Al solo pensiero di sentire il nostro lui siamo colte dal panico più totale? Quando lo pensiamo avvertiamo un senso di disagio? Quando trascorriamo intere giornate al suo fianco vorremmo prenderlo a sberle? Proviamo attrazione per qualunque essere di sesso maschile (e non solo!) che non sia lui? Siamo in crisi. Lui ci soffoca, ci sentiamo limitate, incatenate come fossimo in un labirinto da cui proprio non sappiamo come uscire.

 Eppure eravamo così felici al suo fianco! Com’è potuto succedere? Ogni relazione è un mondo a sé stante, con le proprie abitudini, le proprie regole ma il distacco affettivo avviene sempre con le stesse modalità e per le stesse motivazioni.

Lui è geloso anche della sua ombra, ci fa scenate assurde se indossiamo una mini, ci controlla il cellulare, ci pedina, ci accusa di mancargli di rispetto Prima lo assecondavamo per amor suo ogni qualvolta rivolgiamo la parola ad un altro uomo. La sua gelosia prima così apprezzata, ora non riusciamo più a digerirla, per la nostra integrità psichica e perché ottenebrate dall’amore.

Poi ci siamo fatte furbe e per evitare discussioni, siamo diventate più astute di un agente della CIA. I vari “Mario”, “Luca”, “Daniele” nella rubrica del cellulare si sono trasformati come per incanto in “Maria”, “Lucia”, “Daniela”: trucco banale ma efficace. Stufe di vestirci da monache di clausura, iniziamo ad imboscare top e miniabiti sotto ad abiti stile premaman di cui ci disfiamo gettandoli in un cassonetto non appena lui gira l’angolo. E così per le scarpe alte, il trucco, le amiche single che per i gelosi sono più pericolose della diossina ecc. La nostra vita è diventata un inferno! Non possiamo continuare a vivere con l’ansia di essere colte in fallo, è una tortura medievale di cui possiamo (e dobbiamo) tranquillamente fare a meno. Molliamo il colpo subito senza intavolare discussioni che sarebbero solo un inutile spreco di tempo ed energie: i gelosi non cambiano mai!

Lui è un perfezionista, pretende da sé e dagli altri la prestazione migliore, il top. Ogni cosa con lui è curata nei dettagli: la cena dell’anniversario, il week-end romantico, le vacanze. All’inizio ci sentivamo come la Gregoraci con Briatore: sistemate per la vita! Come non innamorarsi di un uomo così brillante e così intraprendente? Talmente intraprendente da voler fare tutto a modo suo… La nostra opinione? Sbagliata, sempre e a prescindere… Il nostro look? Carino ma da migliorare. Lentamente iniziamo a perdere colpi. “Perché non ti sei depilata?” “Sei ingrassata?”. E’ a quel punto che dopo le lacrime versate a fiumi (ma mai davanti all’uomo tutto d’un pezzo!) decidiamo di eliminarlo dalla nostra vita. Sarà un distacco difficile prima di tutto perché questi esseri affascinano i nostri genitori che già ci vedono sistemate con una miriade di pargoletti in una mega villa stile OC; con tutta probabilità ci faranno soffrire le pene dell’inferno per anni ricordandoci “che cosa ci siamo lasciate scappare!”. Non lasciamoci influenzare e tiriamo avanti. Prima ci liberiamo di lui prima recupereremo la nostra autostima di cui purtroppo ora rimane ben poco. Sono i rapporti peggiori, quelli che ci lasciano il segno e che ci faranno sentire inadeguate nelle storie a venire. Ricordiamo sempre che il perfezionismo è la manifestazione di una grande debolezza, comprovata dal fatto che alla fine il “mollato” è lui!


Lui è dolce e romantico. Il suo abbraccio ci dà sicurezza, i suoi baci sono tanti e teneri… ovunque e sempre. Non esce più con gli amici e sta sempre con noi, a casa nostra. La sera ceniamo abitualmente insieme a lume di candela, guardandoci negli occhi mentre parliamo di quando eravamo bambini, poi noleggiamo un DVD e ci accoccoliamo stretti l’uno all’altra sul divano. Quando sta da noi la notte, appoggiamo la testa sulla sua spalla e ci aggrappiamo ai suoi boxer, come per trattenerlo lì per sempre. Ci culliamo nel suo calore, assaporiamo il suo profumo e siamo al settimo cielo! L’amore, la sicurezza e poi il matrimonio, i figli, il mutuo, la pensione… insieme, sempre insieme…


E improvvisamente è il panico più totale! Siamo giovani, troppo giovani e belle per condurre un’esistenza a senso unico; fuori metafora: ce ne potremmo scopare altri duecento e invece passeremo tutta la vita con un solo individuo di genere maschile. A cena, noi e lui e la candela… prima o poi ci tranceremo via la lingua, dato che la penombra non permette di distinguere la forchetta dal coltello. Ultimamente poi, quando non ci racconta di quella volta che è caduto dal seggiolone è il silenzio più completo. Noi non abbiamo niente da dire, non più almeno; ci sembra sia già stato detto tutto. Muti… ogni minimo rumore è amplificato e diventa insopportabile. Iniziamo ad odiare il modo in cui deglutisce o in cui muove la lingua. Odiamo quando mangia la minestra, sembra un formichiere! Basta! Siamo al limite, ci infastidiscono i suoi baci, tanti, troppi… i suoi “ti amo” infilati a caso in qualsiasi discorso, anche quando non è proprio il caso. Siamo nervose, tese come corde di violino.


Decidiamo, quindi, di lasciarlo, di rinnegare questo uomo stupendo che però proprio non sopportiamo più. Riflettiamo attentamente perché un giorno ricordandoci improvvisamente di uno splendido uomo, in lacrime sulla porta di casa nostra, capiremo quanto sia importante l’Amore, quanto sia difficile trovare la persona giusta e quanto sia facile perderla.