Viaggio nell'Italia sotterranea, 21 itinerari nel sottosuolo

Sotto a tante colline, a vie e piazze delle nostre città, accessibile da tombini, cantine e porticine nascoste e insospettabili, c’è un mondo sotterraneo che merita di essere conosciuto, apprezzato e valorizzato perché – oltre a essere di grande suggestione e fascino – aiuta a comprendere meglio la storia dei luoghi della nostra vita quotidiana, della loro nascita e crescita, della loro forma.

Ecco quindi Viaggio nell’Italia sotterranea di Fabrizio Ardito, in libreria per Giunti Editore. Nel volume, riccamente illustrato da foto inedite e di grande suggestione, sono descritte 21 aree sotterranee visitabili.

Viaggio nell'Italia sotterranea, le 11 meraviglie ipogee

L’autore Fabrizio Ardito descrive 21 aree sotterranee visitabili – approfondendone in particolare 11 che senza retorica ha voluto definire le meraviglie ipogee – che si trovano distribuite lungo tutta la penisola: Trieste, Bologna, Siena, Miniere toscane, Narni e Amelia, Orvieto, Roma, Napoli, Matera, Gravine pugliesi, Sulcis, Prali, Torino, Milano, Monteneve e Ridanna, Santarcangelo, Chiusi, Perugia (nella foto), Todi, Pozzuoli, Palermo.

I sotterranei di Bologna

Nella foto i sotterranei di Bologna.

Bologna città d’acque? Difficile crederlo osservandola oggi. Ma nel passato della città delle due torri lo scrosciare dell’acqua era un rumore quotidiano… E sotto le vie rimangono tracce della storia romana e del lungo corso del torrente Aposa.

Napoli sotterranea, Cimitero delle Fontanelle

Napoli sotterranea, Cimitero delle Fontanelle.

Narni, Cappella nei sotterranei di San Domenico

Narni, Cappella nei sotterranei di San Domenico.

Gli affreschi della chiesetta rupestre rinvenuta fortunosamente al di sotto della chiesa di San Domenico sono stati il primo passo per la scoperta della Narni di sotto, ricca di affascinati scoperte da parte degli speleologi locali, come una cella misteriosa e le basse volte dell’acquedotto romano della Formina.

Orvieto sotterranea

Orvieto dovette scavare verso il basso per raggiungere l’acqua necessaria alla sua sopravvivenza. Pozzi stretti oppure monumentali s’inabissano nel tufo e incrociano ipogei diversi, spesso divenuti cantine e depositi o antichi colombai..

Napoli sotterranea

Napoli vista dal basso.

In principio furono grandi cave per l’estrazione della pietra, quindi vennero scavati i primi acquedotti e le cave divennero cisterne. Nei secoli è cresciuto un impressionante dedalo di vuoti e ipogei che nel corso della vita della città sono divenuti cimiteri e ossari o, durante la Guerra, rifugi antiaerei…

Bologna sotterranea

I sotterranei di Bologna

I pozzi di Perugia e Orvieto

Umbria, due cittadine arroccate meraviglie del sottosuolo, Perugia e Orvieto.

Siena, Bottino di Fontanella

Al di sotto di Siena si estende una rete articolata di acquedotti costruiti a partire dal XIII secolo. I “bottini” senesi avevano lo scopo ci captare l’acqua in zone del sottosuolo ricche di falde per condurle fino alle grandi fontane che fecero la gloria della città.

Siena e Pozzuoli sotterranee

A sinistra una foto di Siena sotterranea, una serpentina del corso del gorello cioè il piccolo canale in cui scorre l’acqua dei bottini.

A destra invece una foto di Pozzuoli sotterranea. che nasconde un piccolo quartiere della città romana, nella quale si può passeggiare tra strade, negozi, piccoli templi e taverne…

Chiusi, catacombe di Mustiola

Chiusi, catacombe di Mustiola.

Sotto il colle di Chiusi sono venuti alla luce tratti di acquedotti e pozzi etruschi. E oggi esistono due musei sotterranei da visitare.

Torino, museo dedicato a Pietro Micca

Collegati in un tour di grande fascino, i luoghi della Torino di sotto comprendono ovviamente gli ambienti militari resi celebri dalle gesta di Pietro Micca, soldato della compagnia minatori eroe cittadino morto nel 1706.

Trieste, le gallerie della Kleine Berlin

Trieste, le gallerie della Kleine Berlin furono scavate e attrezzate per proteggere le truppe occupanti tedesche dai bombardamenti alleati.

Milano, San Giovanni in Conca

Milano, San Giovanni in Conca.

Sotto la città di Milano s’incontrano sotterranei militari, ma anche, più in basso di vie e piazze, oltre 250 km di corsi d’acqua che sono stati coperti da un soffitto artificiale nel corso dei secoli, che raccolgono le acque di torrentelli e rogge che in passato facevano di Milano una città di canali.