Cose che non si dicono sul matrimonio
Si dice che il matrimonio sia la tomba dell’amore. E, sicuramente, l’immagine del perfetto amore romantico che ci hanno trasmesso film e romanzi poco realistici è impossibile da replicare nella quotidianità. Molte donne covano nel profondo di se’ la speranza che un giorno il classico principe azzurro senza macchia le porterà via con se’ regalando loro un futuro radioso e perfetto di qui all’eternità. Queste immagini idealizzate sono destinate a infrangersi nella quotidianità del matrimonio, che non è affare per chi rifiuta di tenere i piedi per terra. Ma spesso sono proprio le cose meno romantiche del matrimonio che hanno più da insegnarci su noi stessi, sul partner e sulla natura stessa dell’amore.
Perché le donne vogliono ancora sposarsi?
- In salute e in malattia Verrà sempre il giorno in cui, guardando l’uomo che dorme accanto a voi, penserete “Oddio! Sarà lui per sempre?”; e anche il giorno in cui pur di non vedere la sua faccia avrete la tentazione di fuggire di casa. Ma in realtà, sì, avete scelto proprio quella persona per sempre, e se l’avete fatto avevate i vostri buoni motivi. Il giorno del matrimonio non è l’obiettivo; il matrimonio è piuttosto un viaggio pieno di noie e arrabbiature ma anche di eccitazione, felicità e piccoli incantesimi che lo rendono migliore a qualsiasi fiaba
- Un’impresa difficile Tutti sfoderano pareri su quanto siano complicati e difficili il matrimonio e la convivenza. Poi, quando ci si ritrova, ci si rende conto veramente di quanto sia difficile. Lo è davvero, e come in ogni grande impresa non mancano i momenti di sconforto. Matrimonio significa anche trovare con fatica il modo di relazionarsi mentre entrambe le persone coinvolte crescono e si evolvono, non sempre su binari paralleli. In questo senso, il matrimonio è uno stile di vita, in cui l’egoismo non trova posto.
- Arrabbiature notturne Chiunque si stia per sposare avrà ricevuto da qualcuno il classico consiglio di non andare mai a letto arrabbiati: facile a dirsi e quasi impossibile da attuare, e talvolta anche controproducente. Se la discussione è accesa, un time-out potrebbe essere utile a recuperare la calma e riflettere sulle proprie istanze e quelle altrui, anche se non è ancora arrivato il momento di riappacificarsi
- Non tutto bianco o nero Ci sono persone che credono fermamente di essere nel giusto. Così tanto da non lasciare spazio a nessun’altra opinione. Se fate parte della categoria, c’è una notizia per voi: talvolta è solo una questione di punti di vista. Quasi niente è bianco o nero, e il matrimonio forgia il carattere dal punto di vista della pazienza e del compromesso.
- Imparare a litigare bene Far funzionare un matrimonio non significa non litigare mai, ma imparare a litigare bene, cioè trovare il vostro modo di discutere affinchè il conflitto sia produttivo, senza lasciare spazio ad incomprensioni. Rinunciare ex imperio alla lotta, invece, non farà che alimentare la vostra frustrazione
- Si può cambiare solo sè stessi Dentro quasi ogni donna germoglia il seme della presunzione di poter cambiare il proprio uomo. Chiunque sia nostro marito, avrà sempre dei difetti che troviamo insopportabili, cose che, secondo noi, potrebbe cambiare senza alcuna difficoltà. Peccato che il fatto di cambiare un uomo adulto, spogliandolo di decenni di vecchie abitudini, convinzioni e idiosincrasie, sia un’impresa estenuante e spesso fallimentare. E si arriva a realizzare, prima o poi, che è molto più semplice cambiare il nostro modo di reagire ai suoi piccoli difetti.
- Sue mancanze o nostre insicurezze? La battuta scortese sul nostro nuovo taglio di capelli, i ritardi ingiustificati o altre piccole e grandi mancanze da parte del nostro partner alla lunga ci possono portare alla più classica delle conclusioni: “se mi amasse veramente non si comporterebbe così”. Ma prima di pensare al peggio vale la pena riflettere se, piuttosto, queste cose ci feriscono a causa di nostre insicurezze o traumi che ci portiamo dietro da prima del matrimonio