Mixer a immersione con frusta e tritatutto
Comunemente conosciuto come “minipimer”, in realtà questo nome si riferisce solo al modello di Braun che da sempre è il punto di riferimento per quel che riguarda il mixer ad immersione. Qui ne parlo nella sua versione “uno e trino” ovvero il mixer che, semplicemente cambiando la sua parte finale è in grado di sbattere uova, montare a neve e macinare piccole quantità di cibo nel suo apposito bicchiere con lama tritatutto. Ideale per ricette veloci, consente di saltare il passaggio “ora mi tocca tirare fuori dall’armadietto il food processor”. Anche se è poco ingombrante non pecca di potenza: può arrivare anche a 700 watt, a seconda del modello. Gli accessori si montano spesso anche con una sola mano e tutti i suoi pezzi, tranne il motore, sono lavabili in lavastoviglie. Io consiglio di acquistare un modello che abbia il gambo in acciaio inox, il più facile da pulire e il più resistente nel tempo, in grado di uscire indenne da vellutate di carote, zucca e pomodoro o altri ingredienti che spesso trasferiscono il colore sulla plastica bianca. Chi non ha mai avuto un mixer ad immersione di plastica, il cui gambo poi è diventato arancione?
Bollitore elettrico
Piccolo elettrodomestico diffusissimo in Nord Europa e America, sta iniziando a prendere piede anche in Italia, dove è comunque ancora guardato con un certo sospetto. È un prodotto che consente di velocizzare tantissime operazioni in cucina, come scaldare l’acqua della pasta in tutta sicurezza mentre sei appena rientrata a casa e non sei ancora davanti ai fornelli. Spesso sulla brocca ha una finestra di plastica dove è segnata la misura graduata, sarà quindi più facile inserire la giusta quantità d’acqua, consentendo risparmio di risorse idriche; ha la sicurezza autospegnimento quando raggiunge l’ebollizione e un suono che avvisa il raggiungimento della temperatura. C’è la possibilità di acquistare modelli con timer e selezione personalizzata della temperatura, per facilitare ad esempio la miscelazione del latte artificiale in polvere per neonati e gustare al meglio profumi e aromi di particolari tisane. Il mio consiglio è quello di non fare mai tisane e tè direttamente nella brocca e di acquistare un modello con serbatoio in acciaio inox, per una migliore pulizia dal calcare ed evitare che la plastica possa col tempo dilatarsi o rovinarsi. Per il primo utilizzo o per togliere il calcare dal fondo della brocca si può anche acquistare in drogheria della semplice polvere di acido citrico e miscelarla per poi portare ad ebollizione due, tre volte l’acqua nella brocca. Sarà utile poi anche in futuro per togliere il calcare, quando è necessario.
Macchina per il sottovuoto
La macchina per il sottovuoto è ancora poco diffusa ma dà grandi soddisfazioni a chi la acquista. Poco ingombrante e sempre pronta all’uso è un piccolo elettrodomestico in plastica o acciaio; può avere già la possibilità di inserire un rotolo di sacchetti incorporato, per utilizzare sempre l’esatta quantità che ci serve oppure si possono acquistare contenitori in plastica o vetro con valvola apposita o sacchetti speciali in misure pretagliate. È utile perché consente di ridurre significativamente lo spreco di cibo: puoi comprare prodotti freschissimi senza doverli poi consumare in pochi giorni e mettendo sottovuoto i pezzi avanzati; affettare verdure e salumi interi per poi conservarli pronti all’uso; sperimentare la cottura sous-vide (sottovuoto in francese), inserendo direttamente in pentola pesce, carne o anche verdure sigillati in precedenza nella busta sottovuoto assieme ad aromi e condimento. Non ha bisogno di molta manutenzione, le guarnizioni sono facili da pulire ed eventualmente sostituire quando usurate. Sarà però necessario consultare sempre il manuale di istruzioni, per verificare la data di scadenza del cibo che andremo a sigillare. È vero infatti che un cibo conservato sottovuoto dura di più, ma non dura per sempre!
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Forno a vapore
Elettrodomestico proveniente dal settore professionale è ancora poco conosciuto in Italia. Esiste nella versione ad incasso oppure libero posizionamento. Dal nome sembra possa fare solo piatti “da ospedale” invece è davvero versatile per la cucina mediterranea e si adatta benissimo ad una alimentazione ipocalorica e vegetariana. Scalda e scongela come un microonde mantenendo i sapori, reidrata cereali, legumi e anche il pane del giorno prima senza effetto chewing-gum quando lo si mette in bocca o sampietrino di porfido nel caso dovesse passare troppo tempo tra scaldarlo e mangiarlo. Prezioso aiutante per le mamme, sterilizza e cuoce pappe e verdure senza perdere proprietà nutritive; pesce e carne si cuociono mentendo il sapore, scioglie cioccolato e frutta per fare confetture o creme; cuoce riso e pasta fresca; lievita l’impasto della pizza o del pane in soli quaranta minuti, in maniera uniforme e ad umidità costante; cuoce tutti i tipi di gnocchi evitando il fastidioso effetto “ammucchiata” che capita a tutti quando li si cuoce in pentola. È comodo perché evita di accendere i fornelli anche per cuocere un menù intero, dal momento che la cottura a vapore non permette agli odori di trasferirsi l’uno all’altro e si possono inserire senza paura più teglie di cibo diverso tra loro. Ha lo stesso ingombro del forno a microonde, sia nel modello da incasso che da libero posizionamento e soprattutto non necessita di allaccio idrico: ha già il serbatoio per l’acqua al suo interno e segnala quando necessita di una pulizia anticalcare. È necessario però usare le stesse accortezze del microonde quando è in funzione, nella versione dal libero posizionamento: non toccare le pareti esterne e lasciare spazio d’aria attorno, soprattutto non appoggiare niente sopra.
Macchina per il pane
È vero che è un piccolo elettrodomestico che fa molto anni Novanta, quando spopolavano yogurtiere e gelatiere ma per chi ha poco tempo e vuole mangiare sano è una alleata preziosissima. Impasta, lievita e cuoce tutto nello stesso cestello antiaderente e il prezioso timer programmabile può far iniziare davvero bene la giornata con il profumo del pane caldo alla mattina. Speciali modelli e ricettari adattano questo piccolo elettrodomestico alle esigenze di soggetti celiaci e intolleranti e può cuocere fino oltre ad un chilo di marmellata con l’apposito programma. Se si desiderano forme differenti da quella del classico cubo del pane in cassetta esistono modelli pensati anche per chi ogni tanto vuole cambiare, con teglie di diverse forme. Ovviamente prima sarà necessario togliere l’impasto dal cesto. Il mio consiglio è quello di trovare un modello che abbia il cestello in materiale antiaderente, tutti i pezzi facilmente asportabili con lame comode da pulire e lavare in lavastoviglie e con struttura in acciaio perché dura di più. Ulteriore accortezza: consiglio di programmarla nelle ore notturne soprattutto se si hanno bambini e ci si può scordare che è davvero come un mini-fornetto e durante la cottura rilascia molto calore.