Cosa è il Kundalini e come si pratica
Lo yoga kundalini deriva da una tradizione antica legata alla realizzazione spirituale dell’uomo, all’energia e alla meditazione. Attraverso pratiche fisiche – asana – e respirazione purifica il corpo e lavora sui chakra, i canali energetici.
Durante una lezione di yoga kundalini si richiama l’attenzione e la consapevolezza all’interno, focalizzandosi sul respiro e sull’energia che scorre nel corpo. Grazie alle tecniche di respirazione e meditazione, come ad esempio la recitazione dei mantra, questo tipo di yoga stimola quello che appunto è chiamato Kundalini, ossia l’energia assopita sotto forma di serpente annodato in tre spire nella colonna vertebrale.
Rispetto ad altri stili di yoga, richiede sicuramente una predisposizione a questo tipo di concetti, per cui si deve essere pronti e preparati ad andare al di là della pratica fisica.
I benefici del Kundalini yoga
Essendo una pratica spirituale, i benefici sono in primis legati al benessere mentale ed emotivo, alla guarigione e all’apertura verso il mondo e verso la crescita del nostro sé.
Il fine è il risveglio dell’anima, non intesa necessariamente in senso religioso. Attraverso questa pratica si equilibrano le emozioni, si lavora sulla sensibilità, sulle relazioni con gli altri e sulla lucidità mentale.
A livello fisico, come molte pratiche yoga, migliora il funzionamento del sistema cardiovascolare, abbassa la pressione, migliora i processi digestivi e diminuisce lo stress, prevenendo ed evitando tutti i disturbi ad esso associati.
La pratica
Come accennato, la pratica non è fatta solo di posizioni yoga classiche ma di respiro, meditazione, canti e mudra. A seconda delle lezioni, la pratica può essere più o meno fisica e dinamica: le lezioni variano molto in base al tipo di lavoro sul quale ci si vuole concentrare, in base al periodo dell’anno e al percorso degli allievi.
Non ci sono particolari controindicazioni, proprio perché è generalmente meno dinamica del vinyasa o del power yoga, ma è sempre importante segnalare all’insegnante eventuali problematiche fisiche o disturbi.