La perdita di un figlio è un’esperienza estremamente traumatica per una coppia, a prescindere da quando questo avvenga, dalla gravidanza all’età più avanzata. C’è un termine specifico con cui si indica la morte di un bambino che avviene tra la 28esima settimana di gestazione e i primi 7 giorni dopo la nascita. È il lutto perinatale o babyloss. Ecco le conseguenze sulla coppia.

Cos’è il lutto perinatale

La parola “perinatale” significa letteralmente “intorno alla nascita“, includendo quindi una serie di momenti che vanno dalla gravidanza, al parto, fino ai primi momenti di vita del nascituro. Quando si parla di lutto perinatale si intende quindi la perdita di un bambino dalla 28esima settimana di gravidanza fino a pochi giorni dopo la nascita. Questo può avvenire in diversi modi: aborti spontanei, interruzioni volontarie di gravidanza, interruzioni terapeutiche di gravidanza, morte in utero o morte dopo la nascita.

Le cause del babyloss

Ma cosa determina la perdita di un bambino a poche settimane dalla nascita o subito dopo il parto? Le cause del babyloss possono essere tante, come ad esempio problemi genetici o anomalie cromosomiche. Anche alcune condizioni mediche della mamma, come il diabete o l’ipertensione, possono aumentare il rischio di complicazioni. E ancora alcune infezioni contratte durante la gravidanza o fattori legati allo stile di vita, come il fumo o l’alcol.

Le conseguenze del lutto perinatale

A prescindere dalle cause, perdere un figlio è forse l’esperienza più traumatica che si possa affrontare nella vita. Le conseguenze possono essere fisiche ed emotive. Alcune donne possono sperimentare ansia e attacchi di panico, così come affaticamento, difficoltà a dormire e problemi di concentrazione. Si possono, inoltre, avvertire mal di testa, dolori muscolari e problemi gastrointestinali.

Le fasi del babyloss

Dopo la perdita di un figlio si affrontato diverse fasi. Inizialmente c’è la fase dello shock e della negazione, un momento in cui ci si sente sopraffatti e incapaci di accettare la realtà dei fatti. Successivamente si passa alla fase della protesta, dove possono emergere forti sentimenti di rabbia e ingiustizia e si cercano colpe esterne o interne per l’accaduto. La terza fase è quella della disorganizzazione: in questo step i protagonisti sono i sentimenti di tristezza, isolamento e depressione. Infine, c’è l’accettazione ed è il momento in cui l’elaborazione del lutto si avvia alla conclusione. La sofferenza si attenua gradualmente, l’isolamento diminuisce e si inizia a tornare lentamente alla propria vita. Il desiderio di maternità può ricomparire, aprendo la strada alla possibilità di un futuro.

Le conseguenze sulla coppia

Il lutto perinatale non ha conseguenze solo personali ma anche e inevitabilmente sulla coppia. La depressione che giunge dopo il babyloss porta a vivere una tristezza così profonda da provocare apatia, isolamento sociale, difficoltà a comunicare, ansia… tutti fattori che generano problemi nel rapporto a due. I genitori che attraversano il lutto spesso devono perciò fare i conti con l’impatto profondo e duraturo che questa esperienza ha sulla loro vita. Per riuscire a superare insieme il babyloss è importante riconoscere le emozioni di entrambi, senza giudicarle, e affrontarle insieme passo dopo passo.