Da qualche tempo sui social network si è diffuso un neologismo: baby clash. Se sei da poco diventata mamma, dovresti averlo già sentito. Per capire di cosa si tratta, rispondi a queste domande: ti è mai capitato di provare risentimento nei confronti di tuo marito? Di pensare che per te sia tutto cambiato e per lui no? Di non sentirti più sicura della vostra relazione? Se sì, non sei sola.
Che cosa è il Baby clash
Internet è pieno di testimonianze di donne che confessano che il loro matrimonio è andato in crisi dopo la nascita del loro primo figlio. Ecco, questo è il baby clash, un nome coniato dagli psicologi Bernard Geberowicz e Colette Barroux, autori del saggio Baby Shock – La coppia alla prova quando nasce un bambino (De Vecchi editore).
Un fenomeno noto da tempo
In effetti, il fenomeno è studiato da anni. Già nel 2003, una ricerca aveva evidenziato quanto la soddisfazione coniugale fosse inversamente proporzionale al numero di figli. Tre anni fa, uno studio ha dimostrato che la soddisfazione sentimentale si riduce quando i partner diventano genitori.
Secondo alcune statistiche, il 67% delle coppie entra in crisi poco dopo la nascita del primo figlio. In particolare, le donne iniziano ad avvertire che le cose sono cambiate nei primi sei mesi di maternità. Gli uomini cominciano a provare insoddisfazione dopo circa nove mesi.
Baby Clash: le cause
Insomma, diventare genitori mette a dura prova la coppia, perché cambiano le abitudini, bisogna rimodulare la relazione sulle nuove esigenze, definire un nuovo equilibrio, e non è detto che entrambi i partner siano pronti o disposti ad evolvere.
Se a questo si aggiunge che nella società in cui viviamo la genitorialità è molto idealizzata, si spiega come mai sentimenti come risentimento, rabbia e frustrazione vengano vissuti male da entrambi i partner, che invece pensavano di dover provare solo emozioni positive. Di ritrovarsi a vivere in una situazione idilliaca, come nelle foto che vedono ogni giorno sui social. Ma che non rispecchiano assolutamente la realtà.
La famiglia perfetta non esiste
La genitorialità è, infatti, un’esperienza complessa, a cui bisognerebbe arrivare con aspettative realistiche. Non è vero che tutto andrà bene, che si diventerà una famiglia in stile Mulino Bianco. Invece, problemi e difficoltà sono dietro l’angolo appena usciti dall’ospedale con il primo figlio in braccio, e bisogna essere preparati ad affrontarli.
Baby clash: meglio conoscerlo
Conoscere il fenomeno del Baby clash, aiuta a prevenirlo. Secondo gli esperti, la maggior parte delle coppie entra in crisi e divorzia a causa dello stress causato dal crescere un figlio. Molti genitori finiscono per litigare e separarsi a causa della loro diversa visione su come educare i bambini.
Ma la principale causa di malumori è la non-suddivisione dei compiti tra mamma e papà, che porta le donne a pensare di dover fare tutto da sole. Tra le altre cause, la fine di una comunicazione efficace e l’assenza di contatti affettivi. La vita sessuale che viene a mancare.
Imparare a cambiare e crescere insieme
Comunicazione, intimità e complicità vengono soppiantati da ansia, stress e incertezza. In una situazione come questa, cosa si può fare per salvare la relazione? Organizzandosi, prendendo coscienza che, se prima si era in due, adesso il numero è aumentato e tutto è diverso. Che ci sono nuovi bisogni, non solo del bambino, ma anche personali.
Riconoscerlo, rendendosi disponibili ad aggiornare reciprocamente le informazioni che ciascuno ha sull’altro, aiuta a iniziare una nuova fase della relazione. E a riscoprire l’amore che fa andare avanti.