Scusi la domanda indiscreta, ma lei i suoi risparmi dove li tiene?
«Guardi, io non so giocare in Borsa, sto alla larga dai casinò, detesto il mondo delle scommesse. I soldi li tengo a casa, sotto il materasso. Investo ciò che guadagno in mobili, beni che posso vedere e toccare. E mi metto al riparo dal rischio catastrofi coltivando l’or to e allevando polli. Almeno, così, avrò di che mangiare con mia moglie e i miei figli».
Ci parli di loro.
«Le bocche da sfamare sono cinque: Holly, 21 anni, Charlie, 19, Matilda, 14 e Sam, 10. Poi c’è Gill, la donna con cui divido tutto. Passione per la scrittura compresa: ci siamo conosciuti quando eravamo colleghi, giornalisti alla Bbc. La sua energia mi ha conquistato. Professionalmente da allora è cresciuta tantissimo e adesso lavora più di me. Tanto che è alle prese con il suo nuovo libro».
Le fa concorrenza sleale nel mercato editoriale?
«Oh my God, no, non mi sento minacciato. Gill sta scrivendo un romanzo, una commedia sociale che parla di relazioni e rivalità tra donne».
Se dovesse vendere più copie di lei?
«Le chiederei la rivincita».
Ha già pronto un piano B?
«Sto lavorando al terzo volume della trilogia Dictator, mentre ho tra le mani la sceneggiatura de L’indice della paura per il film che produrrà la 20th Century Fox, con la regia del mio amico Paul Greengrass. Si comincia a girare l’anno prossimo. E non vedo l’ora di assistere al primo ciak».