Quante ore trascorri davanti a uno schermo? Oltre 3 ore al giorno… e non sono solo le ricerche a dirlo. Per accorgersi delle nuove abitudini acquisite negli ultimi anni basta trascorrere qualche minuto in una sala d’aspetto, in coda o semplicemente seduti al tavolo di un ristorante: tutti chini sullo smartphone, non sappiamo più stare nel momento e magari perderci fra i pensieri, guardare il paesaggio fuori dalla finestra o osservare che cosa ci accade intorno.
Che cosa ne facciamo del nostro tempo? Una gran fetta la passiamo a sognare di quando, finalmente, avremo tempo: momenti per noi e ciò che amiamo, tempo libero per viaggiare e stare con chi amiamo. Eppure del tempo che c’è non sempre facciamo buon uso, anzi… Molto del nostro tempo crediamo di sprecarlo in fila o a fare lavori che non ci interessano, in coda o al supermercato.
Usare lo smartphone per leggere news o aggiornamenti degli amici migliora la tua vita? Questa è solo una delle tante domande che potremmo (e dovremmo!) porre a noi stessi. Quando utilizziamo la tecnologia per cercare ciò che ci interessa e incuriosisce, per approfondire e connetterci ai nostri desideri allora ogni giorno diventa l’occasione per fare un piccolo passo in più verso i nostri sogni. Ma nella maggior parte dei casi non lo è. Si tratta di istanti rubati e vissuti fra parentesi, tempo speso non in una ricerca attiva delle nostre domande, bensì nella fruizione passiva di contenuti e feed di cui veniamo inondati e che ingurgitiamo senza scegliere davvero ciò che vogliamo.
Che cosa vuoi veramente?
C’è un interrogativo che si nasconde sotto la superficie delle cose che facciamo, da internet al cibo, i vestiti, gli amici o i grandi e piccoli eventi della vita: vuoi veramente quello che stai facendo in questo momento? O meglio, ciò che stai facendo in questo momento risponde davvero a un tuo bisogno profondo? L’esistenza quotidiana a volte sembra richiedere di mettere tutto “in pausa”: ci sono il mutuo, le bollette, la nuova casa e il corso di nuoto dei figli, il lavoro (e il tempo fra andata e ritorno!), la scuola. La sopravvivenza, con tutte le sue necessità, richiede tempo, questa è la dura realtà di tutti i giorni. Ma c’è molto altro al di là di queste esigenze. Tu pensi ancora ai tuoi sogni o li hai lentamente sepolti?
Sognare è importante perché ci connette alla nostra parte vitale e immortale. I nostri sogni non sono altrove: si nascondono dentro ai bisogni profondi. Sono ciò che ci mantiene in vita e ci fa volare un passo oltre il semplice esistere quotidiano, sono connessi a ciò che sentiamo dentro: quello che sentiamo come fondamentale per stare bene e come nutrimento a livello fisico, mentale e spirituale. Che cosa voglio veramente? Questa domanda, che da bambini ha una risposta chiara e autentica, da adulti diventa un fatto sfumato dietro a mille paraventi e rimandi con cui continuiamo a evadere e procrastinare.
Quanto usi del tuo tempo?
Fermarsi sul presente e smettere di procrastinare è una delle sfide più difficili. Dal più piccolo al più grande perché continuiamo a rimandare il cambiamento? Cambiare implicare perdere tempo. Sì, proprio così: non resta che accettare questa ovvietà. Quando celebriamo i successi degli altri ci soffermiamo poche volte a pensare che dietro al successo si nascondano tantissime ore a imparare, tentare, aggiustare e ricominciare da capo. Ogni cambiamento, in profondità, viene scoraggiato dal nostro “pilota automatico”. Sebbene le nostre abitudini possano essere pessime è molto più facile andare avanti sulla strada che conosciamo giusto? Eppure l’automatismo dell’abitudine ci fa risparmiare tempo, ma… solo in apparenza. Nel frattempo perdiamo tempo a sognare di avere tempo per fare ciò che vorremmo. Non è machiavellico? Non ci sfiora il pensiero che potremmo iniziare con ciò che abbiamo, sfruttando i momenti rubati e liberati dalla routine.
Prima di pensare a come usi il tuo tempo inizia a chiederti quanto ne stai davvero utilizzando. Rifletti: una giornata è fatta di 24 ore. Naturalmente in questo si inseriscono le ore di cui abbiamo bisogno per riposarci, per esempio, o su cui abbiamo dei limiti, come gli orari di lavoro o gli impegni che abbiamo deciso di prenderci. Quante volte ti capita di pensare che avrai bisogno di una certa quantità di tempo salvo poi renderti conto che ne è stato necessario il doppio o il triplo? Credevi di poter finire un lavoro in mezz’ora invece dopo tre ore ti ritrovi ancora lì, totalmente immersa.
Questa è una delle cose capaci di generare ansia e accumulare frustrazione: la nostra incapacità a valutare in maniera realistica. Vale per il tempo e non solo! Il lavoro che richiede più ore ed energie di ciò che avevamo valutato, gli spazi necessari per la vita quotidiana, dalla spesa al riordino di casa, il cambiamento di vita che pensavi e che sta rendendo necessario mettere da parte altro tempo e altre questioni da risolvere prima di tuffarsi nell’ignoto… nel frattempo continuiamo ad accumulare pensieri irrisolti e proroghe. Continuiamo a rimandare senza accorgerci che a sparire, giorno dopo giorno, non è solo il nostro tempo, ma la nostra energia: la passione.
Ciucciaenergia da eliminare subito
Quando sei in pausa che cosa fai? Se il tuo dito corre da solo verso notifiche e aggiornamenti dei social… bloccalo e bloccati! Una delle attività che ci fa più perdere tempo nella giornata è consultare smartphone e dispositivi. Guardare il cellulare accade in continuazione e non ti porta a niente, a meno che tu non abbia ben chiaro in mente dove vuoi arrivare.
Hai un progetto? Quali sono i tuoi interessi? Vuoi sperimentare un nuovo hobby? Usa il tempo delle tue pause per navigare e trovare informazioni in rete
Il web non è fatto solo di social: non è fatto solo per guardare o essere visti. Imparare a utilizzare la tecnologia in modo consapevole significa prima di sapere quali risorse sono disponibili e… fruirle! Curiosare in giro può essere d’ispirazione, ma per realizzare un progetto avrai anche bisogno di concentrarti sui tuoi piccoli e grandi sogni. Pensa a ciò che ti interessa e se necessario scrivilo su un post it, sulla schermata dello smartphone e ovunque. La meta a cui desideri arrivare ti guiderà altrimenti rischi di perderti nell’oceano di informazioni, aggiornamenti e persone del web.
Chi frequenti nel tempo libero? Immagina il tuo tempo come un scrigno magico: ogni volta che scegli un momento da condividere con una persona stai facendo un dono a lei e a te
Gli studi hanno stabilito che trascorrere molto tempo al fianco di persone con la tendenza a lamentarsi peggiora instantaneamente il nostro umore. Non c’è da stupirsi: già solo dopo qualche minuto, se sei allenata a sentire le tue percezioni, potrai sperimentare l’angosciante sensazione di impossibilità e mancanza del respiro. Le lamentele ci tolgono il fiato e ci bloccano perché imprigionano nel confine dell’impossibile: chi fa del lamentarsi uno stile di vita non pensa alle soluzioni, vede solo il problema.
Quali sono le tue strategie salva tempo?
Ci sono persone che scegliamo di frequentare e altre… no. Tuttavia, anche in questi casi puoi prendere una decisione. Il collega con il carattere difficile o certi parenti, che pur ami, continueranno a restare nella tua vita e inondarti di discorsi che non sempre vorresti sentire. Tu puoi scegliere di non ascoltare o, se non altro, decidere quanto ascoltare e quanto spazio dedicare a una certa conversazione. Si tratta di una questione di esercizio: come sul web, anziché lasciarci prendere dalla tentazione di commentare sempre tutto e dire la nostra in qualsiasi occasione imparare a lasciar cadere è un’ottima strategia salva-tempo e salva-umore.
Il silenzio culla la pace della nostra mente. L’overthing di quando pensiamo troppo anziché farci scoprire nuove idee può addirittura bloccare la nostra iniziativa e trasmettere ansia, agitazione. Anziché ruminare pensieri in continuazione possiamo imparare a fare spazio e sgombrare la mente. Si tratta di un processo lento, un po’ come quando si inizia a riordinare e sgombrare casa. Datti tempo. Organizzare lo spazio ha un effetto benefico anche sull’umore, purché dietro non ci sia la tendenza al perfezionismo bensì la sana voglia di recuperare le tue priorità e dare un nuovo ordine alle cose.
Accettare di darsi tempo per recuperare tempo: il nostro tempo, tempo per vivere e amare, tempo da dedicare a noi e a chi ci interessa davvero, tempo per ritrovare le nostre passioni e scoprirne di nuove. Sembra un controsenso, invece non lo è. Ogni momento è un dono e lo sa bene chi ha rischiato la vita: il tempo della pandemia ce ne ha fatto rendere conto con evidenza, di quanto sia importante accorgerci del valore della nsotra esistenza e celebrare il nostro tempo, ogni giorno.