San Valentino: 10 cose da non fare
Hai già pensato alla cena di San Valentino? Semplice, a casa, cucinando insieme: l’occasione per sperimentare una nuova ricetta a quattro mani e condividere un momento di tenerezza e intimità. Ecco una valida alternativa ad una cena fuori.
Se non sei una grande fan di San Valentino, ma anche se lo sei ma non sopporti tutto l’elenco di consuetudini che sembra obbligatorio rispettare ecco una buona notizia: te le puoi risparmiare!
Ecco a te l’anti decalogo con tutte quelle cose che possiamo smettere di fare a San Valentino, ovviamente con dei validi motivi.
1. Andare fuori a cena
Code interminabili davanti al ristorante? No, grazie. La probabilità è di finire stretti stretti in un tavolino circondato da almeno una ventina di altre coppie che fissano il cellulare piuttosto che parlare: replica tutt’altro che romantica. Scegli due o tre ricette, diverse dal solito e non troppo complicate, acquista gli ingredienti e non fare assolutamente nulla. Quando il partner sarà a casa stappate una bottiglia e mettetevi ai fornelli. Cucinare insieme, con calma e senza stress, sa rivelarsi terribilmente divertente.
2. Fare regali (scontati)
Si parla sempre di feste e consumismo, eppure una larga percentuale di popolazione continua a stressarsi finendo verso regali per lui e frasi d’amore: azioni brillanti, ma solo in apparenza. Ribelliamoci.
Se ti va acquista o crea un regalo, scrivi “Bonus per un pomeriggio insieme” e trascorri del tempo con il partner, organizza qualcosa che rimandate da tanto, digli tutto quello che non gli hai mai detto. Impariamo a osare gesti che nascono dall’instinto. Perfetti no, più sorridenti e felici sì.
3. Indossare un completino sexy
Visti e stravisti: i completini sexy ormai non stupiscono più nessuno. Il vero fascino è un’intimità da vivere nel quotidiano, realizzando una coppia che si diverte, persino in salita o sulla strada sbagliata.
Se ti intriga una serata diversa dal soito scegli un completo… per due, da regalare e indossare con un sorriso. A trent’anni dal sì, quando non si è più adolescenti e le difficoltà della vita sono tante, ridere insieme diventa un atto rivoluzionario.
4. Farsi prendere dall’ansia che tutto sia perfetto
Non rovinate una bella serata con l’ansia che tutto sia perfetto. Nella vita quasi nulla è perfetto, ma questo non significa che non possiamo festeggiare ciò che abbiamo, ciò che ci rende felici e fa tornare il sorriso. A San Valentino o in qualsiasi giorno dell’anno.
5. Non condividere questo giorno con i figli
Tu o lui avete figli? Passate la serata di San Valentino tutti insieme: tante chiacchiere, film e una cena speciale, magari con hamburger e patatine, polpette o una ricetta divertente. Potrete ritagliare un momento solo per voi due… il 13 febbraio. Farete felici gli ex, i bambini. E naturalmente voi due.
6. Regalare rose rosse
Sul globo esistono milioni di specie floreali, perché limitarsi alle solite rose rosse? Scegliere i fiori in base a ciò che ama l’altra persona, seguendo l’istinto, le sensazioni, il colore è un autentico atto d’amore. Naturalmente non è affatto detto che debba essere sempre il sesso maschile a presentarsi con un mazzo di fiori: quest’anno sorprendilo tu.
7. Fare un regalo d’obbligo
Davvero c’è bisogno di un regalo di San Valentino? I doni sono improvvisi, vengono dal cuore: i migliori sono quelli che vediamo per caso e ci fanno immediatamente pensare a una persona.
La vita è troppo breve per accontentarsi di cose che non hanno realmente a che fare con noi. Se proprio assale la voglia di fare un regalo scegliamo una cosa piccola. Qualcosa fatto per due, che possiamo condividere. Un pensiero o un’esperienza da fare insieme. Per ridere. Divertirci, sognare, immaginare.
8. Non comunicare con frasi impersonali
Le frasi che davvero fanno battere il cuore sono spontanee, estremamente personali, quasi sempre incomprensibili per gli altri. Non chiedere e non aspettarti frasi da Via col Vento dal partner: ascolta i suoi segnali. Spesso cerchiamo il romanticismo in luoghi molto lontani da dove si trova sul serio. E tu cosa comunichi al tuo lui?
9. Evitare le condivisioni dei vostri momenti intimi sui social
Una cosa decisamente da evitare? Condividere su Facebook e social in genere immagini al limite del buon gusto, dalle frasi più sdolcinate che non ricche di sentimento, agli slogan nefasti di odio verso qualcosa. Vale a San Valentino e in ogni giorno dell’anno: i social non sono un diario personale.
Ricorda che tutto ciò che fai in rete rimane sul web. Possiamo scrivere o condividere un pensiero simpatico, ma cerca di lasciare l’autentica intimità dove dovrebbe stare: nella privacy.
10. Non trattenere le tue emozioni
Quante volte dite ‘Sì’ senza pensarlo realmente e in quante occasioni vi date contro ormai per il gusto di rimanere ognuno con le proprie idee, spiazzando l’altro?
Se una coppia vuole sopravvivere alle tempeste della vita insieme deve imparare a esprimersi: questo significa abolire l’espressione ‘Dovresti saperlo’ e iniziare a parlare.
Non è ciò che si dice ma come lo diciamo ciò che fa differenza. Usa la gentilizza, fatti guidare dall’amore, imparando a liberare ciò che davvero passa per la vostra testa. Forse all’inizio sarà difficile, ma vi libererà da una maschera fin troppo pesante.
La vera storia di San Valentino
Dopo aver visto gli errori da evitare a San Valentino, scopriamo insieme la vera storia di questa festa che tutti gli anni viene celebrata da milioni di innamorati. La celebrazione ha origini antiche e si rifà alla storia dell’omonimo santo vissuto nel I secolo d.C. San Valentino fu vescovo di Terni e nel 270 arrivò a Roma per predicare il vangelo, cercando di convertire i pagani. L’imperatore Claudio II tentò di convincerlo ad abiurare, ma Valentino rifiutò e tentò di convertire l’imperatore stesso. Venne poi arrestato sotto l’impero di Aureliano, subendo il martirio e la decapitazione.
Perché San Valentino si festeggia il 14 febbraio
La festa di San Valentino si celebra il 14 febbraio proprio in onore del santo. Valentino, infatti, venne ucciso dai soldati romani l 14 febbraio 273, a circa 97 anni. Il suo corpo venne poi seppellito a Terni e proprio lì, nel IV secolo, è stata poi costruita la basilica a lui dedicata, che oggi custodisce le sue reliquie. La festività è stata istituita da papa Gelasio I nel 496 e ha sostituito le ‘lupercalia’, una festa pagana di purificazione che si celebrava il 15 febbraio.
Perché San Valentino è la festa degli innamorati
Ma perché San Valentino è considerato il protettore degli innamorati? Le teorie sono più d’una. Certamente il santo era famoso perché, oltre a guarire gli ammalati, celebrava matrimoni contro il volere degli imperatori che, in quel periodo, perseguitavano i cristiani. Tra questi, secondo un racconto, ci fu l’unione tra una giovane cristiana molto malata, Serapia, e un centurione romano, Sabino. I genitori della ragazza erano contrari alle nozze, ma Valentino, chiamato da Sabino, dopo averlo battezzato unì i due in matrimonio. Stando a un’altra leggenda, invece, un giorno il santo incontrò due giovani che stavano discutendo animatamente. Lui si avvicinò e chiese loro di tenere unita nelle loro mani una rosa: questo gesto allontanò le tensioni e li fece riconciliare. Un’altra variante di questo racconto, invece, spiega che il santo avrebbe fatto far loro la pace liberando nell’aria alcune coppie di piccioni (da qui l’espressione ‘piccioncini’).