Tabacco – Cos’è e dove nasce
Il tabacco cresce originariamente nelle regioni subtropicali; durante la sua combustione e quella dei suoi derivati, si produce la nicotina, il suo principio attivo. Si trova sotto forme diverse: sigari, sigarette, tabacco da pipa.
Il tabacco da masticare e da fiuto è ormai utilizzato poco o nulla mentre gli indiani d’America ne facevano un largo uso. La sigaretta sembra essere stata inventata, durante la guerra in Crimea, in conseguenza di un incidente che portò la perdita del rifornimento di pipe per i soldati. Venne loro l’idea di utilizzare la carta contenente la polvere da sparo per rullare il tabacco e creare una sigaretta.
La pratica di fumare sigarette divenne popolare all’inizio del XX° secolo fino a diventare una delle droghe di maggior uso in occidente.
Gli effetti fisici
Sono abbastanza rapidi, ad esempio, nel caso della sigaretta o del sigaro, già dopo i primi tiri, la nicotina raggiunge i centri cerebrali. La quantità di nicotina assorbita da un individuo varia dall’intensità dell’inalazione, generalmente è assorbito un 30% di contenuto, il resto è lasciato nell’ambiente circostante. Gli effetti della nicotina vanno distinti tra quelli riferiti ad un fumatore e quelli ad un non fumatore. Questi ultimi infatti, ai primi tiri di sigaretta ad esempio, possono accusare uno o più effetti quali: tosse, vomito, nausea, sudorazione, crampi addominali, vertigini, vampate di calore, diarrea. Agli stessi tiri, i fumatori, avendo sviluppato tolleranza ad alcuni effetti immediati spiacevoli dell’assunzione di nicotina, avvertono rilassatezza, diminuzione dell’appetito, stato vigile. La tolleranza alla nicotina fa incrementare la quantità di assunzione che discende all’interruzione, questo è il motivo per cui le sigarette della mattina sembrano più forti. A quelli già descritti sopra vanno aggiunti: aumento delle pulsazioni cardiache e della pressione sanguigna.
Gli effetti psichici
Un effetto importante della nicotina è la sua azione sul piacere, infatti agisce aumentando la liberazione di dopamina, un neurotrasmettitore correlato alla percezione della soddisfazione e dell’euforia. Gli effetti dipendono dalle sostanze chimiche presenti nella foglia di tabacco e da diverse sostanze prodotte dalla sua combustione:
La nicotina
A dosi basse ha effetti stimolanti sul sistema neurovegetativo, a dosi elevate il suo effetto è contrario (blocca la trasmissione nervosa). La sua azione sul Sistema Nervoso Centrale (S.N.C.) è causa della dipendenza psichica in grado di recare.
Il monossido di carbonio
Deriva dall’incompleta combustione delle foglie di tabacco, è un gas che nel sangue si troverà a competere con l’emoglobina per il trasporto dell’ossigeno.
I gas irritanti
Infettano l’apparato respiratorio in due modi: da una parte fanno aumentare la produzione di muco e dall’altra alterano il meccanismo di pulizia dell’apparato, la conseguenza è lasciare zone mal ventilate e facilmente vulnerabili all’attacco di germi.
Le sostanze cancerogene
Sono conosciute una serie di sostanze cancerogene che si creano dalla combustione del tabacco o dalla carta della sigaretta. I maggiori rischi sono quelli che riguardano il cuore e il sistema circolatorio. Fumare può essere rischioso soprattutto per chi soffre di ipertensione, di insufficienza arteriosa, colesterolo o trigliceridi alti, per gli anziani, per chi soffre di ulcera e per chi ha avuto un infarto.
Le donne e il fumo
Le donne che fumano sembra che abbiano una menopausa precoce; inoltre, se associano gli anticoncezionali orali con il fumo, hanno maggior rischio di infermità cardiovascolari e cerebrovascolari, soprattutto le donne sopra i 30 anni. Il fumo durante la gravidanza aumenta il rischio di aborto e mortalità infantile. Il livello di nicotina nel sangue del lattante è spesso simile a quello della madre.
La sindrome del fumatore
La così denominata “sindrome del fumatore” è caratterizzata da: dolore toracico; respiro difficile e rumoroso; suscettibilità ad infezioni alle vie respiratorie. I fumatori cronici sono soggetti a malattie polmonari letali quali: bronchite, enfisema e cancro. Gli effetti cancerogeni possono inoltre riguardare anche la laringe, la bocca, l’esofago, i reni, il pancreas, la colecisti, lo stomaco , la vescica, l’utero. L’effetto sull’apparato circolatorio può creare malattie cardiovascolari che possono culminare in infarto cardiaco o cerebrale.
Che dipendenza crea il tabacco?
Il tabacco crea una moderata dipendenza fisica ed una elevata dipendenza psichica. E’ in grado di creare tolleranza. Il fattore di dipendenza è la ricerca compulsiva del tabacco. I grandi fumatori che smettono provano gli effetti di una sindrome di astinenza che si manifestano con nervosismo, ansia, mal di testa, difficoltà nell’addormentarsi e nel concentrarsi, vertigini, stipsi, depressione, irrequietezza.