti, rispetto ai coetanei maschi, le donne hanno mostrato risultati più alti per quanto riguarda meriti scolastici e abnegazione sul lavoro. Siamo multitasking (fin troppo), cerchiamo di coniugare le esigenze di tutti, abbiamo meno tempo libero (un’ora in meno ogni giorno secondo le stime), tuttavia siamo più stressate e maggiormente inclini al perfezionismo.

Questo atteggiamento è frustrante perché blocca la tua vitalità con la sensazione dolorosa di non essere mai abbastanza e ha conseguenze negative per la salute. Da una ricerca della Brock University, in Canada, emerge che i perfezionisti soffrono maggiormente di mal di testa e depressione. Avere sempre il controllo della situazione è estremamente faticoso e quando diventa un’abitudine rischia di renderti infelice, perché non ti permette di godere del momento, anche nella sua imperfezione.

Il vero cambiamento? Dipende da te. Inizia a chiederti che cosa ti rende felice e inizia a farlo più spesso: la vera sfida è migliorare la giornata a partire dalle piccole cose del quotidiano.

Sii meno perfezionista

Il perfezionismo spesso nasconde il genuino tentativo di far bene, ma quando la spontaneità viene sovraccaricata dal senso del dovere anche la cosa più bella diventa un peso difficile da sostenere.

Secondo un team di ricerca dell’Università di Toronto, in Canada, essere perfezionisti può portarci a problematiche a livello fisico insieme a livelli elevati di rabbia, stress, depressione, disturbi alimentari. L’ansia che tutto debba essere perfetto è connessa a una paura eccessiva verso la possibilità di sbagliare, ma fare errori è ciò che può aiutarci a diventare più consapevoli. Siamo abituati a essere valutati fin dall’infanzia, quando le nostre azioni vengono classificate in “bene” e “male”.

Nell’ansia di migliorare perdiamo di vista il gioco: un fattore che oggi la scienza ha confermato come elemento fondamentale per l’evoluzione. Da adulti smettiamo di giocare: lasciati andare e prova a divertirti di più. Le tue giornate acquisteranno un sapore nuovo.

Smetti di risolvere i problemi degli altri

Le donne mostrano alte abilità di problem solving. Da secoli abbiamo imparato a tenere insieme, spesso con molta fatica, esigenze diverse: i bisogni di una famiglia intera. Fra lavoro, figli e genitori, cerchi di tenerti in piedi sul filo precario di un equilibrio difficile, che implica un dispendio altissimo di energie. Quanta fatica, ogni giorno! Aiutare chi amiamo è una cosa positiva, a patto di non esagerare. Attenzione: sostituirsi alla persona, che sia il partner o un figlio, alla lunga è frustrante per entrambi.

Impara a accompagnare senza imporre il tuo punto di vista. Smettere di risolvere i problemi altrui è ridare libertà all’altro. Nessuno vuole stare con qualcuno con ci dice cosa fare: per imparare abbiamo bisogno di fare errori. Abbi il coraggio di scegliere, non ti accontentare, buttati nell’ignoto. Non è evitare gli errori ciò che ti aiuterà a migliorare la tua vita, ma la capacità di trasformare gli sbagli in una lezione positiva.

Sii responsabile del tuo cambiamento

A volte desideriamo qualcuno capace di risolverci la vita, in grado di trasformarla in qualcosa di nuovo e migliore, più eccitante e vivo. Ormai sei abbastanza grande per saperlo: i ranocchi non sono Principi Azzurri in attesa di modificazioni genetiche. Nessuno può darti ciò che tu stessa non sei disposta a fare per la tua felicità.

Inizia a chiederti che cosa vuoi veramente e impara a costruire le piccole cose in grado di rendere più allegra la tua giornata: il cambiamento autentico inizia quando diventiamo consapevoli delle nostre scelte. Ci vuole coraggio. Il rischio di prendere la responsabilità della propria vita e imparare a non dare agli altri la colpa, iniziando a decidere ciò che vogliamo essere.

Vivi nel qui e ora

Avere la mente focalizzata verso il passato (o il futuro!) ci porta lontano dalla felicità autentica. La mente si muove tra quello che è stato e ciò che non è ancora: ricordi, aspettative, congetture, sensi di colpa per ciò che non abbiamo fatto, ansia del tempo che rimane. In questo oscillare dimentichiamo che l’unica dimensione su cui abbiamo potere è il presente, l’adesso. La vita è un viaggio di cui non conosciamo la fine.

“Esseri umani, piante o polvere cosmica: tutti danziamo su una melodia misteriosa intonata nello spazio da un musicista invisibile” ha scritto Albert Einstein.

Puoi decidere di rimandare la tua felicità oppure essere qui, ora: imperfetta, pieni di sbagli, con qualche senso di colpa, viva e presente. Lentamente ti allenerai a sopravvivere alle giornate con un sorriso che nessuno ti potrà togliere.

Con il passare del tempo si è più felici, perché far tesoro delle proprie esperienze aiuta a vivere più serenamente. Leggi anche Con gli anni che passano la felicità aumenta, ed ecco perché