Quante volte vorremmo vivere una situazione in maniera serena, senza che il nostro cervello, o il nostro cuore, ci comunichino sensazioni avverse! Purtroppo (o per fortuna), a volte capita di percepire in anticipo dei presentimenti di verità nascoste reali.
Accettare di “prevedere” gli esiti delle cose che viviamo è quasi naturale, ma realmente si può parlare di sesto senso? E quando si può distinguere dall’ansia?
Quello che tutti chiamano “Sesto senso”
Sebbene gli organi sensoriali che noi conosciamo siano 5, bisogna aggiungerne un sesto. L’intuito, infatti, come un vero e proprio senso, serve per farci notare quello che succede intorno a noi, solo che prima del previsto. Senza rendercene conto, ancor prima di vivere una determinata situazione, facciamo delle previsioni e il nostro sesto senso ci rende capaci di sapere senza vedere.
È per questo che a volte i presentimenti riguardano vere e proprie verità nascoste: sta solo a noi decidere se seguire il nostro intuito o meno.
Perché si parla di intuito femminile?
Essendo l’intuito un mix tra logica ed emozioni, spesso si parla di “intuito femminile”. Effettivamente, per quanto gli studi dimostrino che il ragionamento e l’ingegno siano più sviluppati nell’universo maschile, alla base dell’intuito c’è un elemento fondamentale che regge tutto: l’empatia.
È risaputo, infatti, che alla sfera femminile appartengano (al contrario) caratteristiche legate alle emozioni come la sensibilità e l’empatia, appunto. Proprio per questo motivo, parlare di “intuito femminile” non può che essere una verità fondata, e basata su una nostra predisposizione reale e naturale al pensiero riflessivo.
Secondo alcune recenti ricerche, questo gap risiederebbe nella struttura e composizione del cervello. Se negli uomini la mente è predisposta a focalizzarsi sui dettagli e i particolari, nella donna i due emisferi sono maggiormente correlati tra loro e capaci di analizzare il quadro complessivo. Questa caratteristica fisiologica, quindi, non fa che fondere perfettamente il piano razionale e quello intuitivo, valorizzando ancor di più il concetto di intuito femminile.
Presentimenti di verità nascoste: qual è la spiegazione?
La spiegazione scientifica esiste. Dopo anni di studi e analisi in materia, scienziati, psicologi e neurologi hanno dimostrato che non si cela alcun potere magico dietro i presentimenti, ma sono semplicemente comandati dall’inconscio e da altre aree del cervello.
Il nome scientifico è “Attività anticipatoria anomala“, definita anche “neuronale” proprio per le sue origini. A tal proposito, infatti, esiste la neurobiologia dell’intuito che da anni ha cercato di capire cosa attivasse il nostro sesto senso.
Ciò che è stato scoperto è che diverse aree neuronali sono implicate nell’intuito: ognuna di esse funge da cassetto dell’inconscio che, all’evenienza, caccia un ricordo utile per ogni situazione. È esattamente qui che emergono i nostri presentimenti, laddove il precuneo, la corteccia prefrontale ventromediale e il nucleo caudato analizzano eventi passati e ci suggeriscono se fidarci o meno in base al nostro vissuto.
In poche parole, quel grande meccanismo surreale del nostro cervello, è in grado di analizzare rapidamente la nostra memoria episodica e la nostra coscienza, dando vita ai presentimenti.
Differenza tra ansia e presentimento
Come abbiamo visto, un individuo intuitivo è quello che sa ben sfruttare il patrimonio del proprio vissuto e, contemporaneamente, sa interpretare correttamente gli indizi percepiti al livello dell’inconscio. Ma come si fa a capire se si sta riflettendo in base ai presentimenti o se, invece, si ragiona spinti dall’ansia?
Primo fattore da considerare è la natura dell’intuizione. Proviene da segnali basati sulle emozioni, oppure su fattori oggettivi e reali? Per comprendere appieno la differenza, basta comprendere il ruolo che si ha nella “previsione”: sei l’osservatrice o la protagonista?
Quando la voce interiore è demolitiva, negativa e accompagnata da una vena di panico, è molto probabile che si tratti di ansia. Ed è molto probabile che tu stia vivendo queste sensazioni negative in prima persona. Quando, invece, la voce funge da bussola interiore e ti aiuta a percepire le situazioni da un occhio esterno, allora si tratta di presentimento e intuito.
L’ansia cerca di spaventarti, l’intuito, invece, è sempre dalla tua parte. Questa è la sottile differenza. Per questo, prima di prendere delle decisioni affrettate, casomai falsate dall’ansia, cerchiamo di dare ascolto al nostro inconscio, ma sempre lasciando agire il nostro lato più analitico e razionale.