Quando si decide di mettere al mondo un figlio, si pensa sempre che nel rapportarsi con lui non possano mai esistere ostacoli. Purtroppo, col passare degli anni, la nostra convinzione originaria perde sempre più terreno e ci ritroviamo a non saper mai cosa dire ad un adolescente che vede in noi non il genitore ma l’ostacolo alla sua libertà. Queste 5 cose che andremo ad analizzare non vanno mai dette ad un figlio adolescente, anche perché non le avremmo mai volute sentire dire noi dai nostri genitori.

Non sminuire le sue ambizioni

Si diventa sognatori: il nostro “bambino” si sta affacciando al mondo e noi facciamo fatica a capirlo. È diventato un vulcano in eruzione, pieno di progetti per lui tutti realizzabili senza sforzo e fatica, per noi impossibili e spesso fantastici e surreali. L’errore più grande è distruggere i suoi sogni, convincendolo che niente di quello che immagina potrà mai concretizzarsi. I ragazzi sembrano forti, in realtà sono molto fragili e tutto quanto diciamo loro si fissa nella loro coscienza indelebilmente, trasformandoli in esseri insicuri, incapaci di prendere una decisione in tutta autonomia.

Non rinunciare all’autorità

Ad un adolescente serve un genitore che continua a fare il padre e la madre, non serve un amico, di quelli ne trova ovunque. La famiglia è rifugio e sicurezza nella sua integrità e stabilità. Evitiamo spacconate, evitiamo di vantarci delle nostre passate stragi di cuori, così facendo lo spingiamo a chiudersi in sé stesso, temendo il confronto con l’altro sesso per paura dimettersi in antagonismo con noi, per paura di essere sconfitto là dove l’adulto aveva dominato.

Non punirlo per i suoi errori

La vita è tutta in salita e lungo il cammino ci sono ostacoli che non sempre si superano la prima volta che s’incontrano. Un debito formativo, una bocciatura, un brutto voto o una pagella insufficiente sono sempre bocconi amari per un genitore ma anche l’adolescente apparentemente più menefreghista ci soffre, a modo suo. Fargli capire che ci siete rimasti male è un conto ma arrivare a dirgli che è un fallito, un inconcludente, è la cosa più sbagliata che si possa dire.

Lascia che si esprima

Non reprimete le sue passioni, non negategli di sperimentare ciò che voi non avete mai fatto; come ha affermato Gibran il profeta: “Voi siete gli archi da cui i vostri figli come frecce viventi sono scoccati”. Voi indirizzate la freccia ma non saprete mai in quale bersaglio farà centro. Sono loro che devono conquistare il loro posto nel mondo.

Non esagerare quando ti arrabbi

Non ditegli mai che è il più grande errore che avete fatto, neanche quando la rabbia vi accieca e siete sopraffatti da un’incredibile delusione. Passato il momento, voi dimenticherete tutto, vostro figlio no. Nascerà in lui il timore di non essere stato desiderato, di essere il prodotto di uno scherzo del destino, di non essere amato. Non dimentichiamoci che i figli non ci hanno chiesto di nascere, siamo noi che li abbiamo generati e le nostre parole hanno un peso diverso da tutte quelle pronunciate dagli altri.