Contraddittori. Sono così, a volte, i nostri pensieri. “Amo i miei figli, ma forse tornassi indietro non li rifarei”. “Sto bene da single, ma ho il terrore di restare da sola”. “Non mi manca niente, ma non riesco mai a essere felice”. Queste sono solo tre delle sette headline scelte da Unobravo per la sua campagna #PensatiGiusto, con l’obiettivo di riflettere sui tanti “ma” che affollano la nostra mente. Come quelli scritti dai passanti su una cartolina, e poi proiettati su un maxi-schermo, durante l’evento organizzato da Unobravo lo scorso 10 ottobre in Piazza San Babila a Milano, in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale. Per ricordare che è umano avere pensieri contrastanti, che non dobbiamo sentirci strani o inadeguati. E che, se convivere con quello che abbiamo dentro non è sempre facile, raccontarlo alle persone giuste ci aiuta a dargli un senso.

La campagna di Unobravo: non esistono pensieri sbagliati

Ha preso ufficialmente il via lo scorso 9 ottobre, ma la campagna #PensatiGiusto di Unobravo non si è esaurita con la Giornata Mondiale della Salute Mentale. Ha continuato infatti a snodarsi tra affissioni multi-soggetto, experience interattive, attività sui social e coinvolgimento di influencer. Con un unico, importante obiettivo: comunicare a gran voce che non esistono pensieri sbagliati, ma solo emozioni e sentimenti che, per la loro complessità, possono necessitare di un’analisi più approfondita per essere processati e accolti. Del resto, in ogni fase della vita e in ogni ruolo che rivestiamo, può capitarci di nutrire pensieri contraddittori. Il più delle volte ci bloccano, ci intimoriscono o ci fanno sentire in colpa, strani, inadeguati, in difetto. Anche queste emozioni meritano ascolto: con l’aiuto di un terapeuta possiamo scoprire noi stessi e imparare ad accogliere la nostra sfera emotiva, senza vergogna o pregiudizi.

«Con la campagna di sensibilizzazione #PensatiGiusto desideriamo dire alle persone che non esistono pensieri sbagliati e incoraggiarle ad acquisire più consapevolezza di sé e della propria emotività. In questo cammino introspettivo, che porta a sviluppare una maggiore accoglienza emotiva propria e altrui, la terapia è uno strumento utile e prezioso», ha detto Danila De Stefano, CEO & Founder di Unobravo.

L’Out Of Home della campagna #PensatiGiusto, in Piazza Gae Aulenti a Milano

L’indagine condotta da Unobravo e YouGov

Quali sono le dicotomie e i pensieri contradditori più frequenti tra gli italiani? Ha provato a rispondere l’indagine realizzata da Unobravo in sinergia con l’istituto di ricerca YouGov. Un dato è particolarmente significativo: 2 persone su 3 (68%) dichiarano di provare sentimenti contrastanti in relazione a situazioni di vita quotidiana. I famosi “ma”, i pensieri ambigui e antitetici, un po’ impostori, si insinuano spesso nella nostra mente, rivelando l’esistenza di due bisogni opposti tra loro. Il sondaggio ha evidenziato i più frequenti.

Molti riguardano le relazioni. In famiglia: 1 genitore su 4 dà il massimo, ma teme comunque di star facendo un pessimo lavoro con i propri figli. E in amore: il 23% delle coppie italiane ha dichiarato di essere felice col proprio partner, ma di provare talvolta anche il forte desiderio di andarsene e sparire per sempre. Mentre quasi la metà dei single italiani (44%) afferma di sentirsi bene senza partner, ma di avere, allo stesso tempo, la paura di rimanere da solo per sempre. E il lavoro? Il pensiero contraddittorio più diffuso tra i lavoratori è quello di voler mollare tutto e iniziare qualcosa di proprio, ma di non sentirsi all’altezza. Inoltre, 1 italiano su 5 è concentrato sulla carriera ma si sente in colpa perché ciò va a discapito della famiglia: una dicotomia che le donne acrobate conoscono – purtroppo – molto bene.

L’Out Of Home della campagna #PensatiGiusto, in Piazza Gae Aulenti a Milano

Qual è il tuo “pensiero sbagliato”? L’evento del 10 ottobre

La campagna #PensatiGiusto si è arricchita, lo scorso 10 ottobre, di un’attivazione speciale in Piazza San Babila, nel cuore di Milano. Speciale perché Unobravo ha incoraggiato i passanti a diventare protagonisti, scrivendo il proprio “pensiero sbagliato” su una cartolina, in forma anonima. I messaggi più significativi sono stati poi proiettati in tempo reale sul maxi-schermo presente in piazza. Il fil rouge è sempre lo stesso: dar voce ai pensieri contrastanti aiuta a comprenderli, accettarli e accoglierli. Ritrarli dal vivo e nella dimensione di una piazza, poi, ci ricorda che non siamo soli ad affrontare le difficoltà della vita, con tutte le ambiguità, i dubbi e le contraddizioni che la complessità umana porta con sé.

Normalizzare l’accesso alla psicoterapia

L’iniziativa #PensatiGiusto si inscrive nella missione che Unobravo porta avanti dalla sua fondazione: contribuire al superamento dello stigma che ancora persiste sui temi di salute mentale. Normalizzare e rendere la terapia psicologica più inclusiva e accessibile: è questo l’obiettivo di Unobravo. Come raggiungerlo? Attraverso prezzi accessibili, una selezione attenta di professionisti della salute mentale e la realizzazione di campagne di sensibilizzazione, proprio come #PensatiGiusto. Per «contribuire attivamente a dare vita a un mondo in cui prendersi cura del proprio benessere mentale e andare dallo psicologo possa essere considerato normale. Perché tutti, a volte, abbiamo bisogno di uno bravo», conclude Danila De Stefano.

Un codice sconto per la prima seduta

Fare il primo passo con Unobravo è semplicissimo: dopo aver completato il questionario su unobravo.com, verrai associato al terapeuta Unobravo più adatto alle tue esigenze per un colloquio conoscitivo gratuito. Se poi deciderai di intraprendere un percorso, potrai usufruire del 10% di sconto sulla prima seduta a pagamento, inserendo il codice DONNAMODERNA10. Per maggiori info visita unobravo.com.