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Dallo sport alla politica alle scienze, in Italia e guardando fuori, nel giorno della festa delle donne a queste signore forti regaliamo la nostra mimosa Guardando Hillary Clinton una delle cose che non si può dimenticare è il suo passato da first lady e, soprattutto, la sua capacità di perdonare il tradimento e lo scandalo sessuale che ha coinvolto il marito, il presidente Bill Clinton (perdono dato in cambio di potere? possibile). Anche saper andar oltre è simbolo di forza. Ma oggi Hillary, non più all’ombra di Bill, brilla di luce propria nei panni di 67° Segretario di Stato degli Stati Uniti. Anche in questo caso ha saputo digerire una sconfitta (Obama ha avuto la meglio su di lei come candidato democratico) e far buon viso di cattivo gioco. Saper collaborare con chi ti ha battuta è dote da signora. Ormai il suo mandato è in scadenza, ma Emma Marcegaglia resta comunque la prima donna ad aver ricoperto il ruolo di presidente di Confindustria. Nell’azienda di famiglia Marcegaglia S.p.A., società attiva nella lavorazione dell’acciaio, è consigliere e amministratore delegato insieme al fratello. Per difendere i diritti dei lavoratori, soprattutto in tempi di crisi, ci vogliono gli attributi? Quelli di Susanna Camusso sono caparbia e determinata. Leader Cgil, prima donna a ricoprire tale ruolo, in questi anni di confronti febbrili tra sindacati e governo è tra le voci più vigorose nella difesa dei diritti dei lavoratori. Sorridente ma decisa, gentile ma caparbia. Elsa Fornero è stata la tecnocrate del governo Monti più spesso all’onor delle cronache di questo ultimo anno, grazie – o a causa – della riforma del mercato del lavoro che tanto fa parlare. Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali con delega alle Pari Opportunità, nella storia della Repubblica italiana è stata la seconda donna in assoluto, dopo Tina Anselmi, a presiedere tale ministero. Giornalista attenta e senza peli sulla lingua, Milena Gabanelli ha contribuito nei primi anni novanta all’introduzione in Italia di un nuovo modo di fare videogiornalismo, più diretto, lavorando da sola con una videocamera portatile. Celebre il programma d’inchiesta che conduce su Rai Tre, Report. In passato è stata anche inviata di guerra. È l’unica giornalista italiana ad aver messo piede a Pitcairn, l’isola dove ancora vivono i discendenti degli ammutinati del Bounty. Neurologa e senatrice a vita italiana, Premio Nobel per la medicina 1986, sebbene ci abbia lasciato nel 2012 Rita Levi-Montalcini resterà per sempre un esempio di rettitudine, equilibrio e forza. È stata anche la prima donna a essere ammessa alla Pontificia Accademia delle Scienze.Celebre la sua frase: “L’umanità è fatta di uomini e donne e deve essere rappresentata da entrambi i sessi”.