Ci sono capitata per caso, cercavo una serie tv da guardare in solitudine. Perché il problema nella mia famiglia è che, a parte me, sono tutti maschi. E i maschi, in fatto di film e serie tv, hanno gusti molto discutibili. A casa mia, durante le visioni collettive, se nei primi dieci minuti non ci sono ancora state invasioni di zombies o morti cruente o catastrofi apocalittiche, il pubblico si alza sbuffando, «Che noia, non succede, niente» o vira su altro «E se ci rivedessimo La notte dei morti viventi?». Per la mia salute mentale, quindi, ogni tanto ballo da sola.

Amiche di età diverse in una serie tv che ha vinto gli Emmy’s Award

Ho cominciato a vedere la serie Hacks su Netflix perché le protagoniste sono donne, perché nei primi dieci minuti non muore nessuno, perché la terza stagione, non ancora disponibile in Italia, ha di recente vinto gli Emmy’s Award e perché l’eroina della storia, Deborah Vance, interpretata da Jean Smart, è sulla settantina, sullo schermo e nella vita. E se già il mondo non pullula di eroine femminili, quelle attempate sono merce ancor più rara. Deborah Vance è una leggendaria comica di Las Vegas. Da decenni si esibisce nello stesso teatro con uno spettacolo di cui è unica e assoluta star. È ricchissima, viziata, arguta, capricciosa: è una diva. Ma l’astro – complici l’età, e una certa ripetitività negli sketch – si sta appannando e il suo agente decide, sordo alle proteste, di affiancarle una giovane autrice – Ava Daniels (Hannah Einbinder) di oltre 40 anni più giovane ed estromessa dal ben più prestigioso show biz di Los Angeles a causa di un tweet infelice.

Quanto conta la differenza di età in amicizia

Hacks è un viaggio – molto divertente – nel backstage della stand up comedy americana ma, soprattutto, è la storia di una relazione tra due donne anagraficamente lontane, progettate per detestarsi, intrappolate in un rapporto gerarchico feroce, che trovano, a modo loro, una chiave per capirsi e si scoprono – nell’ambizione divorante, nei valori, nell’ironia – molto più simili di quanto desiderino. Deborah e Ava sono ciniche e opportuniste, incapaci di coltivare relazioni disinteressate, terribilmente intelligenti e insopportabili. All’inizio le ho odiate ma subito dopo me ne sono innamorata. Perché nel loro rapporto burrascoso e fecondo c’è una complicità magnifica che celebra l’amicizia non solo tra donne ma anche tra generazioni diverse. E quel legame tra una quasi trentenne e una ultra settantenne ci insegna che abbiamo tantissimo da imparare e da condividere da chi è arrivata prima e dopo di noi e ci invita a lanciare ponti oltre le barriere anagrafiche.

Un’amica over settanta può essere irresistibile e travolgente

Hacks infine mi ha dato speranza. Ava, per quanto, giovane, attraente, disinvolta e talentuosa, non può competere con Deborah che resta irresistibile e travolgente. Perché Vance, con la sua lunga vita tumultuosa e piena, ha un fascino ipnotico che solo l’età e l’esperienza possono regalare. E se mi chiedessero a chi delle due vorrei somigliare, sceglierei senza dubbio la più anziana delle due.