1 – Mai guardare le foto dell’ex
Perlomeno, non nei primi cinque anni successivi al benservito. A meno che nel frattempo non mi sia sposata o sia finita al manicomio dove passo le giornate a disegnare pupazzetti sdentati con i pennarelli.
2 – Viva il piccolo progetto
Cosa ne sarà di me fra venti anni, quando l’osteoporosi costringerà i miei nipoti ad accoltellarsi per decidere a quale casa di riposo sbolognarmi? I venti anni sono lontani. Cerco di sopravvivere fino alle prossime 24 ore con un piccolo progetto. Potrebbe essere l’acquisto di quei costosi sandaletti Dior che non ho mai osato fare.
3 – No al perizoma davanti a lui
Soprattutto se le mie natiche da qualche tempo stiano calando come le guance di un cane razza sharpei.
4 – L’alito va coltivato
Non fa niente se l’ultimo mio bacio con lingua acclusa risalga al 1984. L’alito va mantenuto fresco a scopo preventivo. E nella borsa sempre chewing gum alla menta che, in caso di emergenza, posso strofinarmi come deodorante anche sotto le ascelle.
5 – Zitella sì, ma enigmatica
Esco con Tizio, vado in vacanza con l’ex compagna di liceo, passo la domenica a riempire vasetti di cipolline in agrodolce. Niente spiegazioni all’uomo che mi piace. Tutti gli uomini preferiscono le donne misteriose.
6 – È brutto, non ci esco
Che sbaglio. Anche un corteggiatore che sputi mentre parla o che s’infili l’unghia nell’orecchio merita una pizza napoletana insieme a me. Posso usarlo come elemento di autostima per il mio curriculum sentimentale.
7 – Il pube non si tocca
Ho fatto lo sbaglio di depilarlo a zero perché avevo riscontrato una leggera caduta di pelo ed un vago ingrigimento. Non avevo fatto i conti con il prurito insopportabile connesso alla ricrescita dei peli in questione. Non sottovaluterò più il fascino dei peli mesciati.
8 – L’orgasmo simulato
Non simulo un orgasmo dall’era paleolitica. Prima gridavo come una forsennata, spinta dal dovere di compiacere il mio partner. Adesso taccio. Felice di avere evitato (come succedeva negli anni degli strilli forzati) una faringite.
9 – La bugia di Capodanno
“Dove vado a Capodanno? Ma a Cortina, mio caro. O forse al caldo, in Egitto, sai che mi sono sempre piaciuti i faraoni”. Viva la bugia da Capodanno. Alla sottile crudeltà delle domande altrui, sfuggo con una bugia priva di sensi di colpa. Chiudendomi in casa, staccando il telefono e preparandomi una bella faraona al forno con le patate.
10 – Io viaggio da sola
Ho osato. Ho viaggiato da sola. Pensando che mi sarei perduta fra le montagne ed il mio cadavere sarebbe stato ritrovato dopo una quindicina di anni da un cercatore di porcini. Ed invece ho trovato un corteggiatore con gli occhi più brillanti che abbia mai visto. Attenzione, però, che non si tratti (può capitare) di un corteggiatore che come hobby faccia il serial killer.