Salve, sono un papá separato. Mio figlio ha 4 anni e sono tre mesi che non lo vedo. Si tratta di alienazione genitoriale secondo gli psicologi. È il bambino che si rifiuta di vedermi a causa della mamma che non fa altro che parlargli male di me e di tutta la mia famiglia, nonchè della mia compagna. La mia ex non lo manda nemmeno a scuola e lo nutre come un bimbo di 2 anni: alimenti passati e basta. Insieme al mio avvocato ho deciso di denunciarla penalmente per mancato provvedimento del giudice (perché non mi fa vedere mio figlio) per violenza psicologica a me e a mio figlio. Richiederemo anche la verifica della capacitá genitoriale, la Ctu e eventualmente l'affido a me. Secondo voi i tempi della giustizia quali sono?(tribunale di napoli) Avete esperienze simili? Sto per fare la scelta giusta? Vorrei il vostro parere….
SEPARAZIONE: VALIDITA' DEGLI ACCORDI PRESI DAI CONIUGI
Buongiorno,
innanzitutto, esprimo il mio rammarico per la situazione che lei e, purtroppo, anche suo figlio, vi trovate costretti a vivere. È inutile nascondere che circostanze come quella da lei descritta non possono che creare un grave danno per i minori che, loro malgrado, rimangono vittime del comportamento incauto degli adulti, spesso dettato da rancori verso l’ex partner.
Quanto alla sua domanda, premettendo di non conoscere approfonditamente le tempistiche del Tribunale di Napoli, le suggerisco di esprimere le proprie perplessità, laddove ve ne fossero, al collega che la sta assistendo in questa delicata circostanza e che, sulla base degli elementi da lei forniti, avrà valutato il percorso più idoneo alla tutela dei suoi diritti.
Ad ogni modo, laddove in sede civile dovesse ravvisarsi la presenza della c.d. “sindrome di alienazione genitoriale”, questa inciderebbe sul regime di affidamento del minore e sul diritto di visita. Infine, per rispondere all’ultima domanda che mia ha posto, consideri che il mancato ottemperamento delle disposizioni del Giudice legittima la proposizione di una denuncia-querela nei confronti del genitore inadempiente.
A cura dell'Avvocato Francesca Maria Croci