Le bruttine? Hanno più risorse... e più successo

«Se assomigli a un sacco di frattaglie buttato in uno stagno sai già che passerai da sola gli anni della formazione. Questo può sembrare triste, ma avrai i tuoi spazi: spazi e tempo che potrai usare per scoprire le tue capacità, imparare una lingua, sviluppare interessi, suonare l’oboe. Per fare quello che ti pare senza che nessuno si curi di te. E un bel giorno, intorno ai 25 anni, smetterai di essere una crisalide e sarai pronta per conquistare il mondo» ha spiegato Miranda Hart, nota attrice della televisione inglese. Durante un’intervista ha dichiarato come il suo essere un’adolescente insignificante sia stato fondamentale per il futuro professionale: le bruttine sono costrette a lavorare su se stesse. E le ex ragazzine popolari? Sono ancora bellissime, pensano a mantenersi in forma e… hanno scelto il matrimonio come unica possibilità per realizzarsi, ha aggiunto la Hart, che non esita a schierarsi con le bruttine: «Hanno una marcia in più!»

Sembra che la scienza sia in linea con questo concetto. A rivelarlo è un’indagine condotta da una squadra di ricercatori della Rice University di Houston, in Texas: il team,guidato da Kenneth Podratz, ha sottoposto un test a 66 studenti, che avrebbero dovuto giudicare, solo sulla base di una fotografia, la supposta compatibilità con differenti occupazioni tra 204 tra candidati maschi e femmine. Il risultato? Nel caso di lavori da ufficio, le donne meno belle sono risultate vincenti. Come spiegato da Miranda Hart «Le ex bruttine oggi sono a capo di banche internazionali o creano meravigliosi progetti nei Paesi in via di sviluppo: il tutto mentre cullano una nidiata di bambini».

Secondo un’ulteriore ricerca, eseguita da un’equipe della University California di Berkeley, le donne che usano la femminilità per ottenere vantaggi lavorativi non godono della fiducia dei colleghi e vengono considerate meno autentiche, tanto da essere viste come inaffidabili. Messi di fronte a una serie di video e fotografie che ritraevano donne al lavoro, i partecipanti all’esperimento hanno preferito donne all’apparenza più dimesse: le donne più sensuali sono state percepite come manipolatrici e opportuniste. Essere belle e competenti è un rebus impossibile?

Rivincita delle bruttine? Forse. Quel che è certo è che spesso le donne meno avvenenti per forza di cose hanno dovuto sviluppare più empatia, carattere e competenze. E anche l’opnione sociale sembra abbia iniziato a notarlo. Ma noi che significato diamo alla bellezza?

Per una donna investire sulla propria bellezza è importante, perché essere belle significa diventare più sicure di se stesse, sentirsi in sintonia con gli altri e in armonia con la propria pelle. Ma di quale bellezza parliamo? Spesso le donne più affascinanti sono esattamente le ex bruttine, che con forza di volontà e saggezza, hanno dovuto confrontarsi con un corpo scomodo e trasformare i difetti in punti di forza, imparando ad amarsi, estraendo da se stesse la materia preziosa che consente a un’adolescente insignificante di diventare una donna affascinante, intelligente, consapevole. Imparare a puntare su stesse è la chiave del successo e, se rughe e smagliature sono un fatto della vita, essere una donna, oggi, non può prescindere dall’attuare le proprie reali potenzialità. Specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame? Come le favole insegnano… in fondo l’autentica bellezza non è che un additivo dell’anima.