Gli italiani si sentono in salute, anche più di prima della pandemia, ma mesi di lockdown, incertezze e gli sforzi per tornare alla “normalità” hanno prosciugato le nostre energie, con un impatto su diversi aspetti della nostra vita, dal sonno alle scelte alimentari.

Questa la principale evidenza emersa da Vita ed Energia, i bioritmi degli italiani 2020, seconda edizione della ricerca promossa dalla comunità delle Mandorle della California per indagare sul rapporto degli italiani con cibo ed energia.

Il calo di energia è generalizzato e oggi meno di 1 italiano su 10 (8% Vs 16% nel 2018) dichiara di sentirsi pienamente carico dal punto di vista fisico. Ancora più marcata la differenza rispetto al 2018 dal punto di vista mentale, considerando che oggi si sente al top solo il 15%, rispetto al 27% di 2 anni fa. Cresce, inoltre, la percentuale di quelli che si sentono completamente scarichi, passando dal 6% del 2018 all’attuale 10%.

Si registra una riduzione dei livelli di energia in ogni momento della giornata, con solo il 39% che dichiara di svegliarsi pieno di energie (42% nel 2018). In media il picco di carica viene raggiunto alle 11, a cui segue un lento declino che, con qualche alto e basso, porta la grande maggioranza degli italiani ad andare a letto stanca (75% Vs 70% nel 2018) se non addirittura esausta (35% Vs 30% nel 2018).

Malgrado la mancanza di energia sembri non influenzare la percezione che gli italiani hanno del proprio stato di salute – il 79% dichiara di stare bene, il 75% si sente come e il 15% addirittura meglio di prima dello scoppio della pandemia – questa condizione si sta riflettendo su diversi aspetti della nostra vita, influenzando anche le nostre preferenze alimentari.

GLI ITALIANI DESIDERANO CIBI NATURALI

Dalla ricerca emerge un desiderio crescente di mangiare cibi naturali (60%) e salutari (59%). Cresce anche la voglia di prendersi cura del proprio corpo (54%), evitando di prendere peso (53%) e di assumere troppe calorie (50%). Allo stesso tempo gli italiani non perdono interesse per cibi che danno piacere, soddisfazione, il cosiddetto “comfort food” (51% – 55% tra i millennial).

COME RICARICHIAMO LE BATTERIE?

Dormire è di gran lunga la nostra prima opzione per recuperare energie (46%), seguita dagli integratori alimentari (24%). In terza posizione troviamo gli snack dolci, che calano però dal 25% del 2018 al 22,5% di oggi, mentre gli spuntini salutari salgono dal 19% al 21%, superando così “rimedi” come camminare, allenarsi o fare yoga.

Quando viene chiesto di descrivere lo spuntino energizzante ideale, gli italiani rispondono che dovrebbe essere “sano, con buoni valori nutrizionali” (29%) “adatto a corrette abitudini alimentari” (27%), “naturale” e “facile da mangiare” (entrambi con il 26%): praticamente la carta d’identità delle mandorle.

Tra le conseguenze negative del calo energetico, il 60% degli intervistati afferma di sentirsi debole e apatico quando ha poca energia, oltre che nervoso (28,5%), triste (25%) o addirittura deluso da sé stesso (17%). Quattro italiani su 10 si sentono spesso nervosi o ansiosi – con 4 punti percentuali di differenza tra uomini (39%) e donne (43%) – mentre una percentuale leggermente inferiore (39%) si sente mentalmente giù più spesso di prima (42% donne Vs 36%) o ha più difficoltà di prima a dormire. I millennial più di altri sembrano risentire del momento. Quasi il 40% di loro riferisce di trovare talvolta difficile condurre una “vita normale” (come quella pre Covid-19) a causa di una mancanza di forza (fisica e mentale), quasi 8 punti percentuali in più rispetto alla media.

MANDORLE, LO SNACK SANO E GUSTOSO PER RICARICARE LA TUA GIORNATA

Piene di bontà naturale, le mandorle sono una ricca fonte di magnesio, che contribuisce alla riduzione di stanchezza e affaticamento. Sono anche ricche di riboflavina (B2) e una fonte di niacina (B3), tiamina (B1) e folato (B9), tutti elementi che svolgono un ruolo nella produzione di energia.

La porzione suggerita – 30 grammi, facile da misurare come una manciata di circa 23 mandorle – contiene 6 grammi di proteine vegetali, 4 grammi di fibre e grassi sani e rappresenta una piacevole ricarica per andare avanti durante la giornata.

Uno studio sul crollo delle funzioni cognitive post-pranzo, quando la memoria e i livelli di attenzione rallentano, ha evidenziato che mangiare un pasto ricco di grassi con mandorle si traduceva in un crollo significativamente inferiore della memoria rispetto un pasto ricco di carboidrati senza mandorle. I ricercatori hanno concluso che mangiare mandorle può rappresentare un modo efficace di ridurre l’effetto del pranzo sulla perdita della memoria.