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Un anello di isolotti corallini, coperti di palme. È Fakarava, l'ultimo paradiso tropicale della Polinesia francese. L'atollo è il secondo del Pacifico per dimensioni dopo la magnifica Rangiroa. E, visto dall'alto, con la sua laguna blu, sembra proprio un acquario popolato da grosse cernie, branchi di barracuda, razze, squaletti di barriera e da decine di colorate varietà di pesci tropicali: dai gialli papillon ai variegati pappagallo che sfumano dal verde al blu passando per il turchese. Quando si passeggia su queste spiagge o si fa un tuffo in questo mare ci si sente in un vero giardino dell'Eden. E per proteggerlo l'Unesco ha deciso di inserirlo tra le riserve della Biosfera che qui, nell'arcipelago delle Tuamotu, adesso sono ben sette. Fakarava si trova a 488 chilometri a nord-est di Tahiti, ed è un angolo della Polinesia più autentica. La pesca, insieme al turismo e alla coltivazione delle perle, è tra le principali attività della gente del posto. Ma, naturalmente, non immaginatevi paesi e città.
Dove la sabbia è più rosa
Gli abitanti sono 470 in tutto, in buona parte concentrati a Rotoava, il capoluogo all'estremità nord-orientale dell'atollo, vicino all'aeroporto. È un tipico villaggio polinesiano con le casette imbiancate a calce e la polpa di cocco messa a seccare sulle reti per ottenere la copra: utile a fabbricare sapone, cosmetici e oli vegetali per l'industria. La spiaggia più spettacolare, di finissima sabbia rosa, è quella di Tetamanu, lunga e ombreggiata da alte palme da cocco si trova sulla costa meridionale. Snorkeling e immersioni sono la prima attrazione di Fakarava. I pescatori qui propongono gite in barca per ammirare i fondali con maschera e boccaglio. I più pigri, invece, si possono accontentare di guardare sott'acqua attraverso il fondo trasparente dell'imbarcazione. Escursioni che spesso terminano con picnic in stile Robinson Crusoe, a base di pesce e frutta tropicale su uno dei motu (isolotti corallini) che formano l'atollo.
Il Te Ava Nui Dive Centre (tel. 00689/984250) di Rotoava fornisce attrezzatura e guide subacquee a chi desidera immergersi. Il punto più spettacolare, adatto solo ai sub esperti, è il Garuae Pass, larga apertura sul versante nord dell'anello di corallo che chiude la laguna: qui si possono vedere facilmente squali tigre e martello, oltre a centinaia di pesci multicolori. Durante i fine settimana, poi, la barca del Te Ava Nui raggiunge Tumakohua, il piccolo passaggio sulla costa sud dell'atollo: largo appena 200 metri è spesso percorso, tra l'altro, dagli squali tigre. Nell'atollo si può anche assistere alle tecniche di coltivazione delle perle nere (il colore varia dal grigio argento all'ossidiana) ricavate dalla Pinctada Margaritifera, la grande ostrica perlifera. Si passa prima in un laboratorio per vedere come vengono preparate le ostriche. E poi, in barca si raggiunge il tratto di mare dedicato alle coltivazioni per assistere ai tuffi dei pescatori che impiantano le ostriche sui trespoli sott'acqua e le controllano. È il momento di fare buoni affari perché qui le perle si possono acquistare direttamente dai produttori, con tanto di garanzia e a un prezzo molto conveniente rispetto ai negozi di Papeete, la capitale di Tahiti.
I bungalow sull'acqua
Per dormire, raggiungibile dall'aeroporto in un'ora e mezzo di barca, c'è il Tetamanu Village (tel. 439240, www.tetamanuvillage.pf). Situato nel sud dell'atollo è l'hotel più lussuoso, formato da sei eleganti bungalow sulla laguna: 3 giorni (soggiorno minimo) a pensione completa con transfer ed escursioni costano 390 euro (7 giorni da 704 euro).
Il Kiritia Village (tel. 984237) con sei bungalow spartani, bagni e cucina in comune come un campeggio, è l'alloggio più economico: 46 euro a notte per la doppia.
Go Australia (tel. 0115187245, www.goaustralia.it) fino a giugno propone voli, transfer, una notte a Tahiti e 7 notti a pensione completa al Tetamanu Village da 3.280 euro.
Air Tahiti (www.airtahitinui.it) vola tutti i giorni da Papeete a Fakarava ed è importante farsi assegnare un posto finestrino e tenere a portata la macchina fotografica perché la vista sugli atolli è mozzafiato. Il volo fa uno stop a Rangiroa, che in polinesiano significa "cielo esteso", e sarebbe davvero interessante fermarsi anche qui, sull'isola più grande delle Tuamotu. Perché la spettacolare barriera corallina, lunga 230 chilometri, circonda una laguna con acqua cristallina e visibilità fino a 25 metri di profondità. E qui ci sono da vedere meraviglie come le sabbie rosa di Otepipi e Vahituri, la laguna blu di Motu Taeo e l'isola degli uccelli di Paio, proprio nel cuore dell'atollo. Per dormire ci sono i lussuosi bungalow a palafitta nella laguna (da 570 euro) e altri sparsi tra la costa e il giardino (da 268 euro) dell'Hotel Kia Ora (tel. 00689/931111, www.hotelkiaora.com).
Informazioni: www.tahiti-tourisme.it.