Troppo presto per le allergie? Sbagliato. In molti hanno già cominciato a soffrire per starnuti e occhi che lacrimano. «A partire dalla metà o dalla fine di gennaio cominciano a fiorire alcuni alberi, come il nocciolo, e poi la betulla, l’ontano e il carpino» spiega il professor Claudio Ortolani, direttore dell’Istituto allergologico lombardo di Cesano Boscone (Milano). «Tant’è vero che su 10 persone allergiche ai pollini, tre hanno dei fastidi persino in inverno». Attenzione anche in casa dove, nei locali più umidi, possono svilupparsi le muffe oppure, complice il riscaldamento, possono diffondersi a dismisura gli acari.
Se è colpa delle piante
I disturbi si scatenano quando passi nei viali alberati o nei parchi. Se sei all’aperto hai starnuti a raffica mentre se entri in un luogo chiuso stai meglio.
Che cosa fare
Per limitare il contatto con i pollini, quando passi nei viali alberati copriti la bocca e il naso con una sciarpa o un foulard. Contro il raffreddore usa una, due volte al giorno i nuovi spray nasali a base di derivati del cortisone (per esempio fluticasone furoato o budenoside, i principi attivi contenuti nei farmaci Avamys o Aircort). «Agiscono solo a livello locale e non vengono assorbiti dall’organismo» spiega il professor Ortolani. «Nel giro di due, tre giorni permettono di eliminare l’infiammazione e l’irritazione nasale, senza dare effetti collaterali».
Se è colpa delle muffe
I sintomi si fanno sentire in casa, soprattutto quando sei in bagno o in cucina, e aumentano dopo essere stati in cantina. Si sta meglio, aprendo le finestre.
Che cosa fare
Pulisci bene le macchie di umidità con uno straccio imbevuto di acqua e candeggina. Ricordati poi di lavare anche il frigorifero con acqua e bicarbonato perché lì le muffe possono proliferare. Se il raffreddore è intenso, puoi usare gli antistaminici di ultima generazione (ebastina, desloratadina, cetirizina cloridrato, rupatadina) che non provocano sonnolenza e sono efficaci per tutto l’inverno, senza bisogno di aumentare le dosi. L’ultimo arrivato (il nome commerciale è Kestine-Lio) si scioglie in bocca senza acqua in cinque secondi, e fa effetto subito.
Se è colpa della polvere
I disturbi sono iniziati con l’accensione dei riscaldamenti e peggiorano se riordini o rifai il letto con le finestre chiuse. Mentre migliorano se lasci coperte e cuscini al sole.
Che cosa fare
Tieni il riscaldamento a non più di 20 gradi e se devi passare la settimana bianca nella casa in montagna acquista coperte, cuscini e materassi sul posto. Se li porti da casa (anche nuovi), complice il riscaldamento, rischi che gli acari si diffondano anche dove di solito non ci sono. Se hai sempre il naso chiuso puoi pensare al vaccino. «Si tratta di compresse o gocce da mettere sotto la lingua, da prendere a casa per tre, quattro mesi» spiega il professor Ortolani. «La cura è molto efficace, può essere iniziata in qualsiasi momento e in tre, quattro stagioni riduce parecchio o elimina del tutto i sintomi».