Capita spesso di indossare un indumento più di una volta, soprattutto se il capo non ci sembra particolarmente sporco e non vediamo quindi la necessità di lavarlo. In realtà realtà, non tutti i capi possono essere portati per più giorni, per motivi legati all’igiene o alla delicatezza dei tessuti.
Al contrario, chi è molto attento alla pulizia, ha l’abitudine di mettere in lavatrice gli indumenti ogni volta che li indossa, ma è davvero necessario?
Chi ha ragione? E, soprattutto, chi è in grado di stabilire quanto tempo bisogna aspettare prima di procedere al lavaggio di un certo capo piuttosto che di un altro?
Stando a quanto riporta una guida redatta sull’argomento a cura di Realsimple, c’è in realtà un tempo limite entro il quale uno stesso capo d’abbigliamento può essere usato senza farlo passare dalla lavatrice. Tali tempistiche variano da indumento a indumento.
Quando lavare gli indumenti: i casi principali
Intimo, calze, collant
Non è difficile immaginare che l’intimo e gli accessori di uso quotidiano (come ad esempio calze, collant, leggings) vanno lavati più spesso, per la precisione dopo ogni utilizzo.
In particolare, per quanto riguarda l’intimo, se lo lavate in lavatrice, meglio utilizzare gli appositi sacchetti e quelle sfere pensate apposta per mantenere intatta la struttura del ferretto dei reggiseni, che spesso fuoriesce o si deforma.
Reggiseno
Restiamo sul reggiseno: l’ideale sarebbe lavarlo a mano ogni 3-4 volte che viene indossato. Basta lasciarlo a mollo nel lavandino per una decina di minuti dopo averlo lavato con un detergente con poca schiuma, poi lasciarlo ad asciugare tutta notte. Questo farebbe sì che il reggiseno duri il più a lungo possibile: lo indossiamo per circa 10 – 12 ore al giorno ed in questo lasso di tempo assorbe gli oli dalla pelle e l’elastico si smolla, perdendo la sua forma. Lavarlo a mano permette di preservarlo integro più a lungo. Sempre per questo motivo, si consiglia di avere 4-5 reggiseni “da tutti i giorni” da alternare durante l’anno (ognuno di questi verrà indossato per una media di 90 volte nel suo ciclo vitale) per far sì che durante il tempo di riposo possano riprendere la loro elasticità e forma naturale.
Pigiama e lenzuola
Anche i capi che molte di noi indossano per diversi giorni, se non intere settimane, come pigiami e, in generale, gli indumenti con cui dormiamo, andrebbero cambiati ogni 4-5 giorni massimo. Tali indumenti stanno a contatto con la pelle nuda per circa 7 ore a notte, il corpo di notte tende a sudare, quindi un pigiama o un top non puliti possono provocare la comparsa di acne e altre infezioni della pelle. Pensate che sono ben 500 milioni le cellule morte – i cosiddetti residui biologici – che ogni giorno si depositano sui nostri vestiti. Per gli stessi motivi,
Capi bianchi
Altri capi da lavare dopo ogni utilizzo, non tanto per una questione di igiene quanto più per una loro facile sporchevolezza, sono quelli bianchi. Sia che si tratti di pantaloni, camicie, jeans o magliette, anche se non presentano particolari macchie, vanno lavati e questo perché smog, sfregamenti sui sedili o delle borse, tendono a ingrigirli o ingiallirli facilmente e a lasciare un alone che anche se non si nota, risulta poco gradevole.
Jeans
Altro discorso per i normali jeans: gli esperti consigliano di lavarli dopo circa 5 o 6 volte che si sono indossati, per non intaccarne la forma, l’elasticità e il fitting e di utilizzare acqua fredda. A meno che i jeans si macchino o si sporchino al primo giorno, o prendano cattivo odore per via di agenti esterni; in questi casi vanno subito lavati. Esistono però modi alternativi per liberare i jeans dai batteri che si annidano tra le fibre di tessuto, come metterli in freezer per una notte, chiusi in un sacchetto: il freddo li sanificherà.
Maglioni e felpe
Per quanto riguarda felpe e maglioni, dipende dal tessuto di cui sono fatti. Quelli in cotone, seta o cachemire andrebbero lavati dopo essere stati indossati un paio di volte (a meno che non li si è portati giusto per un paio d’ore; in questo caso possono essere riutilizzati fino a 4 volte), quelli in lana e materiali sintetici, invece, possono resistere anche 5 volte prima di essere messi in lavatrice.
Giacche, giacconi e cappotti
Per quanto riguarda giacche e giacconi in pelle, montone o velluto, basterà lavarli 1 volta a stagione, prima di riporli dell’armadio e di tirare fuori i capi primaverili.
Quanto ai cappotti in lana e ai piumini, andrebbero lavati un paio di volte a stagione, seguendo rigorosamente le istruzioni poste sull’etichetta e controllando di non lasciare nulla nelle tasche.
I capi stagionali: sciarpe, guanti, cappelli invernali e costumi da bagno
Passando ai capi stagionali, sciarpe, guanti e cappelli, andrebbero messi in lavatrice almeno 4/5 volte a stagione, mentre i costumi da bagno vanno lavati dopo ogni utilizzo, nonostante ci sia chi pensa che indossandoli in acqua già si puliscano.
Borse, pochette, zainetti
La portiamo ovunque e ci accompagna durante tutta la giornata e, soprattutto, la appoggiamo dappertutto: a terra, nei bagni pubblici, sui sedili dell’autobus… Senza contare poi tutti i germi e batteri che possono annidarsi all’interno.
Per tutti questi motivi la borsa andrebbe pulita almeno una volta a settimana con delle salviette antibatteriche, gli zainetti di tela invece lavati in lavatrice seguendo le istruzioni riportate sull’etichetta.
Oltre il lavaggio c’è di più
La guida da cui sono tratte queste indicazioni circa il lavaggio degli indumenti, fornisce anche altri utili consigli.
Qualche esempio? Innanzitutto, l’indicazione di mettere all’aria fresca i panni una volta indossati, anziché riporli subito all’interno del guardaroba, qualora non debbano essere subito lavati.
E, per finire, nonostante le indicazioni sopra riportate siano abbastanza precise, non dimentichiamoci del nostro istinto – e del nostro naso! – per capire quando un indumento va riposto nel cesto della biancheria e non nell’armadio.