L'abbandono del tetto coniugale spesso comporta la perdita del diritto all'assegnazione della casa coniugale, ma non se il fatto di lasciare l'abitazione familiare è stato dovuto ad episodi di violenza familiare ai danni del coniuge o dei figli. Il genitore che lasci la casa per salvaguardare la sicurezza fisica dei figli può insomma rientrare in possesso del bene.
Ciò ovviamente non accade se si abbandona casa senza giustificati motivi. L'abbandono del tetto coniugale è infatti una materia delicata e agire senza conoscere le conseguenze di ciascuna situazione può rivelarsi particolarmente pericoloso. Si rischia infatti per colpa dell'avventatezza di causare dei danni difficili da riparare in sede di Tribunale.
Ecco perché anche quando la situazione è molto tesa o si pensa stia per diventarlo, è sempre opportuno consultare un legale che indichi al proprio assistito i passi giusti da fare, generalmente tutto si riduce all'invio di una raccomandata con ricevuta di ritorno, ma in questo caso si è certi di non correre rischi.