È un’ospite indesiderata che, almeno una volta, ha “fatto visita” a tutti durante l’estate. In due casi su tre, infatti, la diarrea si presenta proprio in questa stagione. E c’è una ragione.
«La colpa è soprattutto delle temperature elevate» spiega Gianpiero Manes, specialista della divisione di gastroenterologia, ospedale Sacco di Milano «Con il caldo, infatti, è più facile che i batteri dannosi proliferino. Il rischio è elevato soprattutto con i cibi cotti poco, malconservati, o non più freschissimi. Oppure, nel caso di acqua che è rimasta a lungo nella tubatura».
Purtroppo, però, questi microrganismi non alterano i sapori. E ci si accorge della loro presenza solo quando arriva il mal di pancia.
«In estate si può anche soffrire di diarrea da colpo di freddo» aggiunge il dottor Manes «In questo caso, però, il meccanismo è un po’ diverso. Capita, infatti, quando l’organismo non si adatta ad uno sbalzo di temperatura. La conseguenza è una contrattura, cioè uno spasmo, della muscolatura dell’intestino, che causa, appunto, la diarrea».
Qualunque sia l’origine del disturbo, durante la crisi ricordati di bere molta acqua, per evitare il pericolo di disidratazione, e di aggiungere un integratore con potassio, perché è il sale minerale che perdi di più con la diarrea.
«Ci vuole invece molta prudenza nell’uso di antidiarroici» avverte il dottor Manes «perché la dissenteria, tranne nel caso del colpo di freddo, è un meccanismo di difesa dell’organismo. Indica che l’intestino sta cercando di allontanare delle sostanze tossiche. Il farmaco, invece, paralizza i movimenti del colon e così i batteri o il virus che hanno scatenato la diarrea continuano ad agire».
Come regola generale, quindi, aspetta qualche ora prima di ricorrere ai farmaci, assumili solo se non vedi miglioramenti e al massimo per due giorni. «Se il disturbo non si risolve entro questo tempo, bisogna rivolgersi al medico perché in alcuni casi può servire un antibiotico per curare l’infezione» conclude il dottor Manes.
Scopri quindi i rimedi più adatti a seconda della causa scatenante.
Colpo di freddo
La causa di questo tipo di diarrea è semplice: hai preso freddo dopo il bagno in mare o sei passata bruscamente dal caldo ad un locale con aria condizionata. E tanto basta: il disturbo si manifesta nel giro di mezz’ora e dura al massimo un’ora.
Che cosa fare?
La diarrea passa da sola, senza bisogno di farmaci. Bevi, però, una tisana calda con fiori di camomilla e scorze di limone: aiuta a rilassare l’intestino che è contratto.
Reazione ai farmaci
Se prendi antibiotici come la penicillina e la clindamicina, puoi avere disturbi intestinali dopo qualche giorno di cura. Questi principi attivi hanno il difetto di alterare la flora batterica.
Che cosa fare?
Assumi i fermenti lattici. Sono contenuti anche nello yogurt, ma in questo caso preferisci prodotti specifici perché hanno una maggiore efficacia. Se la diarrea è iniziata l’ultimo giorno di cura, sospendi il farmaco. Altrimenti, chiama il medico per sapere se puoi sostituirlo con un altro principio attivo.
Diarrea del viaggiatore
Oltre un milione di viaggiatori si ritrova ogni anno a fare i conti con questo problema. Difficile risalire alla causa: a volte basta l’acqua con cui ci si lava i denti. O responsabile è il cambio di abitudini alimentari per adattarsi agli usi locali. In genere, l’unico disturbo è la diarrea. Ma si possono avere anche febbre, vomito e malessere generale.
Che cosa fare?
Se hai solo il disturbo intestinale, rimani a riposo per un paio di giorni e bevi del tè leggero, che è astringente. Se, però, non vedi miglioramenti, o hai anche febbre e vomito, rivolgiti a un medico perché può servire un antibatterico specifico.
Infezione batterica
Ci sono diversi tipi di batteri che possono scatenare il disturbo.
Se hai dolori di pancia molto intensi, febbre alta e malessere generale, la colpa può essere della salmonella. Cerca di ricordare se una o due settimane prima (il tempo di incubazione di questo batterio è tra sette e 15 giorni) hai mangiato pollame o uova: sono gli alimenti che più facilmente possono essere contaminati.
Se hai nausea e vomito, la causa è quasi sicuramente lo stafilococco. È un batterio che si fa “sentire” subito, tra una e sei ore dopo il pasto. I sintomi durano meno di 12 ore, ma sono violenti. Gli alimenti che possono aver scatenato questa diarrea sono il latte, la carne e il pesce, se sono stati tenuti a temperatura ambiente nonostante il caldo.
Se hai dolori alla parte alta della pancia si può trattare di diarrea da escherichia coli. I sintomi si scatenano tra le sei e le 48 ore dopo il pasto e durano tre, cinque giorni. Difficile risalire alla causa dell’infezione, perché può essere stata la carne poco cotta, la verdura cruda, ma anche l’acqua. Per esempio, il cubetto di ghiaccio che avevi nella bibita.
Che cosa fare?
Per prima cosa, reidratati e recupera il potassio perduto. Bevi anche del succo di mirtillo, che ha un’azione antisettica e “disinfetta” l’intestino. Se hai crampi e dolori alla pancia prendi un antispastico, che rilassa la muscolatura dell’intestino. Per risolvere la nausea e il vomito assumi, invece, un antiemetico a base di scopolamina butilbromuro, che calma le contrazioni dello stomaco. Se il problema dura più di 48 ore, però, rivolgiti al medico perché non puoi curarti da sola: servono farmaci specifici.
Virus influenzale
I sintomi sono quelli di una normale influenza che colpisce l’intestino. Quindi, oltre alla diarrea, ci sono dolori muscolari, mal di testa e febbre.
Che cosa fare?
Segui le regole che metti in pratica quando prendi l’influenza in inverno: stai a letto, bevi almeno un paio di spremute di agrumi al giorno e assumi un farmaco antinfiammatorio come l’acido acetilsalicilico e il paracetamolo, che ti aiutano a eliminare il virus. E, con questo, la diarrea.