Nella lezione di oggi parliamo di denaro e di rapporto col denaro. È un argomento che mi piace, di cui leggo tantissimo e di cui ho imparato a parlare senza problemi, e credo sia necessario farlo più spesso possibile, soprattutto negli ambienti prevalentemente femminili, in modo da rendere il più normale possibile parlare di soldi, e soprattutto fare soldi con serenità. Diciamo basta al “Parlare di soldi è volgare, non si fa”. Facciamolo!
È stato sempre facile per me parlare di soldi? Direi proprio di no! Fino a qualche anno fa guardavo il mio estratto conto il meno possibile e con una mano sugli occhi, e soprattutto mi sentivo giudicata dalla cifra che vedevo scritta nel mio conto in banca: cifra alta? Allora sono brava! Cifra bassa? Allora sono un disastro e sarò per sempre la Piccola Fiammiferaia.
Ti faccio un esempio per farti capire quanto fosse disastrosa la mia situazione economica 10 anni fa. Quando ho deciso di mettere fine al mio matrimonio, non avevo un lavoro stabile, e di conseguenza non avevo i soldi per pagarmi l’avvocato (e averne uno in due era assolutamente fuori discussione!): ci ha pensato lo Stato al posto mio, grazie al Patrocinio Gratuito, pensato proprio per chi è in difficoltà economiche. E anche dopo la separazione, le cose dal punto di vista economico non sono andate molto bene per diversi anni, e mi sono trovata molto spesso in grandi difficoltà con bollette o rate del condominio.
A un certo punto però ho detto basta, e ho deciso di prendere la situazione in mano: ho deciso che ero stufa di fare sempre un’enorme fatica, e che mi meritavo una vita più agiata e un miglior rapporto col denaro.
Fra corsi, percorsi, libri e video, ho capito che il mio rapporto col denaro era legato a doppio filo con la mia bassa autostima, e da come mi pensavo e mi vedevo in relazione ai soldi. Insomma, in fondo non dipendeva da quanto denaro io avessi effettivamente in banca, ma dal significato che io davo a quel denaro che c’era o non c’era: dipendeva tutto dal mio mindset, dal mio atteggiamento mentale nei confronti del problema. Se continuavo a pensarmi come la Piccola Fiammiferaia, a lamentarmi e a disperarmi, non sarei mai diventata Beyoncé, non avrei mai trovato la soluzione ai miei problemi col denaro.
Lavorando su me stessa ho scoperto un sacco di cose interessanti sia sul denaro in sé, che su quello che io pensavo dei soldi e soprattutto delle persone che hanno i soldi. Ad esempio, ho scoperto che una delle mie convinzioni era che le persone ricche fossero necessariamente delle persone negative, furbe e senza scrupoli. Questo ovviamente andava contro tutti i miei valori, e quindi il mio ragionamento inconscio era: se divento ricca devo diventare per forza una persona brutta e senza scrupoli, ma io non voglio essere brutta e senza scrupoli, quindi non voglio davvero diventare ricca! E giù di autosabotaggi, tipo multe prese a cavolo o spese folli in modo da rassicurare il mio subconscio che no, non sarei sicuramente diventata ricca.
I soldi in sé sono neutri, non hanno alcuna valenza negativa o positiva, siamo noi ad assegnargli un significato in base al nostro vissuto, ai nostri pensieri e alle nostre emozioni. I soldi sono “semplicemente” un amplificatore: se sei una persona senza scrupoli, lo sei già adesso anche se hai il conto sempre in rosso, avere più soldi ti renderà “solo” una persona senza scrupoli con maggiore capacità di fare danni! Ma se sei una persona buona e con dei sani valori, lo sarai ancora di più con più denaro, e sicuramente userai i soldi per dare lavoro ad altri, per fare del bene, per far stare bene te e le persone che ami.
Se ti riconosci nella categoria di persone che pensa che i ricchi siano brutte persone, allora ti invito a fare un esercizio di ricerca: trova qualcuno che abbia tanto denaro e lo usi per scopi “buoni”, allineati con i tuoi valori. Qualcuno che faccia tanta beneficenza, che dia dei benefit pazzeschi ai propri dipendenti, si adoperi per far star meglio chi è meno fortunato di lui o che dia lavoro a persone in difficoltà… Cerca di trovarne almeno 3, e studiali a fondo: se hanno scritto dei libri, leggili, cerca di entrare nella loro testa di persone ricche e nel loro cuore di persone buone.
Il lavoro sulle convinzioni, e quindi sul rapporto col denaro, è un lavoro costante, sicuramente intrigante, e non sempre il percorso che fai è lineare: impari a riconoscere i segnali, i campanelli di allarme, le frasi “cattive”, ma non è che queste scompaiono per magia dalla tua testa, soprattutto se te le sei dette o sentite dire per tutta la tua vita. È assolutamente normale iniziare a vedere dei miglioramenti, e poi ricadere nei vecchi schemi di spesa, di pensiero o di comportamento.
Lo sai che l’essere super risparmiatrice e super scialacquatrice vengono da un mindset molto simile di scarsità? Se sei una formica tutta dedita al risparmio, e terrorizzata da ogni euro che esce, lo fai perché temi che ad un certo punto il “rubinetto del denaro” si chiuderà per sempre, e quindi ti metti al riparo dalla mancanza di soldi che sicuramente a un certo punto si presenterà. Se invece sei una cicala, cioè una che spende con leggerezza e poi se ne pente, è possibile che tu lo abbia fatto pensando che dovevi spendere adesso, perché ora avevi i soldi ma chissà se ne sarebbero mai arrivati altri!
Una cosa che ho smesso quasi subito di fare nei confronti dei miei soldi è lo struzzo: non nascondo più la testa nella sabbia ignorando il problema. Tengo traccia con molta serenità di quanto esce e quanto entra, so sempre quanto ho sul conto corrente, anzi, sui conti correnti, dato che ne ho più di uno. Perché ho diversi conti? Lo faccio per gestire meglio i miei soldi ed essere sicura di avere i soldi di cui ho bisogno, quando ne ho bisogno. Ad esempio ho un conto deposito dedicato ai soldi necessari per pagare le tasse sul quale verso il 50% di tutto ciò che incasso: sono una lavoratrice autonoma, quindi quello che incasso non è tutto mio, ma metà mio e metà dello Stato. Per evitare di spendere soldi che non sono miei, sposto immediatamente la metà di quanto entra su questo conto, per essere sicura di avere soldi a sufficienza per pagare le tasse, nel momento in cui devo pagarle. Se tu hai un lavoro dipendente, alle tue tasse ci pensa il tuo datore di lavoro, ma perché non avere un conto deposito sul quale accantonare, una piccola percentuale alla volta, le spese annuali, come ad esempio l’assicurazione della macchina, l’abbonamento ai mezzi, le tasse comunali o le spese condominiali? Per sapere quanto devi mettere via ogni mese, guarda le spese dell’ultimo anno, dividi per 12 ed ecco quanto devi mettere via ogni mese! Oltre a questo conto deposito, e al conto corrente per le spese “normali”, cioè quelle tue personali e quelle della casa, se hai un lavoro autonomo ti consiglio anche un conto dedicato al tuo lavoro, sul quale ricevere i tuoi pagamenti e dal quale pagare le spese di lavoro: non è obbligatorio averlo, ma ti semplificherà la vita e i conti! E come ciliegina sulla torta pensa anche a un ulteriore “salvadanaio” in cui mettere anche solo 10-15€ alla settimana per le spese impreviste, o per i tuoi obiettivi futuri.
È importante diventare attenta ai tuoi pensieri e alle tue emozioni ogni volta che maneggi i soldi, ed essere curiosa di impararne sempre di più: ci sono tantissimi libri e corsi sull’argomento, trova qualcuno che ti ispira e informati!
Per me, piano piano, corso dopo corso, libro dopo libro, i soldi sono passati dall’essere un argomento tabù all’essere un argomento di cui parlerei per ore, e sono sicuramente un argomento di cui parlo spesso con le mie clienti, di cui scrivo nel blog o parlo nel podcast. Trovo che soprattutto tra le donne ci siano ancora tantissimi retaggi culturali che ci impediscono di parlarne apertamente, e di accettare la possibilità di farne tanti e con serenità: siamo spesso descritte come quelle che se hanno a disposizione soldi li spendono in scarpe e vestiti, mentre ci sono diversi studi che dimostrano che, quando le donne lavorano e hanno denaro a propria disposizione, lo usano anche per portare del bene nella propria comunità, da quella più intima della famiglia, a quella più larga della propria città.
Io lavoro continuamente sul mio rapporto col denaro: quando mi accorgo che c’è qualcosa che non va, apro il mio journal e inizio a scrivere quello che sento e penso. Rileggendo quello che ho scritto, vedo immediatamente quali sono le emozioni che provo e quali pensieri le hanno provocate, e diventa più facile “smascherare” le convinzioni sbagliate e limitanti che mi hanno portata al malessere e al disagio che provo. A quel punto lavoro su quelle, e piano piano cambio punto di vista.
Ormai ho l’orecchio allenato a riconoscere frasi o lamentele sugli scarsi guadagni, o i soldi che sembrano volatilizzarsi appena arrivano sul conto, e quando le mie clienti mi raccontano che la preoccupazione per i conti da pagare non le fa dormire di notte, o che una spesa imprevista le manda in totale crisi, mi riconosco in loro, so cosa provano: ho pianto anch’io sotto la doccia! Ho capito con il tempo, lo studio e l’esperienza personale che non avere mai abbastanza soldi, o meglio, sentire di non avere mai abbastanza soldi, è un circolo vizioso che si può interrompere, basta decidere di impegnarsi per farlo. Quello che sicuramente non funziona è colpevolizzarti: non sei un disastro, non hai sbagliato tutto. Stai solo sbagliando a organizzarti col denaro e a dare retta a frasi nella tua testa che non ti devono più appartenere. C’è rimedio a tutto e anche a questo, stai tranquilla.
Ti lascio con un esercizio che è alla base di qualunque percorso di consapevolezza sul denaro, un super classico del “money mindset” insomma!
Prendi un foglio, prenditi almeno una mezz’ora per te e scrivi tutti i ricordi che hai a proposito del denaro: puoi partire dai discorsi che sentivi in casa da piccola quando i tuoi genitori parlavano delle spese che si potevano o non si potevano affrontare in famiglia, a frasi riguardanti le persone ricche in tv o nella tua cerchia di conoscenti, puoi ripensare alla tua prima paghetta, a quando hai speso i tuoi soldi in maniera sconsiderata e te ne sei pentita 5 minuti dopo, al dente che si rompe proprio quando hai il conto in rosso che più rosso non si può e non sai come pagherai il dentista, alla frase avvilente che ti ha detto il tuo capo quando hai chiesto un aumento… scrivi, scrivi e scrivi, e magari fra 2 giorni prenditi del tempo e scrivi ancora i tuoi ricordi.
Capirai che finora ti sei comportata coi soldi in un certo modo perché pensavi in un certo modo. Ora che hai preso consapevolezza di questi pensieri, ecco alcuni suggerimenti per cambiare il tuo mindset nei confronti del denaro, e vedere la differenza che farà. Sei pronta?
1 – Smetti di dire “non ho abbastanza soldi”
Ogni volta che dici “non ne ho abbastanza“, stai parlando da una sensazione di scarsità, e questa sensazione non dipende da quanti soldi hai: è solo un modo di pensare, quindi puoi scegliere di pensare diversamente. Puoi scegliere di pensare che la quantità di soldi che hai è sufficiente per oggi, e questo ti farà immediatamente uscire dalla sensazione di scarsità.
2 – Inizia a dare attenzione ai tuoi soldi
Quella col denaro è una relazione, e somiglia molto a una relazione d’amore. Con questa analogia in mente, capirai perché i tuoi soldi hanno bisogno del tuo tempo e delle tue attenzioni, esattamente come per ogni relazione della tua vita.
Il modo migliore per far spegnere una relazione è non dedicarle attenzione, quindi dare attenzione ai tuoi soldi è molto importante. Controlli spesso il tuo conto corrente? Stai imparando qualcosa su risparmi e investimenti? Dai via dei soldi con un atteggiamento di generosità?
I tuoi soldi amano le tue attenzioni, e la vostra relazione migliorerà più attenzioni darai loro.
3 – Impara a pensare a quanto ti piacciono i tuoi soldi
I soldi non sono il male, non sono cattivi. Sono neutri. Non hanno un proprio significato, sei tu a darglielo. Senza soldi non potresti fare molte delle cose che ami fare.
Coi soldi puoi comprare la benzina che ti permette di guidare per raggiungere le persone che ami, o comprare un biglietto del treno o dell’aereo, puoi comprare un regalo a qualcuno a cui vuoi bene, e puoi pagarti un’assicurazione personale per sentirti più serena per il futuro.
Quali sono i tuoi motivi?
4 – Smetti di parlare con gli altri di problemi di soldi
La miseria ama la compagnia, e le preoccupazioni riguardo ai soldi sono un argomento di conversazione fin troppo facile. A tutti è capitato nella vita di avere problemi col denaro, e parlando con le altre persone solo di problemi relativi ai soldi, stai rinforzando questo come tua realtà: tu sei una che ha problemi coi soldi. Noi in realtà vogliamo muoverci da questa realtà, no?
Se smetti di parlare con gli altri solo di problemi o preoccupazioni relative ai soldi, libererai un sacco di spazio mentale che ti sarà utile per trovare nuovi modi per guadagnare di più.
5 – Tratta i tuoi soldi come qualcuno che ti piace un sacco
Hai presente come ti senti quando pensi al tuo nuovo fidanzato o alla tua migliore amica? Senti un sacco di emozioni positive, no? Ecco. Inizia a pensare ai soldi nello stesso modo: tratta il tuo denaro come se lo volessi proteggere, come se lo volessi sempre supportare. Il denaro è tuo amico e si merita il tuo amore e il tuo rispetto.
6 – Fai al tuo cervello le domande giuste
Passare dalla scarsità all’abbondanza è un cambiamento potente, trasformativo, e puoi educare il tuo cervello a passare dal pensare nella scarsità, al pensare nell’abbondanza facendogli le domande giuste.
Il nostro cervello è programmato per trovare risposte, per risolvere problemi e trovare soluzioni: vuole trovare risposte alle nostre domande! Ovviamente se vuoi risposte d’aiuto devi fargli le domande nel modo giusto. Se gli chiedi “Perché sono sempre povera?“, la sua risposta non ti piacerà e non ti sarà utile.
Per spostarti verso un mindset di abbondanza puoi chiedere al tuo cervello:
- come posso amare di più i miei soldi?
- come posso guadagnare di più?
- come posso apprezzare i miei soldi?
Scrivi ogni giorno, con costanza, la domanda a cui vuoi risposta, e aspetta che il cervello trovi la risposta. Sono sicura che arriverà come un’illuminazione nel giro di pochi giorni.
7 – Smetti di parlare dei soldi in modo negativo
Amo i miei soldi e non mi vergogno più di parlarne: mi piace parlarne e prendermene cura. Ho imparato a farlo negli anni, e provo quasi sempre un sentimento positivo nei loro confronti (e quando il sentimento non è positivo, mi fermo e cerco subito di capire da dove viene e cosa posso fare a riguardo)
Se smetti di parlare negativamente dei tuoi soldi, non ci sarà più nulla di negativo da dire. Non ti lamentare continuamente dei tuoi soldi: ci saranno sempre delle spese impreviste, ma non è obbligatorio farne una tragedia trasformandole in un’esperienza super negativa, o lamentandoti allo sfinimento.
8 – Decidi come ti vuoi sentire riguardo ai soldi nel tuo conto
Come ti senti quando guardi i soldi che hai sul conto? Cerchi di evitare di farlo perché ti provoca sentimenti negativi?
Impara a decidere, ancora prima di fare login nel tuo conto corrente, come ti vuoi sentire, indipendentemente da quanti soldi ci saranno sul conto. Non puoi dare ai soldi il potere di renderti felice, quello è un tuo potere, sei tu che ci devi pensare, non i tuoi soldi.
La prossima volta che fai login nel tuo conto corrente, pensa a come ti vuoi sentire. Vuoi essere felice per il numero che vedrai? Vuoi sentirti eccitata, orgogliosa, come? Il potere è nelle tue mani, e più ti alleni a farlo, a decidere tu il tuo pensiero, più ti sentirai meglio riguardo ai soldi sul tuo conto corrente.
I soldi saranno sempre parte della tua esperienza di vita, almeno finché vivrai sulla Terra e in questo periodo storico, quindi è importante avere una buona relazione con loro. Puoi avere un’ottima relazione coi soldi. Dipende solo da te.
Silvia Lanfranchi, “The quiet coach”, si occupa di mindset coaching per le piccole imprenditrici. Aiuta le donne a ritrovare la leggerezza mentale per raggiungere i propri obiettivi, nel lavoro e nella vita personale.
Un passato da architetto e da social media manager e un evidente presente da multipotenziale. Impazzisce per tutto quello che è oro rosa.