Come prendersi cura della salute mentale
Sai benissimo che cosa vorresti dalla vita: te lo ripeti da anni, eppure per qualche motivo non è ancora accaduto. Lo stesso accade con i traumi dell’infanzia e le relazioni familiari, o sul lavoro: sappiamo tutto, abbiamo visto e rivisto certi passaggi, ricordiamo ogni cosa e ci abbiamo lavorato. Eppure nella nostra mente siamo ancora in attesa del giorno in cui saremo la versione migliore di noi stessi. Nel frattempo continuiamo a rimandare quei piccoi o grandi ingombri che alla fine della giornata fanno o distruggono la nostra qualità di vita.
Evidentemente non è così facile. Il punto è proprio questo. Ciò che accade dentro la nostra testa è un mistero. Andare verso quello che ci fa stare bene è un’avventura incredibile, dove niente può essere dato per scontato. Ogni giorno è una conquista. Irripetibile, unica, da assaporare e celebrare. È un esercizio quotidiano. Allora proviamoci, invece di attendere iniziare a vivere e prenderci cura del benessere mentale come quotidianamente pensiamo a nutrire e rilassare il corpo. Ascolta il cuore e chiediti che cosa puoi fare oggi per la felicità della tua mente.
Hai tutto il tempo
Chiudi gli occhi e prova a sentire com’è. Che sensazioni provi mentre dici a te stessa che hai tutto il tempo? Sì, è così. Respira profondamente, ripetilo. Non c’è fretta, sorridi e prova a immaginarla una vita così.
Viviamo in bilico tra comunicazioni schizofreniche: “prenditi il tuo tempo, ma fallo in fretta”, suonano così i messaggi che provengono dall’esterno. Prima lo studio e l’università, capire come avere un buon lavoro, su quale diploma sia meglio orientarsi, le prime esperienze anche se mal pagate perché fanno curriculum; nel frattempo costruire la vita affettiva, la casa e forse i figli. Viviamo con l’idea che la conquista dell’età adulta sia un percorso a ostacoli, una gara contro il tempo.
Il rischio, sempre dietro l’angolo, è arrivare tardi e mancare l’appuntamento. L’appuntamento per cosa? Con la vita, ovvio. Così, per non rischiare di rimanere indietro corriamo, corriamo e nel frattempo facciamo corsi di yoga e sedute settimanali di meditazione per imparare a rallentare. Ma dentro, sepolto nel profondo, risuona il messaggio. Sappiamo che non possiamo farlo davvero: fermarsi non è permesso.
La paura di perdersi il meglio
Quest’ansia che ci divora e inghiotte le nostre giornate da alcuni anni ha un nome, FOMO. L’origine dell’acronimo è dall’album del cantautore neozelandese Liam Finn, “Fear Of Missing Out“, la paura che ci stiamo perdendo qualcosa. Anzi, che forse là fuori c’è qualcosa di decisamente meglio e noi ci stiamo accontentando degli scarti. Secondo gli psicologi è un fenomeno sempre più frequente e da quando i social sono nella nostra vita questa idea paranoica si è ingigantita. È diventata un mostro che ci perseguita e trasforma in spie. Che cosa fanno gli altri in questo momento? Qualcosa di bello, forse qualcosa di più bello.
Suona inutile ricordare che ognuno sceglie che cosa dare in pasto di sé sui social o che raramente, chissà come mai, si condividono i momenti di tristezza e gli scivoloni. La mente non ci sente, non ascolta spiegazioni razionali. È buffo da dire, ma la mente vive di emozioni: ha paura della paura, teme la tristezza o ci si crogiola, si perde nella rabbia. Nel terrore di annegarci dentro le rifiuta, o fugge via.
È in momenti come questi che all’improvviso ci troviamo lontanissimi dal corpo, come zattere alla deriva; non siamo più sintonizzati sulle nostre verità, manca il tempo e il coraggio. Arriva la frustrazione, una voce che nasce dal dolore e si trasforma in rabbia. Giorno dopo giorno, il senso di insoddisfazione si impadronisce dei nostri pensieri: inappagamento e frustrazione logorano la mente in maniera silenziosa e uccidono la capacità di vedere la bellezza nella nostra vita.
Pianta fiori, trova un hobby. Inventa.
Apri la porta all’immaginazione.
Disinnescare l’abitudine fa bene è rivoluzionario
e la prima abitudine da disinnescare è quella ai nostri pensieri
Come parli alla tua mente?
Blablabla è il rumore delle chiacchiere incessanti che attraversano la nostra testa. Susan Nolen-Hoeksema, un tempo docente presso l’Università di Yale, per anni ha fatto ricerca su questo: overthinking, quando la mente pensa troppo. Sì, di questo siamo ormai consapevoli, pensare troppo fa male. Come smettere, allora? La verità è che non possiamo dare uno stop alla mente, ma… quello che possiamo fare è allenarci a lasciar andare i pensieri e, prima ancora, vedere di che cosa sono fatti.
Spesso quello che diciamo a noi stessi è un mix letale fatto di giudizi, lamentele, rimproveri. A sgridarci abbiamo imparato fin troppo bene, in famiglia e ai tempi della scuola e, ahimè, ancora lo facciamo con i figli e nipoti. Come puoi pretendere di trovare la tua creatività se sotto sotto quello che ti dici è che non puoi farcela?
Il momento è adesso, non ieri, né domani. Se in precedenza non è successo evidentemente non eravamo ancori pronti, quindi inutile deprimersi pensando di aver buttato al vento le buone occasioni. Attendere domani? Una convinzione ugualmente pericolosa: rimandare gioca con le aspettative e non tiene conto della realtà.
ecco la buona notizia: sei già
la versione migliore di te,
perché sei sopravvissuta fino a oggi.
Nel bene e nel male,
la vita ti ha resa più forte
Beauty routine per la mente
H 5 Assapora per 5 minuti la giornata che sta per iniziare. Fai stretching di pensieri, respira profondamente. Tieni a portata di mano sul comodino un libro di poesia con cui darti il buon giorno con una citazione felice. A chi stai pensando? Manda un abbraccio virtuale a una persona che oggi hai davvero voglia di sentire.
H 10 Fare pausa aumenta la creatività, lo dicono anche le ricerche. È il momento giusto per regalarti una buona tazza di infuso. Nel frattempo guarda fuori dalla finestra il punto più lontano che riesci a scorgere, poi il più vicino. Questo semplice esercizio è fra quelli messi a punto dal Metodo Bates negli anni Venti: riposa la vista e rilassa la mente.
H 13 Che cosa fai di solito in pausa pranzo? Se nutrire il corpo è importante… vale lo stesso per la mente! Abbi il coraggio di dire un bel NO! al pranzo con il collega noto per la continua lamentela. Scegli chi ti dà ispirazione, chi vive con un sorriso e non si arrende, chi ti ricorda di andare in cerca di storie positive anziché essere pessimista.
H 15 Per merenda fai come i bambini. Cerca qualcosa di goloso e stimolante, le idee sono ovunque: il titolo di un buon film da vedere in serata, una chiacchierata stimolante, una canzone, quel vecchio hobby da rispolverare. Ascoltare musica fa bene alla mente, abbassa lo stress e ci aiuta a ritrovare la carica energetica giusta per il pomeriggio.
H 17 Vicino a te c’è un’area verde? In Giappone Shinrin-yoku, il bagno nella foresta, è un vero e proprio rito. Perché immergersi nel verde è rigenerante e aiuta a ritrovare il silenzio dell’anima. A proposito, se sei nel pieno del caos e lontana da scenari mozzafiato non importa. Chiudi gli occhi, immagina un panorama che ami. Il rilassamento avrà effetto anche a distanza.
H 20 Concludi la giornata con una… doccia ai pensieri! Come l’acqua lava via polvere e smog, immagina un getto che ripulisca ogni stress e incrostazione. Senti la muscolatura che si rilassa lasciando andare tutte le tensioni della giornata. La mente si svuota. Accendi un incenso o usa qualche goccia di olio essenziale per massaggiare collo e spalle, la zona che di solito è più a rischio tensioni. I profumi sono profondamente legati ai ricordi e al nostro cervello più antico.
H 22 Prima delle buona notte 5 minuti tutti per te. Dire grazie alla giornata, con tutte le sue parti difficili così come agli aspetti più divertenti, è pacificante, aiuta a elaborare i vissuti e integrare le esperienze. Essere grati ci rende più disponibili e aperti a un’attitudine generosa verso noi stessi. A proposito, visualizza le cose che devi fare domani: ti aiuterà ad affrontare a giornata con più decisione e consapevolezza.