La caliente argentina

Pensate che in America Latina l’audience di Disney Channel è cresciuto con Violetta del 93% e in Italia, le prima 40 puntate della serie sono state seguite da una media di 200 mila telespettatori, o sarebbe meglio dire telespettatrici, visto che il pubblico è esclusivamente femminile.
E se le bambine, fino all’età di 10 anni, guardano a questo fenomeno perché vorrebbero imitare Violetta nel modo di ballare o cantare; le teenager sono invece più affascinate dal look e dallo stile della caliente argentina: minigonne, t-shirt, stivali con le zeppe, orecchini vistosi, shopping bag con casse integrate e rossetto sulle labbra sono solo alcune delle novità messe in campo dalla Disney per attirare le folle.
Ma Violetta è solo l’ultimo caso di teen-star sfornata dall’azienda americana da 43 milioni di dollari.

La parabola della baby star

Violetta è solo l’ultima delle star sfoderate dalla multinazionale, che invade pc, astucci, agende, quaderni ma anche scarpe e vestiti delle nostre figlie. In principio fu Britney Spears nello show di Mickey Mouse, e poi Lindsay Lohan con la serie La mia amica speciale e Myley Cyrus con Hanna Montana, e poi ancora Justin Timberlake e Zac Efron con High School Musical. Ma, come ben sappiamo tutti, maschietti a parte (Justin Timberlake è un noto cantautore e attore statunitense vincitore di sei Grammy Awards e Zac Efron si è riscattato alla grande come attore oltre che cantante e ballerino), le baby-star hanno fatto sì carriera, ma hanno anche bruciato tutte le tappe, così si ritrovano a 20 anni ad essere le regine del twerking, ad essere “abbonate” ai centri di riabilitazione, e talvolta alla prigione, a causa di droga e alcolismo.
E mentre si spera che Violetta non faccia la stessa fine delle sue “compagne” di club (e cioè quello della Disney), le mamme ammettono che niente sarà più come “prima di Violetta”.

Prima e dopo Violetta

Oggi infatti bisogna parlare di un prima e un dopo Violetta. Sì, perché anche se la maggior parte delle mamme si siede sul divano a guardare la serie tv insieme alle figlie e le aiuta a tappezzare la cameretta di poster della “piccola diva”, in fondo si continua a chiedere come si è arrivati a questo punto e soprattutto dove si andrà a finire.
Prima di Violetta si cenava puntualmente alle otto, ora occorre rimandare l’appuntamento famigliare perché alle 20.10 ce n’è un altro più importante; prima di Violetta le compagne di classe erano adorabili bambine con le trecce e i codini ora quelle stesse ragazzine vestono con minigonne plissettate tartan, rossetti e unghie rosse; prima di Violetta i padri avevano una dignità, ora si ritrovano in coda a fare la fila per acquistare i biglietti del concerto; e infine, prima i Violetta, le bambine studiavano inglese alle medie, ora vogliono solo imparare a parlare lo spagnolo.

Violetta o Martina?

Ma torniamo al punto. Violetta e/o Martina. Tutte e due sono argentine, tutte e due cantano,  ballano e recitano, tutte e due sono 16enni innamorate (Martina è fidanzata con l’attore Peter Lanzani). Ma soprattutto, sia Violetta sia Martina, hanno genitori molto protettivi. Il padre di Martina, Alejandro, è un noto regista e produttore televisivo, autore per altro de Il mondo di Patty, che un bel giorno decide di proporre un format di canzoni alla Disney e chiede il favore alla giovane figlia di cantarle.
Il finale? Forse scontato: l’azienda cestina il progetto ma si tiene la figlia che, di lì a poco, diventa famosa col nome di Violetta. Il resto è storia, anzi, favola…o forse è già leggenda…