Il rapporto sugli adolescenti e i sentimenti
La gelosia come segno d’amore, la condivisione di dispositivi e password come prova che ci tieni davvero a me. E ancora, uno schiaffo ogni tanto può capitare. E, infine, gli stereotipi: le ragazze piangono di più, si prendono più cura delle persone e si sacrificano per la relazione. Sono alcune delle convinzioni, sbagliatissime!, che vengono fuori dall’indagine Le ragazze stanno bene? Indagine sulla violenza di genere onlife in adolescenza realizzata da Save the Children in collaborazione con Ipsos. Ma per capire meglio come gli adolescenti vivono le relazioni sentimentali, quanto sono considerati normali e accettati comportamenti violenti e di controllo e quanto pesano gli stereotipi di genere analizziamo bene i dati, piuttosto allarmanti.
La gelosia e il controllo
Il 30% degli adolescenti sostiene che la gelosia è un segno di amore. Il 65% delle ragazze e dei ragazzi che hanno o hanno avuto una relazione dichiara di aver subìto dal partner almeno un comportamento di controllo, come la richiesta di non accettare contatti da qualcuno/a sui social (42%); di non uscire più con delle persone (40%); di poter controllare i propri profili sui social (39%); di non vestirsi in un determinato modo (32%); fino al sentirsi dire, in un momento di difficoltà, che il partner avrebbe commesso un gesto estremo facendosi del male (25%). Una percentuale quasi analoga di adolescenti (il 63% di chi ha o ha avuto una relazione) dichiara di aver praticato almeno uno di questi comportamenti di controllo nei confronti di altri.
Il consenso tra gli adolescenti
Quanto al consenso ad un rapporto sessuale, il 90% ritiene necessario chiederlo sempre anche all’interno di una relazione di coppia stabile, ma per molti questa convinzione teorica non si traduce facilmente in un comportamento, visto che poi il 36% ritiene di poter dare sempre per scontato il consenso della persona con cui si ha una relazione e il 48% ritiene che in una relazione intima sia difficile dire di no ad un rapporto sessuale se richiesto dal/la partner.
La violenza sessuale
Il 43% degli intervistati si dichiara molto o abbastanza d’accordo con l’opinione che se davvero una ragazza non vuole avere un rapporto sessuale con qualcuno/a, il modo di sottrarsi lo trova. La percentuale di chi lo dichiara è più alta tra i ragazzi (46%), ma è elevata anche tra le ragazze.
E sul tema della colpevolizzazione della vittima purtroppo ben il 29% degli adolescenti è molto o abbastanza d’accordo con l’opinione che le ragazze possono contribuire a provocare la violenza sessuale con il loro modo di vestire e/o di comportarsi, mentre il 24% pensa che se una ragazza non dice chiaramente “no” vuol dire che è disponibile al rapporto.
Gli stereotipi di genere
Riguardo agli stereotipi di genere, il pianto, le capacità relazionali e di cura vengono chiaramente associate all’universo femminile. Quasi il 69% degli adolescenti pensa che le ragazze siano più predisposte a piangere dei ragazzi, il 64% che siano maggiormente in grado di esprimere le proprie emozioni, il 50% di prendersi cura in modo più attento delle persone. Il 39% degli adolescenti (maschi e femmine) ritiene che le ragazze siano più inclini a sacrificarsi per il bene della relazione, la percentuale sale al 51% proprio tra le ragazze.
La violenza fisica tra gli adolescenti
Il 52% degli adolescenti in coppia dichiara poi di aver subìto, almeno una volta, comportamenti violenti, quali essere chiamato con insistenza al telefono per sapere dove ci si trovava (34%); essere oggetto di un linguaggio violento, con grida e insulti (29%); essere ricattati per ottenere qualcosa che non si voleva fare (23%); ricevere con insistenza la richiesta di foto intime (20%), essere spaventato da atteggiamenti violenti (schiaffi, pugni, spinte, lancio di oggetti, 19%); condividere foto intime con altri senza consenso (15%). In questo caso, è il 47% a dichiarare di avere, almeno una volta, agito questi comportamenti nei confronti del/la partner.
Cosa dice l’esperta su questi dati sugli adolescenti
«Preoccupa, analizzando i dati, l’accettazione diffusa di forme di controllo tra le coppie di adolescenti, la tolleranza nei confronti di pratiche violente e la persistenza di stereotipi di genere» dice Antonella Inverno, Responsabile Ricerca e Analisi di Save the Children. «Considerare gelosia, possesso e controllo ingredienti accettabili e segni di amore in una relazione di coppia o attribuire una responsabilità alla vittima di una violenza sessuale per il modo in cui è vestita non possono essere considerati purtroppo retaggi del passato, ma sono opinioni e comportamenti diffusi tra i giovani oggi. È un campanello di allarme che non può essere ignorato».